Assassin’s Creed: Revelations – La Recensione

Assassin’s Creed: Revelations – La Recensione

Assassin’s Creed Revelations è un prodotto di ottimo livello, anche grazie al lavoro svolto da Ubisoft Montreal sin dal primo capitolo della serie. L’atmosfera generale del gioco si mantiene sugli standard di quanto abbiamo già avuto la possibilità di giocare negli ultimi anni, pur non presentando delle novità sostanziali nel gameplay. Le principali novità del titolo sono ritrovabili nel comparto multiplayer, arricchito grazie all’introduzione di 7 nuove modalità di gioco. La migliorata gestione delle texture (risalente ad AC Brotherood) ha permesso ad Ubisoft di potersi concentrare maggiormente sull’aspetto grafico del titolo, migliorando il motore grafico e concentrandosi maggiormente sulla gestione delle luci e delle ombre. Ovviamente, l’ottima trama su cui si basa Revelation, saprà invogliare i giocatori ad arrivare il prima possibile all’epilogo della saga di Ezio Auditore.

Lo ameranno: I fan della serie

Lo odieranno: I fan più accaniti di AC 2

E’ simile a: Assassin’s Creed Brotherhood

Titolo: Assassin’s Creed Revelation

Piattaforma: Xbox 360/PS3/PC

Sviluppatore: Ubisoft Montreal

Publisher: Ubisoft

Giocatori: 1 Online: 4/8

Lingua : Completamente in Italiano.

Goodbye, Ezio!

Fino a poco tempo fa, pensavo che avrei visto invecchiare (parlando di videogiochi) soltanto Snake e Heihachi Mishima. Beh, mi sbagliavo…la terza età non ha risparmiato nenache l’inguaribile donnaiolo di Firenze, letale nello svolgere le sue missioni in maniera direttamente proporzionale al fascino che riusciva ad esercitare sulle donne. Giocando ad AC Revelation scoprirete che Ezio non ha perso lo smalto neanche in età matura: la sua grinta è rimasta inalterata dal nostro primo incontro, sia durante le battaglie che nel suo modo di porsi con il gentil sesso. Siete pronti ad affrontare insieme l’ultimo viaggio di Ezio nella sua battaglia contro i Templari? Beh, prima di partire nell’analisi del terzo gioco dedicato al Mentore di Firenze, dobbiamo fare un doveroso passo indietro (libero dagli spoilers) per capire in quali condizioni vertono Desmond e il suo illustre antenato.

Partiamo da Desmond…

Ritroveremo Desmond in condizioni critiche, dopo il drammatico epilogo di Brotherood. Desmond è privo di coscienza e si ritrova catapultatato su una spiaggia. Dopo pochi secondi, faremo il primo incontro con “16” ovvero Shaun, il predeccessore di Desmond per i test dell’Abstergo. Shaun è rimasto intrappolato nell’Animus: la sua mente si è fusa insieme a quella dei suoi antenati e il suo corpo (per sua stessa ammissione) è diventato nel frattempo “cibo per vermi”. La spiaggia non è altro che il “cuore dell’Animus”, basato su alcune simulazioni ambientali. Desmond è in vita grazie all’Animus stesso, ma dovrà ritrovare tutti i giunti sincronici e forzarli (portando a termine tutte le sequenze) per evitare che la sua personalità si fonda inesorabilmente con quelle dei suoi antenati.

Ha così inizio il 4° viaggio di Desmond nella memoria dei suoi due illustri antenati: il protagonista del gioco dovrà ripercorrere le sequenze memoniche bloccate all’interno dell’Animuse prima che il suo corpo diventi inutilizzabile nel mondo reale. La risoluzione delle sequenze memoniche sono l’unica via di uscita dall’Animus e Desmond dovrà quindi lottare per la sua nel mondo reale, evitando quindi la triste sorte del soggetto 16 oramai condannato ad una permanenza eterna all’interno dell’Animus.

Che fine ha fatto Ezio Auditore dopo l’epilogo di AC Brotherhood?

Ezio è ad Acri, 10 anni dopo i fatti narrati in AC Brotherhood. Il Mentore di Firenze è vecchio, stanco e non più motivato come in gioventù: questo viaggio gli servirà a comprendere meglio le ragioni della lotta degli Assassini e per fare questo dovrà ripercorrere il cammino di Altair e carpire i suoi segreti.

