Street Fighter 6 accesibilità

Street Fighter 6

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8.5

Imperdibile

Street Fighter 6 e accessibilità: la vera rivoluzione dei picchiaduro

Un passo alla volta, nella giusta direzione

Street Fighter 6 accesibilità

Sono passati poco più di due mesi dall’iniziale lancio di Street Fighter 6 (acquistabile da GameStop a questo link), eppure si sono sprecate le occasioni per apprezzare quanto creato da Capcom con l’ultimo capitolo della sua più celebre e riuscita serie di picchiaduro. Non c’è voluto molto infatti perché le nuove avventure di Ryu e soci raggiungessero ottimi risultati lato vendite, superando facilmente i due milioni di copie vendute e consolidandosi come uno dei titoli più importanti di questa estate.

L’interesse generato dal questo nuovo corso per la serie è stato di proporzioni non così impossibili da prevedere, ma non è mancata la sorpresa di fronte all’enorme numero di partecipanti che hanno deciso di iscriversi all’EVO 2023 esclusivamente per Street Fighter 6, andando a segnare nuovi record assoluti per il singolo gioco e al tempo stesso rimpolpando anche i numeri di partecipazione complessivi.

Street FIghter 6 pubblico EVO 2023

È anche vero che la casa giapponese aveva ancora da pagare lo scotto di Street Fighter V, titolo che dopo l’iniziale partenza critica mai è riuscito a “cliccare” a dovere col pubblico, il quale ha preso confidenza con il progetto solo dopo numerosi aggiornamenti e revisioni al gameplay. Se guadiamo infatti a come venne presentato il gioco e a come abbia invece concluso il suo ciclo vitale, è evidente come il sipario si sia chiuso su un vero e proprio Street Fighter 5.5, che con i nuovi personaggi (come l’esordio anticipato di Luke, previsto per il sesto capitolo) e le meccaniche V-Shift, ha mosso i primi passi verso la nuova generazione.

Street Fighter 6 invece è riuscito nell’invidiabile impresa di realizzare un prodotto completo, divertente e ricco di possibilità (come abbiamo evidenziato in fase di recensione), spazzando via ogni dubbio o riserva della community che era rimasta al tempo scottata dal lancio del quinto capitolo. Certo, si tratta comunque di un gioco che per alcuni sfiora la perfezione e per altri ha qualche aspetto da rivedere, ma è abbastanza condivisa una percezione estremamente positiva per via soprattutto dell’efficacia delle meccaniche legate al Drive.

Street Fighter 6 Drive Impact Luke Jamie

La mossa che ha però davvero cambiato le carte in tavola è stata l’introduzione dei controlli Moderni, ovvero un nuovo sistema di gestione degli input che solleva il giocatore dalla necessità di imparare il classico sistema di gioco a sei tasti, con tutte le relative combinazioni e sequenze di comandi del caso, proponendo invece un setup del tutto simile a quanto si vede in Super Smash Bros. Ultimate. Questo consente (semplificando) di sfruttare un numero minore di tasti per eseguire mosse speciali e combo, andando ad effettuare specifici attacchi e combinazioni a seconda della direzione impartita alla levetta/croce.

Quello che da tanti è stato considerato un vero e proprio sacrilegio è in realtà un passo convinto di Capcom in ottica futura, un rinnovamento necessario a garantire la tutela del proprio brand. I più giovani forse non lo ricorderanno, ma nell’era d’oro dei picchiaduro 2D si assisteva alla furiosa competizione tra Capcom e SNK, impegnate a pubblicare un gioco dietro l’altro per offrire sempre qualcosa di nuovo ai giocatori, e il genere dei beat’em up 1vs1 era letteralmente il più diffuso e amato. In termini odierni lo definiremmo commerciale, casualone, come volete voi: fatto sta che chiunque (nei suoi limiti) giocava ai Street Figher, King of Fighters e soci, e non farlo voleva dire essere fuori dal giro.

Street Fighter 6 personaggi usati luglio 2023

Negli anni però l’inevitabile miglioramento della tecnica e affinamento delle abilità degli sviluppatori ha portato i picchiaduro a evolversi in una direzione sempre più impegnativa e complessa, per offrire a giocatori sempre più “skillati” un numero crescente di possibilità. Perché il rischio che anche il progetto più amato diventi nel tempo fin troppo familiare esiste, e non basta adattare stile grafico o atmosfera al nuovo periodo storico per assicurarsi di rimanere sempre attuali.

