Dettagli, foto e un trailer per Lightning Returns: Final Fantasy XIII

Dettagli, foto e un trailer per Lightning Returns: Final Fantasy XIII

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Ancora sei mesi ci separano dalla pubblicazione europea dell’atteso Lightning Returns: Final Fantasy XIII, capitolo conclusivo della trilogia cominciata nel 2010 con il controverso Final Fantasy XIII, che vedrà le attenzioni focalizzarsi attorno all’eroina le cui orgogliose spalle sono state le uniche a supportare la pesantezza di un marchio che ancora cerca una sua precisa identità.

Gli aggiornamenti recenti ci presentano qualche immagine di Yusnaan città di piaceri e tentazioni e la sua arena notturna dall’oscuro nome “The Slaughterhouse”, ovvero “Il Mattatoio”. I duri combattimenti ospiteranno anche Lightning, che per l’occasione sarà supportata da un sistema di combattimento più raffinato: infatti sarà possibile mettere fuori uso parti specifiche degli avversari per poter infine affondare il colpo vincente, e anche godere di un nuovo colpo di contrattacco, la cui attivazione sarà innescata solo attaccando l’avversario nello stesso momento in cui lui stesso ha attaccato e nel caso si tratti di un attacco corpo a corpo.

Caso lampante di cross branding, Lightning potrà vestire come una Miqo’te di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn ed equipaggiare due armi come il Lominsan Cutlass e l’Escutcheon per attacchi più rapidi e potenti. Mentre il ricorso alle armi è una citazione riuscita e funzionale di avventure passate, la decisione stilistica anche se letta sotto la luce delle esigenze di fanservice  appare fuori contesto, perché poco si attaglia alla personalità forte e rigorosa della nostra protagonista.

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Infine, ecco il nuovo intenso trailer rilasciato direttamente da Square-Enix e intitolato 13 Days. La combattente fanciulla presenta sé stessa come “collettrice di anime perse”: un riferimento e un omaggio all’ultimo capolavoro From Software, a cui gli sviluppatori di Lighting Returns: Final Fantasy XIII hanno già ammesso di essersi ispirati per rinfrescare le meccaniche di gioco?

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Fonte

Chi, come me, è nato intorno alla metà degli anni '80, può considerarsi a buon diritto figlio elettivo della generazione del videogioco. Perso irrimediabilmente tra sogno e nostalgia, mi aggrappo ostinato a un qualsiasi strumento di iniezione ludica -endorfina purissima a circuito chiuso- come una creatura che morde per il suo latte. Apprezzo e ammiro ogni proposta di intrattenimento intelligente, ma sono irrimediabilmente stregato dal genio di Nintendo.

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