Star Wars Knights of the Old Republic Remake – 5 cose che desideriamo vedere

"Non puoi vincere, Revan!"

Star Wars Knights of the Old Republic Remake – 5 cose che desideriamo vedere

Per chi vi scrive, l’annuncio del remake di Knights of the Old Republic è stata la vera e propria bomba dello scorso showcase di Sony e di PlayStation. Il gioco di ruolo di Bioware è stata una pietra miliare nel videoludo (nonché parte fondamentale della mia formazione): si può tranquillamente dire che Star Wars: Knights of the Old Republic è uno dei giochi di ruolo più iconici del passato. Il primo KotOR portò migliaia di nuovi fan nella galassia di Guerre Stellari, tutti pronti a esplorare una timeline totalmente inedita per l’universo di Star Wars.

Ambientato mille anni prima di Una Nuova Speranza, Knights of the Old Republic narra le gesta di Revan, prodigio della Forza, e dei suoi comprimari: Bastila Shan, Mission Vao, Carth Onasi, HK-47, Jolee Bindo, Canderous Ordo, Juhani, Zaalbar e T3-M4. Uscito nel 2003, Knights of the Old Republic mostrò al grande pubblico, e per la prima volta, pianeti sconosciuti, razze inedite e scontri con Signori dei Sith che non fossero Darth Vader o l’imperatore Palpatine.

Oggi quel gioco di ruolo è nuovamente sulla bocca di tutti, che si chiedono cosa cambierà nel remake in cantiere presso Aspyr Media. Fra tanti fattori che possono cambiare, scopriamo insieme cosa ci piacerebbe vedere in questo remake di Star Wars: Knights of the Old Republic!

Knights of the Old Republic

 Il doppiaggio storico, con qualcosa in più

Uno dei fattori che rendevano unico il primo Knights of the Old Republic era sicuramente il suo doppiaggio eccellente, il quale contribuiva in maniera sostanziale alla credibilità dell’universo di gioco. Linguaggi sconosciuti di razze aliene, voci imperiose di nemici oscuri e via dicendo. All’epoca non lo sapevamo ancora, ma alcune delle voci di KotOR sono entrate nella storia. Un esempio? Jennifer Hale, la doppiatrice di Bastila Shan (colei che parla nel trailer del Remake), è diventata la voce del Comandante Shepard della trilogia di Mass Effect (oltre ad aver doppiato Naomi Hunter in Metal Gear Solid). Quello che speriamo di vedere in questo remake è la stessa cura e attenzione nel doppiaggio, magari recuperando le voci storiche che abbiamo imparato ad amare. Ma sopratutto vorremo che il/la protagonista avesse voce propria e non fosse solo un avatar silenzioso della nostra volontà come giocatori. In questo modo si rispetterebbe il passato aggiungendo qualcosa di totalmente nuovo che non andrà a snaturare l’opera originale.

Star Wars knights of the old republic

 L’addestramento Jedi

Probabilmente una sezione fra le più iconiche del primo KotOR, l’addestramento Jedi del/la nostro/a protagonista ha sicuramente bisogno di un bell’approfondimento. Ricordo che quando ci giocai per la prima volta, le mie aspettative erano altissime. Tuttavia, nonostante i dialoghi interessanti e qualche scena davvero memorabile, l’addestramento occupava poco meno di 40 minuti, coinvolgendo missioni nemmeno troppo divertenti. Aspyr potrebbe ampliare sostanzialmente questa parte, mostrandoci un lato più completo e interessante dell’addestramento per diventare Cavalieri Jedi.

knights of the old republic

 Le guerre mandaloriane

Revan è niente di meno che un veterano delle Guerre Mandaloriane, un conflitto che ha visto i Cavalieri Jedi opporsi alle legioni dei conquistatori Mandaloriani. Non solo; Revan stesso è colui che ha sconfitto Mandalore, il sovrano dei Mandaloriani, ponendo fine alla guerra che stava devastando la Galassia. Questi eventi sono accennati in varie serie TV (Star Wars: Rebels, The Mandaloriane in diversi libri usciti anche recentemente. Sarebbe molto interessante esplorare il passato del/la nostro/a protagonista, anche sotto forma di flashback, sogni o qualsiasi altro espediente narrativo che ci possa portare in uno dei conflitti più famigerati dell’universo di Star Wars.

Knights of the old Republic Remake

 Guidare la Ebon Hawk

Ahh, la Ebon Hawk. La prima e unica nave che è riuscita a non farci rimpiangere l’assenza del Millennium Falcon in un gioco di Star Wars. Bella, versatile, potente e magnifica, la Ebon Hawk è la nave che funge anche da hub di gioco nel titolo originale. Fra le sue paratie metalliche assistiamo ad alcuni dei dialoghi migliori del titolo BioWare, facciamo conoscenza dei nostri compagni e vediamo per la prima volta pianeti solamente accennati nel lore di guerre stellari. Tuttavia, in Star Wars: Knights of the Old Republic non ci è mai stato possibile pilotare direttamente la nostra nave. Una mancanza alla quale speriamo che Aspyr Media ponga rimedio, permettendoci di assumere il controllo della nave più veloce della galassia (ai tempi di KotOR, non offenderti Han Solo!), almeno per qualche sequenza di gameplay.

Knights of the Old Republic Remake

 Un nuovo sistema di combattimento

Star Wars: Knights of the Old Republic utilizzava un sistema di combattimento molto particolare, basato (incredibile a dirsi) sul D20 System di Wizards of the Coast. Esatto, proprio il D20 che muove le regole di Dungeons & Dragons. Per quanto interessante e innovativo per l’epoca, un sistema del genere risulterebbe leggermente anacronistico nei tempi moderni. E non solo perché D&D si è evoluto dalla terza alla quinta edizione nel frattempo, ma perché giochi come Star Wars Jedi: Fallen Order ci hanno mostrato nuovi modi più dinamici e spettacolari per sfruttare le spade laser e i poteri della Forza. Sia mai che Aspyr vada a bussare alla porta di Respawn Entertainment per farsi dare qualche consiglio in merito.

 Concludendo

Knights of the Old Republic Remake è un sogno diventato realtà. Un prodotto che moltissimi fan e appassionati/e di Star Wars bramano da oramai due decadi. Un sogno che può trasformarsi facilmente in un incubo se chi ha deciso di mettere le mani su un tale mostro sacro del GDR non tratta il materiale originale con il dovuto rispetto: dopotutto si sa che i/le fan di Star Wars sono tra i più terribili e conservatori quando si tratta delle loro opere preferite, e KotOR sicuramente rientra in quella definizione.

Al momento comunque non possiamo fare altro che speculare: dopotutto dell’opera di Aspyr Media non si è visto praticamente nulla, e quel poco che appare nel trailer non è nemmeno in-engine o gameplay. Tuttavia speriamo di avere presto un trailer vero e proprio, almeno per poterci fare un’idea più concreta su ciò che ci aspetta una volta indossati nuovamente i panni di Revan.


Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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