A furia di diventare sempre più complicati, esigenti e competitivi, questi giochi si sono lasciati però alle spalle un enorme quantitativo di potenziali giocatori, spaventati dalle ripide curve di apprendimento e disinteressati a produzioni il cui fine ultimo è il PvP, regno indiscusso dei combattenti più capaci e quindi ricolmo di giocatori dalla grande abilità anche ai livelli più bassi. Negli anni chi affrontava questi titoli con leggerezza lo faceva per gli arcade mode e le loro storie, per sbloccare personaggi e modalità speciali o semplicemente perché trovava “figo” riuscire a dare spettacolo imparando poche cose, ma buone.

World Tour Street Fighter 6 Manon

Se da un lato titoli come Mortal Kombat e Tekken hanno sempre preservato un certo impegno nel rendere appetibile le modalità a giocatore singolo, incorporando storie lunghe, appassionanti e ricche di cutscene di alta qualità, Street Fighter è andato sempre più a semplificare questi aspetti, ritenuti forse marginali. Fino ad ora, quantomeno: la modalità World Tour è infatti un clamoroso cambio di direzione e va a richiamare tutti quei giocatori affezionati al brand rimasti per troppo tempo in attesa dell’occasione giusta per tornare.

E oltre a essere una corposa modalità storia in grado di impegnare per tantissime ore i giocatori, World Tour compie una scelta coraggiosa per quel che concerne il sistema di controllo, presentando come default i controlli Moderni di cui abbiamo parlato sopra. Si parte con quelli e non si possono cambiare se non dopo diverse scene di gioco, implicando che siano i controlli con cui Capcom vuole formare i suoi nuovi combattenti.

Street Fighter 6 controls

La conferma la troviamo nelle parole stesse: i controlli sono moderni, non “facili”, non “semplificati” e né tantomeno “casual”. È il modo di giocare che Capcom si aspetta diventi standard da qui in avanti, lasciando a tutti i giocatori dall’esperienza pluriennale la libertà di utilizzare i controlli Classici, ovvero quelli appartenenti al passato. Non è un caso, è evidente come Capcom abbia capito di doversi muovere in un’ottica di recupero dell’utenza, perché chi giocava con piacere Street Fighter II non è detto si trovi a suo agio con con Street Fighter 6 e non si può pensare di rendere futureproof una serie porta al limite capacità di coordinazione mano-tasti, lettura dei frame e memorizzazione dei match-up, lasciandosi alle spalle tutti i non professionisti.

L’efficacia del sistema di controllo Moderno non si discute, tant’è che si è accesa la diatriba tra chi ritiene che i controlli Classici siano l’unica strada per avere una sfida leale e quelli che invece, seguendo l’invito stesso di Capcom, abbracciando i controlli Moderni non ritengono di violare nessuna “regola di ingaggio” nella scena competitiva. Eppure la fetta di giocatori esperti vede davvero come un sacrilegio la nuova opzione, classificandone i vantaggi al pari delle “macro” utilizzate su PC. L’utenza è spaccata, ma i controlli moderni raccolgono consensi ogni giorno che passa, in particolare per la loro capacità di introdurre nuovi giocatori al mondo di Street Fighter 6.

Capcom inoltre non sembra in nessun modo toccata dalla risposta negativa di una nicchia della sua fanbase, e fin dalla prima occasione ufficiale ha permesso l’utilizzo dei nuovi controlli anche nella scena competitiva. Durante l’EVO 2023, il più grande appuntamento dell’anno per la FGC (tenutosi tra il 4 e il 6 agosto), il torneo di Street Fighter 6 si è infatti svolto senza vincoli nell’utilizzo del sistema Classico o Moderno, lasciando la scelta ai giocatori. Ovviamente la maggior parte dei giocatori più forti e consolidati si è presentata con il Classico, ma in top 6 è arrivato il giapponese Haitani, storico competitor nella scena del franchise, che in questa occasione ha preferito optare per il sistema Moderno per rendere al meglio con la sua Chun Li.

La motivazione dietro la scelta risiederebbe nell’estrema difficoltà con cui si vanno a gestire le varie stance del personaggio, e le combo che prevedono il passaggio da una all’altra, con il sistema Classico, mentre grazie al setup Moderno molti passaggi diventano più accessibili e si diventa meno punibili in tante situazioni di match-up sfavorevoli. Un vantaggio eccessivo? Capcom non sembra interessata a perseguire questa conversazione. Per la cronaca, Haitani è uscito dalla Top 6 con due sconfitte, quella definitiva arrivata in un’apertissima sfida contro uno dei due finalisti, Menard.

