Nintendo e Mario distruggevano le copie pirata dei giochi così

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Nintendo e Mario distruggevano le copie pirata dei giochi così

I giochi pirata hanno fatto parte, in qualche modo, delle vite di tutti. Chi magari vedeva le prime copie masterizzate dei giochi PlayStation 1 nei “banchi” del mercato, chi invece ha avuto amici che avevano sempre un catalogo di giochi ben superiore alle possibilità economiche, ma che con poche lire erano comunque in grado di portarsi a casa grandi titoli.

Si tratta di un mercato legale, che per un bel po’ di tempo ha iniziato a proliferare anche su PC (anche se ora per merito di Denuvo il fenomeno sembra arginato di molto), ma agli albori dei videogiochi era consuetudine masterizzare o modificare il software. Non faceva eccezione anche il Game Boy, con la pirateria che imperversava soprattutto nei paesi asiatici.

A differenza però di altre società, Nintendo decise una volta di percorrere una strada decisamente diversa. In Olanda, la casa di Kyoto mandò alcuni suoi “emissari” a distruggere le copie di alcuni giochi piratati per la neonata console portatile. La particolarità? Invece di dare fuoco o smaltire le copie in maniera legale, Nintendo decise di affittare quello che sembra un rullo compressore.

Se questa però vi sembra la cosa più assurda, vi dobbiamo fermare subito. Guardate l’immagine poco più in basso per scoprire qual è l’ospite speciale che si gode la scena. Noi non possiamo aggiungere davvero nient’altro, perché non abbiamo più parole.

Ben fatto, Nintendo. Propaganda as it finest.


 

Mi definisco amante dell'industria dei videogiochi. Adoro ogni sfaccettatura di questo mondo e ho deciso di farne, in qualche modo, il mio lavoro. Quando non scrivo (e non gioco, ovviamente) mi diletto tra la chitarra, il calcetto e le serie TV.

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