Se c’è una cosa che non si può rimproverare alla Square Enix degli ultimi tempi è la sua volontà di produrre numerosi titoli, spaziando tra diversi generi e budget. Nonostante qualche clamoroso inciampo (guardo te, Forspoken), non mancano mai i progetti dai grandi valori produttivi, con Final Fantasy XVI (già prenotabile da GameStop con questo link) il prossimo in arrivo.
È evidente però che nel corso degli anni il colosso nipponico abbia spesso inciampato nella gestione di alcuni progetti, diventati ingombranti nella gestione di uno sviluppo dilazionato nel tempo e gravato da cambi di direzione o approccio. Final Fantasy XV è forse l’esempio più lampante di titolo uscito quasi “a forza” dopo aver rappresentato una ferita costantemente aperta per le casse dell’azienda.
Se da un lato le cose non vanno sempre come previsto, dall’altra Square Enix è fortunatamente attiva anche nel settore dei giochi mobile e PC, in particolare con il grande successo che risponde al nome di Final Fantasy XIV. Senza dimenticare ovviamente tutti i titoli “gacha” ispirati a brand celebri come Final Fantasy, Kingdom Hearts o NieR.
Nell’ultimo report finanziario è emerso come questi progetti possano essere cruciali nello sviluppo dei più classici titoli AAA per PC e console, andando con i loro guadagni ad alimentare i budget a disposizione per questi ultimi giochi.
Queste le dichiarazioni di Square Enix in merito allo sviluppo dei giochi AAA (che loro indicano spesso come “giochi HD / HD Games”):
“Ad oggi l’azienda ha lavorato per stabilizzare i guadagni espandendo le entrate da sottoscrizioni ricorrenti provenienti dagli MMO, i giochi per smart device e browser, il settore del divertimento e le pubblicazioni. Andando avanti aumenteremo questo impegno e allo stesso tempo ci espanderemo verso altri business. Definire una base stabile di introiti ricorrenti ci permetterà investimenti continuativi su contenuti con un focus sullo sviluppo dei giochi HD.
Attualmente Square Enix ha sul mercato la bellezza di 18 grossi titoli per mobile/browser e 2 MMO: Il primo è il già citato Final Fantasy XIV, mentre il secondo è il sempreverde (ma mai arrivato in occidente) Dragon Quest X. Nonostante l’assenza di espansioni a pagamento nel corso dell’ultimo anno, sono state comunque trovate iniziative per mantenere gli utenti attivi.
Molto spesso il mercato di certe produzioni mobile e PC è piagato da sistemi di monetizzazione ricorrente estremamente aggressivi, per non dire predatori, ma quantomeno ora sappiamo che la mamma dei Chocobo ha intenzione di usare le risorse generate da questi titoli per realizzare titoli per i giocatori più tradizionali.
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