Final Fantasy XVI

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Final Fantasy XVI, il cambiamento che rivoluziona la serie

Square Enix cambia le carte in tavola.

Final Fantasy XVI

Durante lo State of Play del 13 aprile, tutti gli appassionati di giochi di ruolo nipponici hanno avuto la possibilità di dare un’occhiata a Final Fantasy XVI (già prenotabile da GameStop con questo link), l’ultima avventura nella celebre serie di giochi di ruolo. Dopo le prime battute, è chiaro a tutti che questo nuovo titolo sta per portare un cambiamento rivoluzionario alla serie, come confermato dal produttore Naoki Yoshida durante lo showcase di 25 minuti.

Final Fantasy XVI pare aver incorporato pesantemente diversi elementi dai giochi d’azione in tempo reale, oltre che dai più classici giochi di ruolo, rendendolo di fatto il primo titolo della serie a non utilizzare un sistema di combattimento a turni (Final Fantasy VII Remake non conta). Il personaggio principale, Clive Rosfield, il primo scudo di Rosaria, non mi è parso particolarmente carismatico, ma sarà stata colpa di tutte quelle spettacolari esplosioni e incredibili evocazioni che hanno oscurato praticamente tutto il resto.

Ma partiamo dall’inizio.

Final Fantasy XVI

Dando un’occhiata al gameplay mostrato da Naoki Yoshida, è chiaro che Final Fantasy XVI si concentrerà maggiormente sull’azione rispetto agli altri giochi della serie e presenterà un gameplay ad alta, altissima intensità. I commenti sul web si sono scatenati, qualcuno ha persino paragonato il prossimo lavoro di Square a un gameplay più simile a quello di giochi come Devil May Cry. L’introduzione di elementi dinamici tipici degli action più blasonati, come i quick-time events alla God of War ha fatto poi storcere il naso a moltissimi puristi del genere. In effetti, per alcuni, questa virata verso l’action potrebbe sembrare un’idea intimidatoria e scoraggiare i giocatori e le giocatrici che non sono abituati a questo tipo di esperienza di gioco, specie in un JRPG.

Questa virata verso l’action potrebbe sembrare un’idea intimidatoria e scoraggiare i giocatori e le giocatrici

Io stesso sono rimasto abbastanza folgorato dal gameplay adrenalinico che ha continuato ad accelerare il ritmo fino alla fine, fra scontri veloci con magie e teleport al limite dell’epilessia e combattimenti fra summon gargantuesche (gli Eikon) che ricordano molto da vicino lo scontro fra i Kaiju giapponesi o un tipico film di Godzilla. Chiaramente, l’inserimento di questi elementi è derivativo da diversi generi (sembra esserci persino un po’ di picchiaduro in questo Final Fantasy XVI) e sicuramente tende a confondere un po’ (un bel po’) chi si aspettava un più ortodosso Final Fantasy. 

Final Fantasy XVI

Sebbene io stesso sia rimasto abbastanza basito dalla quantità (e dalla rapidità!) dei combattimenti, delle magie e degli scontri più in generale, è indubbio che Final Fantasy XVI sia riuscito a catalizzare l’attenzione del mondo videoludico: un’impresa non facile, di questi tempi. Perché bisogna dirlo: tutto quello che è stato mostrato ieri era ammantato di una strabiliante aura di bellezza. I livelli sono sembrati curati nel dettaglio, i movimenti dei personaggi sono apparsi fluidi e naturali, il design del mondo e delle sue creature, curato da Hiroshi Minagawa, è semplicemente così spettacolare da lasciare a bocca aperta. Sul piatto ci sono quindi molte, moltissime cose da tenere in considerazione: da un lato il “dissacramento” del concetto stesso di JRPG, dall’altro la volontà ferrea di evolvere il genere in qualcos’altro che ancora non è ben definito ma trasuda visibilmente un potenziale enorme.

Come per sottolineare questo incredibile cambio di direzione, ieri è stato presentato anche il rifugio di Clive, che fungerà da base e hub per i giocatori e le giocatici durante il gioco. Durante lo streaming, Clive si prepara per le battaglie che lo attendono, creando oggetti con i materiali trovati o esercitandosi per migliorare le sue abilità scorrendo fra diversi menù. Sono comparse diverse feature, compresa una bacheca simile a quelle che si trovano in The Witcher III, dove i giocatori e le giocatrici potranno affrontare missioni secondarie come le cacce.

Final Fantasy XVI

Queste ultime potranno essere prese dalla bacheca di caccia, dove si potrà trovare anche un familiare moguri dall’aspetto un po’ tenero e un po’ chonky. Nel rifugio avremo l’opportunità di parlare con diversi NPC, come il Saggio Harpocrates, il quale è presente per approfondire le conoscenze sulla storia e le usanze di Valisthea, studiando il clima, il folclore, la religione e le tradizioni. Parlando con Harpocrates, potremo scoprire informazioni dettagliate su Valisthea tramite i suoi Mille Tomi (un altro super-menù) che vengono costantemente aggiornati con le sue ricerche. Inoltre, Vivian, studiosa e stratega, sarà presente per dare lezioni su vari aspetti del gioco e per condividere la sua conoscenza sulla storia di Valisthea, aiutando i giocatori a comprendere meglio le relazioni tra i personaggi e gli eventi che accadono nel mondo di Final Fantasy XVI.

Pare uno di uno dei lavori più monumentali e innovativi di Square dell’ultimo decennio

Hub di gioco, quick-time events, scontri fra Eikon giganti, combattimenti da cardiopalma al limite del button mashing in un’ambientazione dall’ispirazione medievale occidentale. Incredibile a dirsi, ma questo è davvero il prossimo Final Fantasy: e forse è un bene che la serie abbia deciso di stravolgersi e cambiare, invece di stagnare sulle più sicure sponde dei remake e dei ritmi più lenti.

Comunque la si pensi, Square Enix ha preso misure per garantire che qualsiasi giocatore o giocatrice, indipendentemente dalla propria esperienza con il genere o con la serie, possa godere del gioco grazie a una serie di funzionalità e aggiunte che saranno incluse in Final Fantasy XVI fin dall’inizio. Inoltre, saranno presenti una gamma di opzioni e strumenti che Final Fantasy XVI metterà a disposizione dei giocatori e delle giocatrici meno esperti ed esperte. Difficile dire cosa accadrà a giugno, quando Final Fantasy XVII arriverà nelle mani di tutti. Ma una cosa sembra sicura: si tratta di uno dei lavori più monumentali e innovativi di Square dell’ultimo decennio. E solo per questo, varrà la pena fare un giro in giostra.

Final Fantasy XVI arriverà il 22 giugno. Potete prenotarlo a questo link.


Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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