Dopo un breve tutorial dove sarà possibile riprendere confidenza con il parkour e il combattimento, inizia la prima missione di Ezio: sarà necessario ritrovare il Capitano dei Templari e recuperare il diario di Altair per scoprire la posizione della biblioteca dove sono contenuti i segreti degli Assassini. Per accedervi, Ezio dovrà ricercare le 5 chiavi di Niccolò Polo sparse per i luoghi di Costantinopoli, in modo da preservare il sapere degli Assassini dalle mani dei Templari.

Ezio non sarà solo per le vie di Costantinopoli e come sempre sarà aiutato da alcuni personaggi secondari: il più importante è sicuramente Sofia Sartor, una bibbliotecaria veneziana che ci aiuterà nella lettura delle mappe di Niccolò Polo, indicando i punti di Costantinopoli in cui sono state nascoste le cinque chiavi necessarie ad aprire la cripta che custodisce i segreti degli Assassini. L’altra figura degna di nota è sicuramente quella di Yusuf Tazim, il leader locale degli Assassini. Yusuf ha molto in comune con la figura di Ezio in AC 2: giovane, orgolioso e spigliato, guiderà Ezio per le vie di Costantinopoli e gli insegnerà l’arte della fabbricazione degli ordigni.

Burn Baby burn, Disco Inf...NO, WAIT!

Gameplay

Sin dalle prime fasi di gioco è possibile comprendere che Ezio ha oramai 50 anni e i suoi movimenti non sono più quelli di un tempo: fiato corto (“una volta era più facile” – come ripetuto in alcune fasi di gioco dal Mentore di Firenze -) e schiena curva ma il nostro eroe è più potente nei controattacchi ed ha una maggiore facilità durante le scalate, segno di maturità ed evoluzione del personaggio, ma anche di una leggera semplificazione del gameplay da parte del team di sviluppo del titolo.

Grazie all’utilizzo della lama uncinata, le scalate sono più agili e decisamente appaganti: spesso, nei vecchi capitoli di AC per raggiungere alcuni punti era necessario saltare ad esempio, da una finestra all’altra, mettendo in pratica una sorta di “slalom”, mentre in questo nuovo capitolo, l’ausilio della lama uncinata ci aiuterà a raggiungere più facilmente le vette di torri e palazzi rendendo meno macchinose le nostre arrampicate.

In AC Brotherood era stata introdotta un’interessante componente RTS grazie alla possibilità di gestire direttamente le azioni dei nostri adepti della Gilda degli Assassini. Nella seconda missione del gioco, vi ritroverete a controllare e a disporre un piccolo esercito diviso tra capi assassini, balestrieri e archibugieri (dotati di fucile) per respingere l’incursione in corso nel covo degli Assassini di Galata.

Questa piccola parentesi RTS è un’interessante variante nel gameplay che tutti ben conosciamo e che ha portato nel giro di pochi anni a rendere Assassin’s Creed uno dei titoli di punta di Ubisoft. Inizialmente, dovremo posizionare i capi assassini per il coordinamento delle azioni, poi passeremo al posizionamento dei balestrieri e infine degli archibugieri: spendendo i punti morale potremo rinforzare il nostro esercito ed inoltre potremo dedicarci alla costruzione di barricate in tempo reale. Ogni uccisione ci permetterà di ottenere altri punti spendibili, per sostenere le tre ondate necessarie al completamento della missione.

Purtroppo il livello della IA non è di certo appagante: chi ha già giocato i precedenti capitoli della saga, saprà come affrontare facilmente le battaglie, dato che il combat system non ha subito delle variazioni importanti. Tuttavia, sono state introdotte delle nuove mosse per i colpi di grazia (in stile Fallout, con una breve sequenza animata) e per scappare dalle situazioni più difficili, ci basterà correre incontro ad un bersaglio umano per poi evitare lo scontro prendo il tasto B (o cerchio nella versione PS3) per eseguire un’agile schivata. Qualche riga fa, vi ho parlato della possibilità di costruire degli ordigni, dato che Yusuf ci insegnerà a fabbricare diversi tipi di bombe, divise tra Letali, Tattiche e Diversive, per un totale di 14 tipi differenti: purtroppo questa nuova tipologia di arma non riesce ad esprimere tutto il suo potenziale perchè penalizzata da un’IA che non ci lascerà fisicamente il tempo di utilizzare gli ordigni che andremo ad utilizzare soltanto come diversivi. Invece, grazie all’introduzione della lama uncinata riusciremo a sopperire alle mancanze fisiche di Ezio dovute alla sua vecchiaia, rendendo più agili le scalate di palazzi e torri.

