Perché The Mandalorian vale da solo il prezzo di Disney+

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Perché The Mandalorian vale da solo il prezzo di Disney+

Mando colpisce forte.

Perché The Mandalorian vale da solo il prezzo di Disney+

Disney+ ha portato in Italia una enorme mole di contenuti, e fra questi spicca indiscutibilmente The Mandalorian, la prima serie TV live action mai creata su Star Wars (no, l’holiday special non conta). La storia di Mando è stata ideata da Dave Filoni e Jon Favreau: i due creativi hanno un pedigree di tutto rispetto, dato che il primo è il creatore di Star Wars Rebels e Clone Wars (che in questi giorni si avvia alla sua stagione finale) e il secondo è il “papà” di Iron Man nel Marvel Cinematic Universe.

Uscita a novembre dello scorso anno negli Stati Uniti, The Mandalorian è diventata in brevissimo tempo una della serie TV più richieste al mondo (record superato solo con l’arrivo di The Witcher di Netflix). In Italia lo show di Filoni e Favreau è stato accolto con un entusiasmo incredibile: solo nella prima settimana di disponibilità ci sono stati 33 milioni di interazioni online, segno che il grande pubblico è stato coinvolto dalle avventure di Mando e soci con entusiasmo. 

Mentirei se vi dicessi che buona parte dei 50 milioni di clienti di Disney+ ha sottoscritto l’abbonamento principalmente per la prima stagione di The Mandalorian (e anche la seconda, che arriverà più tardi quest’anno). Ma perché? Perché questa serie ha così tanto successo, dove sta il suo segreto?

The Mandalorian

Uno dei punti forti di The Mandalorian è sicuramente (e banalmente) il suo protagonista. Ci sono state generazioni di bambini (e non) che hanno fantasticato per anni su Boba Fett, il misterioso cacciatore di taglie al servizio di Jabba The Hutt, che nella trilogia classica ha sì pochissimi minuti di screentime, ma quel breve lasso temporale è bastato per imprimerne il profilo in maniera indelebile nella mente degli appassionati di Star Wars.

La figura del cacciatore di taglie silenzioso e letale è stata poi esplorata per anni da fumetti e libri, i quali hanno cercato di espandere il più possibile uno dei personaggi più enigmatici della saga, aggiungendo lore e dandogli un popolo a cui appartenere: i mandaloriani.

The Mandalorian è diventata in brevissimo tempo una delle serie TV più richieste al mondo

Un popolo di sopravvissuti e combattenti dall’eccezionale abilità, i mandaloriani non sono una razza vera e propria: sono più simili a una setta, che si divide in autorevoli clan o che cresce i suoi bambini fra gli orfani e i trovatelli trasformandoli in formidabili guerrieri. Era da anni che nel fandom di Star Wars serpeggiava l’idea di vedere finalmente un mandaloriano ricavarsi il suo spazio nel pantheon dei grandi film di Star Wars, e in un certo senso la coppia Favreau-Filoni ha esaudito questo desiderio. Non un film ma una serie TV, con un budget di produzione “stellare” che supera i 100 milioni di dollari (Episodio III aveva un budget di 113 milioni).The Mandalorian

Lo show ha infatti mantenuto le sue promesse: una produzione di alto livello ha sostenuto una storia che, pur con qualche perdita di ritmo qua e là, ha saputo tenere incollati allo schermo milioni di persone. La storia del Mandaloriano solitario sa come prendere i fan di Star Wars, mostrandogli ambientazioni familiari, nemici conosciuti e un setting ben congeniato: ma è una finta, perché tutto in The Mandalorian vuole essere un passo in avanti rispetto alle credenze più radicate dei fan più “retrò”.

Innanzitutto l’ambientazione, vicina quanto basta a quel Ritorno dello Jedi tanto amato ma abbastanza distante da non far sentire più il pesante respiro di Darth Vader. Poi i personaggi, simili agli archetipi familiari ma differenti, più approfonditi e diversi. Persino un droide cacciatore di taglie come l’unità IG della prima puntata ha un suo sviluppo, una sua crescita così ben scritta da portare il pubblico a provare empatia per lui. Capite? Empatia. Per un robot nemmeno troppo antropomorfo.

La coppia Favreau-Filoni ha esaudito un desiderio dei fan di Star Wars

Non parliamo poi della star della serie, che purtroppo non è il nostro buon Mando ma bensì il piccolo e verde alieno che tanto ci ricorda il Maestro Yoda. Inutile dirvi quanto quell’esserino abbia sfondato a suon di tenerezza i cuori dei fan di Star Wars: tutti sono impazziti per “baby Yoda”, tant’è che il merchandise legato al tenerissimo compagno di Mando è stato uno dei più richiesto dello scorso Natale. Peccato che il merchandise sia stato reso disponibile solo adesso (qui  trovate tutto l’assortimento di GameStopZing su The Mandalorian).

L’epopea di Mando non è ancora finita (mancano due episodi al finale) ma il suo successo è già stato inciso nella storia di Star Wars. La gente ha così tanta voglia di saperne di più su questo nuovo mondo che ha portato Disney a rilasciare ancora più contenuti dedicati a Mando, compreso un documentario che arriverà su Disney+ a maggio. Avete capito bene: un documentario. Disney Gallery: Star Wars: The Mandalorian è infatti una serie-documentario in 8 episodi che svela i retroscena di The Mandalorian e farà il suo debutto nel giorno in cui i fan di tutto il mondo celebrano l’intera galassia di Star Wars: il 4 maggio, lo Star Wars Day internazionale.

Insomma, la serie è un piccolo miracolo che dimostra che Star Wars ha ancora molto, moltissimo da dire e può farlo in nuovi modi che fino a qualche anno fa nemmeno immaginavamo. E direi che i 6.99 euro di abbonamento mensile a Disney+ li vale tutti (e anche qualcosa di più).

The Mandalorian è disponibile in esclusiva su Disney+, mentre Disney Gallery: Star Wars: The Mandalorian arriverà il prossimo 4 maggio.

Sapevate che esiste anche una linea Funko dedicata a The Mandalorian?


Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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