Sleeping Dogs – Anteprima #2

Sleeping Dogs – Anteprima #2

Hong Kong Vice City.

Versione Provata: PlayStation 3

Qualche tempo fa, abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima Sleeping Dogs, i titolo sviluppato da Square Enix dopo il passaggio di consegne da Activision, partendo dalle ceneri di quel che doveva essere il nuovo capitolo dell’acclamatissima serie di True Crime. La scorsa settimana abbiamo avuto modo di provare nuovamente il gioco e a differenza della nostra ultima prova, abbiamo potuto provare un nuovo codice, ricco di novità. Il punto forte del gioco, resta l’interazione con l’ambiente: ci ritroveremo a vivere e giocare una Hong Kong viva e pulsante, ricca di avventure, come nella migliore tradizione dei sandbox.

Questa volta abbiamo avuto a nostra totale disposizione l’intera mappa di gioco, senza limitazioni di sorta. Vagando per le strade della città, potremo rubare mezzi come già visto in Gta, scegliendo tra moto, auto e bus (sì, avete capito bene) e magari, dopo esserci scagliati con violenza contro un malcapitato passante, potremo anche rubare l’ambulanza che accorrerà puntuale sul luogo del misfatto. Vista la collaborazione con George St-Pierre il titolo dovrebbe vantare una grande varietà di tecniche di combattimento a nostra disposizione, ma almeno in questa build non abbiamo potuto apprezzare delle novità sostanziali, rispetto alla nostra ultima prova. Probabilmente il team di Square Enix London, non vuole ancora mostrare tutte le tecniche che saranno a nostra disposizione nella versione completa del gioco.

Purtroppo la move list a nostra disposizione era dunque, decisamente limitata: una serie di più diretti, calci, pugni e lock sui nostri avversari. Le movenze di Wei risultavano però decisamente fluide e realistiche e lasciano ben sperare per la relase finale del titolo. Per potenziare le abilità di combattimento del nostro protagonista, sarà necessario recarsi nel Dojo della città e sottoporsi a degli allenamenti, oltre che a migliorare le sue statistiche, combattendo in giro per la città. Una nota negativa è da riscontrarsi nell‘assenza della parata: riusciremo comunque a schivare i colpi con lo stick sinistro del pad, oppure dovremo essere semplicemente più veloci e reattivi dei nostri avversari. E se i pugni non dovessero bastarci, potremo utilizzare anche gli oggetti più improbabili sparsi in giro per la mappa per colpire i nostri avversari con violenza.

A proposito dei combattimenti, la barra del Face gioca una parte importante per la nostra sopravvivenza: tutti gli eventi positivi, come l’atterramento di un avversario, rifocillarci, oppure concederci un massaggio osè da una “gentil donzella” conosciuta per strada, che ci permetterà di guadagnare un bonus energia che ci permetterà di potenziare per alcuni secondi la potenza dei colpi Wei e di gestire senza problemi anche gli avversari più robusti e cattivi, che spesso e volentieri ci bloccheranno per farci subire una suplex, che potremo però evitare grazie alla pressione rapida del tasto X.

Dirigendoci verso le missioni sparse in giro per la vastissima mappa di gioco, potremo imbatterci in alcuni “Fight Club” dove dovremo combattere contro più avversari (che aumentano progressivamente, in base al numero dei round) ma non sarà troppo difficile sopravvivere anche all’ultimo combattimento composto magari da ben 20 avversari. Molto semplicemente, afferrando e bloccando un avversario, saremo in grado di infliggere delle critical hit devastanti ed eliminare in rapida sequenza i nemici, magari concludendo la combo con la rottura del ginocchio dell’avversario, durante una sequenza in slow motion che ci permetterà di sentire chiaramente il rumore della rottura di tibia e perone.

Vagando per le strade di Hong Kong, ci è capitato di imbatterci in alcuni eventi unici: ad esempio, una donna ci avvicinerà, fingendosi interessata (in maniera piuttosto esplicita) a Wei, mentre il suo complice ci ruberà il portafogli. L’inseguimento potrà durare soltanto 15 metri, oppure ci lancerà in un frenetico inseguimento tra tetti, scale e muretti e potremmo anche dover salutare i nostri sudati risparmi, se non dovessimo riuscire ad intercettare il malvivente di turno.

Come già scritto nel nostro precedente hands-on, la parte “racing” del titolo risulta decisamente azzeccata, anche se per ovvie ragioni non è votata al puro realismo. Ad esempio, abbiano notato la differenza tra un’utilitaria ed una vettura simile ad una Lamborghini in termini di guidabilità, tra una Monkey (vi ricordate le mini moto onnipresenti nei b-movies degli anni ’80 asiatici e nei manga di Akira Toriyama?) ed una moto sportiva, ma ad esempio proprio nel caso delle moto, l’unico modo per cadere dal nostro mezzo sarà quello di lanciarsi a velocità sfrenata contro ad un muro in un’impennata. Nemmeno un frontale con un bus sarà in grado di disarcionarci dal nostro bolide.

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IN CONCLUSIONE…

Nonostante alcuni limiti, Sleeping Dogs risulta nel complesso divertente, grazie al suo gameplay che segue alla lettera lo schema tipico dei sandbox ma che ci riserverà alcune sorprese sparse in giro per la città (senza però arrivare all’esagerazione tipica di Saint’s Row), come gli eventi unici e alcuni minigiochi: sarà possibile lanciarsi in un improbabile karaoke all’interno di uno strip club oppure potremo dedicarci all’esplorazione pura della mappa, sbloccando alcuni elementi per personalizzare o potenziare Wei. Contando che Square Enix ha ancora molte novità da svelare (ma di cui non vi possiamo momentaneamente parlare) ma possiamo comunque essere sicuri che gli amanti del genere sapranno apprezzare Sleeping Dogs, che saprà regalare molte ore di divertimento ai fanatici della libertà totale in-game.

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