La mappa di Costantinopoli ha un’estensione pari a quella di Roma e sarà completamente esplorabile come nei precedenti capitoli della serie. Per i giocatori meno pazienti o semplicemente non appassionati del free roaming ad ogni costo, sarà possibile utilizare i traghetti per spostarsi dal distretto di Galata a quello Imperiale e a terra sara possibile spostarsi rapidamente da un punto all’altro della città grazie ai passaggi sotteranei degli Assassini. Non ci sarà più possibile utilizzare i cavalli negli spostamenti, ma potremo sempre utilizzare le carrozze sparse per la città.

Yusuf il capo degli Assassini di Costantinopoli, ci guiderà alla scoperta dei segreti della città

Ovviamente le side quest ci daranno la possibilità di reclutare nuovi adepti Assassini che saranno convocabili in ogni momento tramite la pressione del tasto LB per combattere al nostro fianco nelle situazioni più difficili. Ovviamente, potremo mandare in giro per l’Europa i nostri Assassini in modo da potenziarli (ogni missione frutterà svariati PE ai nostri adepti) e potremo gestire le loro missioni tramite le postazioni necessarie alla fabbricazione delle bombe, sparse per Costantinopoli. Come già accadeva nel precedente capitolo, potremo gestire l’economia di Costantinopoli, ristrutturando le attività sparse per i vicoli della città e strappare le zone d’influenza ai Templari.

Questa volta, sarà sufficiente eliminare il Comandante templare che gestisce l’area per annetterla ai nostri possedimenti, senza dover quindi procedere alla rimozione delle bandiere della fazione avversaria. Una volta liberate le aree saremo in grado di ristrutturare alcuni edifici storici e ridare vita al commercio ristrutturando le attività commerciali, ottenendo in cambio una rendita in denaro (ritirabile presso le banche) spendibile in armi e armature necessarie durante gli scontri, oppure in cure mediche e scorte di medicinali.

Guarda un po' chi si rivede!

Tra le novità del titolo, troviamo la possibilità di giocare nei panni di Altair: ogni volta che enteremo in possesso di una nuova chiave giocheremo nei panni del predecessore di Ezio. Una sorta di Animus primitivo, se mi è concesso il paragone! L’unica differenza a livello di gameplay è che il giovane Altair si muoverà in maniera più fluida del suo successore e che le scene d’intermezzo saranno in grado di infittire la trama, spingendo il giocatore verso la fine delle ostilità. Questa scelta da parte di Ubisoft, è un doveroso tributo al primo capitolo della saga ma è anche un’opportunità per dimostrare il carisma di Altair, che all’epoca del primo capitolo era stato criticato per un’eccessiva linearità caratteriale.

Gli appassionati degli obiettivi e delle sincronizzazioni al 100% avranno una vita decisamente facile: mi è capitato in più di un’occasione di sincronizzare al 100% le missioni, senza aver dato uno sguardo agli obiettivi. La semplificazione del gameplay passa anche da questo punto: se nel precedente capitolo, dovevamo raggiungere due o più obiettivi per ottenere la massima sincronizzazione possibile, in questo AC Revelation, ci basterà centrare un solo obiettivo e nella maggior parte dei casi riguarderà le nostre abilità stealth.

Dando uno sguardo agli elementi collezionabili, questa volta dovremo raccogliere 100 frammenti dati dell’Animus sparsi per Costantinopoili e le pagine del diario di Ishak Pasha. Vi consiglio di non intraprendere la ricerca delle pagine prima di aver iniziato la Sesta Sequenza di gioco, dato che riuscirete ad acquistare nei negozi la mappa necessaria alla localizzazione delle pagine, soltanto dopo l’inizio di questa sequenza. Gli appasionati del parkour estremo, troveranno pane per i loro denti con la sfida a tempo (che frutterà 20g su Xbox 360 e un meritato bronzo per chi gioca su PS3) “Assassino felino” che ci vedrà impegnati nella scalata della basilica di Santa Sofia in meno di 25 secondi. E per chi (come me) ha desiderato vendicare l’onore di Elena dopo il tradimento di Duccio…beh sappiate che finalmente avrete la possibilità di farlo!

