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Pokémon GO – Guida alla cattura dei Pokémon

I Pokémon sono esseri meravigliosi, tutti differenti fra loro e dotati di abilità uniche. Come insegnano il manga, l’anime e i giochi (compreso Pokémon GO), questi mostriciattoli sono disposti a diventare nostri amici, seguirci nelle nostre avventure, essere continuamente massacrati di botte e mosse speciali, ma ad una sola condizione: dobbiamo prima fare in modo che accettino di entrare in una Pokéball.

Per fortuna non tutti i Pokémon sono autentiche spine nel fianco come il Pikachu di Ash, alquanto allergico alle sfere create appositamente per loro. Tutti i Pokémon possono essere infatti “compressi” in queste sfere e la prima entrata in una di loro corrisponde alla cattura. Le produzioni televisive e videoludiche della serie hanno sempre insegnato come sia necessario indebolire un Pokémon prima di lanciare la Pokéball, eppure in Pokémon GO anche questo dogma viene modificato leggermente, per rendere più intuitivo il tutto.

Paradossalmente, il mondo si trasforma quasi in un’enorme Zona Safari della prima generazione, dove non si potevano utilizzare Pokémon per combattere e tutto ruotava attorno alle Pokéball, ai sassi e alle esche. Tolti anche questi due elementi, nella nostra realtà ci sono soltanto le sfere Poké, a cui si aggiunge la nostra (quasi) infallibile mira ed una sana dose di fortuna.

Prima di tutto, per catturare un Pokémon bisogna prima trovarlo: Pokémon GO è progettato in modo che l’applicazione offra incontri casuali in base alla conformità del territorio circostante. È dunque improbabile trovare Pokémon acquatici in città, a meno che non si sia vicini ad un canale o ad un laghetto. La posizione dei Pokémon ci viene mostrata di preciso non appena essi si trovano all’interno del cerchio pulsante sotto il nostro personaggio: prima di questo si può notare talvolta un movimento di foglie intorno al cerchio, oppure si può tenere controllata la distanza di particolari specie grazie al tasto in basso a destra (sapete cosa significano le impronte?).

Non appena un Pokémon compare sulla mappa, basta toccarlo per far cominciare la lotta. Che abbiate attiva la realtà aumentata o che giochiate senza fotocamera, poco cambia in fin dei conti: il livello del Pokémon, basato sui suoi Punti Lotta (PL), e la sua rarità sono cruciali per definire la difficoltà della cattura. Attorno al Pokémon c’è un cerchio bianco, dentro al quale ne pulserà un altro, verde, giallo o rosso: questa è l’attuale definizione della difficoltà nella cattura, unita alla distanza tra la nostra Pokéball e il Pokémon sullo schermo. Non solo, se i Punti Lotta presentano “???” come valore, ciò significa che il Pokémon è quasi impossibile da catturare e richiederà una quantità enorme di tentativi, risultando in spreco di Pokéball.

Per tentare la cattura dovete semplicemente fare uno swipe dalla Pokéball verso il Pokémon, ma entrano in gioco alcuni fattori:

Non appena la Pokéball smette di traballare, il Pokémon è finalmente conquistato. La schermata di briefing permette di capire quanta esperienza abbiamo guadagnato: per avere piccoli boost bisogna centrare perfettamente il cerchio (+10XP, +50XP o +100XP in base a quanto il cerchio colorato sia piccolo), effettuare lanci ad effetto (+10XP) e catturare Pokémon mai visti prima (+500XP). Oltre a questo, la cattura ci permette anche di collezionare Polvere di Stella e Caramelle, estremamente utili per potenziare i Pokémon e farli evolvere. I loro Punti Lotta, del resto, sono legati al livello del giocatore nel momento dell’incontro e possono poi essere aumentati grazie a quegli strumenti.

I Pokémon catturati entrano così a far parte della vostra squadra, pronti per essere utilizzati nelle varie Palestre in giro per la città, oppure per fare da bella statuina nella vostra collezione. Per catturarne altri, tuttavia, serve una grande quantità di Pokéball: microtransazioni a parte, non esistono Pokèmon Market in Pokémon GO, quindi sapete come trovarle facilmente nei dintorni?


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