Dark Souls II: Corona del Re Sommerso – Guida Completa

Dark Souls II: Corona del Re Sommerso – Guida Completa

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Caverna dei Morti

Quest’area può risultare particolarmente ostica per l’abbondante numero di guardiani e statue semoventi stavolta in grado di infliggere lo Status Pietra. Oltre ad essere una zona opzionale, come già accennato è possibile evocare da qui giocatori che non sono in possesso del DLC se lasciano un segno evocativo nella stessa zona all’ingresso contrassegnata dalle stesse statue. Il gioco stesso offre il sostegno di due NPC, Andrei e Alfis, un mago esperto di stregonerie/malefici e un guerriero armato di falcetto.

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L’ingresso alla grotta presenta vari buchi sul terreno, numerose statue e tre soldati. Prima di calarvi in una qualsiasi buca, fate piazza pulita dei nemici con la dovuta calma, attirateli lontani dalle statue e non avanzate se non dopo averne abbattute alcune. I fossi conducono tutti alla stessa grotta popolata da un arciere e tre guardiani di cui uno armato di torcia, oltre a numerose statue anche in groppa alle strane creature. La struttura è in generale labirintica e ospita in un baule tre unità di Oggetto pietrificato, tre unità di Falò Ascetico e due Insetti Luminosi. Il mio consiglio per uscire da quest’area con il minor numero possibile di danni è di ripararsi in un alcova, ripulire la zona a voi circostante e passare all’alcova successiva: c’è comunque una sola uscita contrassegnata dalle statue semoventi sulla stessa linea d’aria della zona da cui provenite e se non correte a caso per la caverna non attirerete tutti i nemici in una volta su di voi.

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La seconda parte della grotta è relativamente più semplice e lineare. Uccidete con un attacco a distanza la prima statua semovente, liberatevi di quelle a sinistra e attirate il primo guardiani qui presente. Ripetete l’operazione con l’altro lato fino ad arrivare al verme gigante che buca la parete a sinistra, nel caso arretrate per uccidere gli ultimi due guardiani. L’ultima alcova a destra nasconde tre unità di Teschio Esca ma siate cauti poiché è presente una statua indistruttibile che secerne del gas pietrificante. Non vi resta che attraversare il muro di nebbia e prepararvi al boss.

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Tombarolo Afflitto, Varg l'Antico Guerriero & Cerah il Vecchio Esploratore

Questo terzetto agguerrito è composto da un guerriero che ricorda molto il buon vecchio Havel, un arciere vestito come Lucatiel armato di Stocco e uno spadaccino molto abile dotato del Set di Alva e due Spade del Berserker. Una volta uccisi non verrete neanche premiati con un’anima, bensì con una Lastra di Titanite, tre Titaniti Scintillanti e tre Ossi di Drago Pietrificati. E’ mia opinione che questo tipo di boss sia stato concepito come un puro intrattenimento da cooperazione multiplayer, tuttavia in questa guida ci limiteremo a esporre dei metodi per affrontarli da soli. Ricordo che l’aiuto dei due NPC evocabili all’ingresso aiuta molto ma non è indispensabile.

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Tutti e tre i nemici dispongono di un AI molto perspicace e tenteranno di parare i colpi, spezzare la vostra guardia se sollevato lo scudo e, se gliene date la possibilità, di un pesante colpo alle spalle con poche chance di recupero. La Tombarola Afflitta è inoltre in grado di infliggere lo Status Sanguinamento. L’unico dei tre che pare utilizzare Fiaschette Estus per curarsi è Varg.

TATTICA CORPO A CORPO

I danni che i vostri nemici possono causare sono privi di effetti magici, ragion per cui è consigliato usare uno scudo in grado di assorbire danni fisici al 100% come lo Scudo di Drangleic. Se il vostro parametro di forza lo consente, uno scudo largo sarebbe l’ideale poiché in grado di parare gli attacchi di Varg completamente, abbiate solo cura di rotolare all’indietro se prova a spezzare la guardia. Avere armi elementali può aiutare nel provocare danni poiché la loro resistenza magica è mediocre. Se una vostra offensiva fallisce, non rimanete sul posto poiché la combo dei nemici è molto insistente e forte, con poco spazio per un contrattacco, è meglio prendere le distanze e riprovare.

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L’arena in cui li affronterete è composta di una grotta con alcune statue sparse al livello inferiore e superiore in grado di darvi delle noie. In generale la seconda parte dell’arena non è molto utile per guadagnare spazio, la parte all’ingresso offre molto più respiro e possibilità di prendere le distanze dai vostri avversari e separarli. La strategia base consiste nell’attirare i due guerrieri corpo a corpo su di voi, scendere nella pozza d’acqua sottostante e risalire di corsa per avere circa cinque secondi di scontro individuale con Cerah, il più fragile e fastidioso del gruppo; siate solo cauti se gli andate troppo vicino poiché tirerà fuori la spada, cercate piuttosto di colpire mentre carica un colpo con l’arco. Se siete più esperti, sapendo che a corto raggio tenterà di attaccarvi con la spada, potete preparare la vostra parata e infliggere ingenti danni. Tornate all’ingresso e ripetete l’operazione finché non sarete rimasti due contro uno. Tale tattica torna anche molto comoda se c’è necessità di curarvi poiché guadagnate tempo prezioso.

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I combattenti più agili possono ricorrere a una tattica più pericolosa ma altrettanto efficace, il cui concetto base però non varia. Fatevi rincorrere per pochi metri e cercate di uscire dalla visuale di Cerah, e concentrate i vostri sforzi su Varg il quale, se fallisce un attacco, sarà momentaneamente vulnerabile per pochi colpi. Non siate mai avidi, questo è uno scontro di resistenza e perseveranza e non avete alcun interesse nel finirlo in fretta. I colpi alle spalle sono molto difficili da effettuare. Quando vi dedicate al Tombarolo portate a vostro vantaggio il suo scarso equilibrio, magari con l’Anello di Pietra o se usate un’arma pesante riuscirete facilmente a stordirlo per almeno due colpi. Se gli avversari sono rimasti in due, dopo aver schivato l’assalto di Varg lo vedrete passare sulla difensiva per alcuni secondi, lasciandovi campo libero con il suo compagno.

TATTICA A DISTANZA

Sebbene un mago abbia ben poca resistenza da offrire, la scarsa resistenza magica di cui i nemici dispongono e la vastità dell’area rendono questo scontro tanto semplice quanto ripetitivo. Correte per il percorso che va dal fosso fino al punto dove l’arciere è posizionato all’inizio, lanciate un incantesimo e riprendete la vostra fuga. L’ordine di uccisioni da seguire risulterà stavolta più comodo dando priorità al Tombarolo Afflitto e Varg, siate solo certi di non lanciare incantesimi se siete sotto il tiro di Cerah. Valgono i consigli già esposti anche per l’approccio Corpo a Corpo.

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Al termine dello scontro potrete proseguire per trovare un baule con la Falda Floreale e tre unità di Balsamo di Erbanera. Tornate quindi al secondo Falò del Santuario per continuare l’esplorazione.

Ispirato dalla vita reale, diventa appassionato di Survival Horror fin dalla tenera età ma non disdegna il genere Stealth e qualsiasi meccanica possa stimolare l'istinto strategico di gestire risorse limitate in un ambiente ostile.

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