Per quanto riguarda la longevità, sono necessarie circa 10 ore per il completamento del gioco e altre 6 ore per chi volesse dedicarsi al completamento al 100% delle sincronie, alla ricerca degli elementi collezionabili e volesse dedicarsi alle side quest.

Graphic&Sounds

Squadra che vince, non si cambia: parlando di grafica il lavoro di Ubisoft è stato in discesa. Grazie al lavoro svolto per Brotherood (dove era stata decisamente migliorata la gestione delle texture) questa volta il team di sviluppo si è dovuto concenrare sull’eliminazione del fastidioso effetto pop up che questa volta non incide in maniera negativa sull’azione. Il gioco è decisamente più fluido e compatto ed è quindi possibile rilevare un’aumento del framerate ad occhio nudo.

Per quanto riguarda il comparto audio, devo dire di essere rimasto davvero soddisfatto (e in alcune parti, piacevolmete sorpreso) dal lavoro svolto in fase di doppiaggio: vagando per le strade di Costantinopoli mi è capitato in più di un’occasione di sentir parlare svariate lingue (su tutte l’arabo e il turco), dato che nel 1500 la città era un autentico crocevia di etnie. Vagando nell’area portuale di Galata vi capiterà di sentire una maggioranza di idiomi italiani, dato che all’epoca in cui è stato contestualizzato il titolo era un’area caratterizata dalla presenza dei mercanti genovesi. Inoltre, vagando in giro per i vicoli della città mi è capitato di ascoltare le parole “Inshallah” ovvero “A dio piacendo” da parte dei fedeli musulmani. La mancata localizzazione della lingua della maggior parte dei personaggi non giocanti è dunque volontaria e aggiunge una profondità mai raggiunta dagli altri titoli della serie.

L’OST del titolo è stata curata anche questa volta da Jesper Kid, (autore delle colonne sonore dei precedenti capitoli e già conosciuto dal pubblico per aver composto le OST di Hitman e di Borderlands), che grazie agli arrangiamenti basati sugli archi e gli strumenti tradizionali arabi, riesce a far immergere i giocatori alla perfezione all’interno della realtà multietnica di Istanbul.

Flawless victory! Finish Him!

ONLINE&REPLAY

L’idea alla base del multiplayer di AC Brotherood era decisamente valida, ma a giudizio di molti giocatori, gli obiettivi/trofei erano piuttosto difficili da conquistare. Per migliorare il comparto online, il team di sviluppo ha introdotto la possibilità di raggiungere il livello 50, da raggiungere grazie alle 7 modalità giocabili e gli obiettivi di gioco sono decisamente più abbordabili rispetto al precedente capitolo.

Le novità più interessanti sono sicuramente il Deathmatch (sì, avete capito bene) e Furto del manufatto, ovvero una sorta di “ruba bandiera” con il campo di gioco diviso a metà tra le due fazioni che avranno come obiettivo la conquista del libro degli avversari.

La rinnovata modalità multiplayer alza notevolmente la longevità del titolo ed è sintomo di una maggior attenzione al comparto multigiocatore, piuttosto che al single player dove la ricerca degli elementi sbloccabili è stata purtroppo smagrita, rubando alcune ore di gioco alla Modalità Storia e quindi alla parte esplorativa della mappa di Costantinopoli.

IN CONCLUSIONE…

Assassin’s Creed Revelations è un prodotto di ottimo livello, anche grazie al lavoro svolto da Ubisoft Montreal sin dal primo capitolo della serie. L’atmosfera generale del gioco si mantiene sugli standard di quanto abbiamo già avuto la possibilità di giocare negli ultimi anni, pur non presentando delle novità sostanziali nel gameplay. L’OST del gioco permette (come già scritto in precedenza) di immergersi alle perfezione nell’atmosfera di Costantinopoli e la contestualizzazione storica è come sempre stata curata nei minimi dettagli grazie a riferimenti precisi e mai fuorvianti.  L’ultimo saluto ad Ezio Auditore da Firenze è dunque un tributo all’intera saga e saprà emozionare i fans.

Restano soltanto alcune domande a cui troveremo inevitabilmente una risposta nel 2012, dopo il recente annuncio da parte di Ubisoft di voler immettere sul mercato un nuovo Assassin’s Creed il prossimo anno: Quali saranno le nuove features introdotte nel gameplay, in modo da conferire una nuova linfa vitale al brand? Ma soprattutto, riuscirà Ubisoft a proporci un titolo all’altezza degli standard che abbiamo avuto il piacere di giocare nel corso di questi anni?

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