Street FIghter 6 EVO 2023 Grand FInal

Un passo quindi è stato fatto nella direzione di maggiore inclusività. Ma non è tutto, perché sempre in termini di accessibilità c’è un’altra eccezionale storia che arriva da EVO 2023: parliamo della partecipazione di BlindWarriorSven, un ragazzo che ha perso la vista all’età di sei anni a causa di un cancro. Mosso dalla passione per i videogiochi e sostenuto dall’affetto dei suoi cari, negli anni è tornato a giocare utilizzando solo l’udito, cominciando con i giochi single player per poi passare a quelli multigiocatore.

Dopo una prima esperienza con Street Fighter V, che ha visto Sven partecipare ad alcuni tornei locali aggiudicandosi anche delle vittorie in singoli match, l’arrivo di Street Fighter 6 e dei rinnovati sistemi di accessibilità gli hanno permesso di fare il salto di qualità, permettendogli di presentarsi ad EVO 2023 con il suo E. Honda. Grazie anche ai nuovi feedback audio, che pulsano a ritmo e tono differenti a seconda della posizione del giocatore e del suo rivale, è riuscito a vincere il suo match di esordio proprio mentre questo veniva trasmesso in diretta sul canale principale di EVO. Incredibile l’entusiasmo del pubblico, che ha letteralmente dato vita a un nuovo e indimenticabile EVO Moment.

Non importa se alla fine Sven abbia ottenuto un piazzamento finale alla posizione 2.049 su 7.083, perché la sua sola presenza e la singola vittoria sono un segnale enorme per una community in grande crescita e caratterizzata da uno spirito competitivo nobile. Al di là delle difficoltà nell’accettare i cambiamenti nei regolamenti, in particolare per quel che concerne i nuovi sistemi di controllo, i giocatori di Street Fighter 6 hanno l’occasione per traghettare tutti gli appassionati come loro in una nuova era di partecipazione e inclusività, sfruttando al massimo gli strumenti introdotti da Capcom e aggiungendo un sano spirito di partecipazione a monte.

La concorrenza sta provando comunque a muoversi in una direzione complementare, con Mortal Kombat 1 che andrà a sua volta a introdurre elementi di accessibilità legati all’audio, a la Street Fighter 6, alla sua già corposa dose di opzioni audio/video. Non si parla però di un sistema di controllo aggiornato (o Moderno, per paragonarlo a Street Fighter), almeno per ora. Tekken 8 a sua volta prosegue quanto visto in Tekken 7 per quel che concerne i controlli semplificati ma allo stato attuale delle cose, che possono sempre cambiare, non sembra spingere in maniera molto decisa sull’accessibilità. Non ne facciamo certo una colpa, ma si spera che anche in casa NetherRealm e Bandai Namco si possa fare ulteriori passi in merito.

Street Fighter 6 accessibilità

Street Fighter 6 è riuscito a presentarsi al lancio senza buchi, con tanti contenuti (e nel 2023 è già un grande risultato) riuscendo al tempo stesso a essere innovativo nelle meccaniche e divertente nell’esecuzione, senza alienare i nuovi giocatori – anzi, invitandoli a partecipare alla festa. Le avanzate opzioni di accessibilità completano un quadro molto chiaro: Capcom vuole che più persone possibili si uniscano alla battaglia, superando preconcetti e gatekeeping, a costo di cambiare radicalmente il proprio paradigma. Per la prima volta in uno dei più grossi franchise del mondo dei picchiaduro non sono i “superfan accaniti” il punto di riferimento su cui costruire innovazione e futuro, bensì lo sono le persone qualsiasi che magari non hanno mai toccato un titolo di questo genere.

E mentre tutti i nuovi giocatori sono impegnati a scoprire gli ultimi segreti della modalità World Tour di Street Fighter 6, a cui va ad aggiungersi anche il turbinante Rashid (primo personaggio del Fighters Pass Anno 1), Capcom avrà numerose occasioni di testare lo stato della sua community con il Capcom Pro Tour 2023. La sua schedule serratissima, ricca di eventi sia offline che online, condurrà i partecipanti in un lungo viaggio che metterà in palio un incredibile montepremi da 2.000.000 di dollari, con 1.000.000 riservato al vincitore. Nessun vincolo di partecipazione, perché anche qui i controlli Moderni sono ben accetti: vedremo aumentare il numero di utilizzatori nella fase finale? Ci saranno altri exploit in stile Sven? Non possiamo che augurarcelo!


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