Metal Gear Solid V è un open-world “a metà”, parola di Kojima

Metal Gear Solid V è un open-world “a metà”, parola di Kojima

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Kojima fa tanto parlare di sé e di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, ma mai come questa volta il suo intervento risulta interessante per comprendere meglio le meccaniche di gioco. Si è parlato di sessualità e di grafica, ma non si è mai scesi nel dettaglio su di una delle novità più importanti del brand: la svolta open-world.

Il buon Hideo ci vuole avvisare: “Non aspettatevi uno Snake che pesca tutto il giorno, cambia lavoro e cerca di dare una svolta alla propria vita”. 

Il termine vive ormai di vita propria, e ciò ha creato dei fraintendimenti per quanto riguarda MGS V. La mappa di gioco è open-world e tu hai la libertà in quel senso, ma nel gioco il percorso l’obbiettivo da seguire è chiaro e unico. Si potrebbe trattare di salvare qualcuno,  di distruggere qualcosa. Alcune missioni avranno anche un limite di tempo.

Fino ad ora, con MGS avevamo sperimentato solamente infiltrazioni in ambienti ed edifici chiusi. Vai da un punto A a un punto B, guarda la cutscenes e riparti. Non si tratta di pensare che la linearità sia una cosa sbagliata, ma credo che sarebbe più divertente pianificare e pensare in che modo procedere nell’infiltrazione. 

Ma state tranquilli, quando lo giocherete penserete subito “Ok, questo è MGS”.

Insomma, era chiaro cosa si intendesse per open-world all’interno del contesto Metal Gear Solid, ma grazie a questa dichiarazione abbiamo definitivamente fugato ogni dubbio.

Metal Gear Solid V arriverà su PS3, PS4, Xbox 360 e Xbox One.

[hr]

Fonte

Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

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