Rock Band 4 – Anteprima gamescom 2015

Rock Band 4 – Anteprima gamescom 2015

Colonia – Il 2015 è stato un anno di grandi ritorni. Mafia, Uncharted, Gears of Wars .. e i “music game”. Un po’ a sorpresa visto il silenzio degli ultimi anni, finalmente anche la nuova generazione di console può annoverare tra le proprie fila i due titoli più iconici della passata famiglia di sistemi di intrattenimento, Guitar Hero Live e l’atteso Rock Band 4. Mano dunque ai nuovi strumenti, aggiornati per celebrare l’occasione speciale, e via a far spazio nei nostri salotti per ospitare amici e spaccarsi per delle rockstar in erba, anche solo per un pomeriggio. Noi, nel frattempo, eravamo alla gamescom di Colonia a provare per voi il gradito ritorno del successo multimilionario di casa Harmonix: e dopo aver mostrato le nostre prodigiose skill in una scatenata When I come around dei Green Day, siamo pronti a raccontarvi un paio di cose.

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Contrariamente alla rivoluzione generalizzata del brand intrapresa da Activision, con Rock Band 4 Harmonix adotta un approccio nettamente più conservativo dell’eterna rivale. Tutta la strumentazione “passata” già in nostro possesso è compatibile al 100% con il nuovo episodio del franchise. Una notizia meravigliosa per i giocatori di vecchia data, che non saranno necessariamente costretti alla corsa agli armamenti (non certo la cosa più economica del mondo) per scatenarsi sulle nuove tracce del titolo. L’hardware di PS3, in sostanza, sarà compatibile con la versione PS4 del titolo, laddove quello per Xbox 360 potrà essere tranquillamente usato su Xbox One. Inutile dire che, comunque, i collezionisti più incalliti potranno mettere mano su dell’hardware nuovo di stecca: e la recente collaborazione con Fender per realizzare un pezzo “esclusivo” per Rock Band 4 vira chiaramente in questa direzione.

Ad una prima analisi affrettata, difficile notare delle differenze significative tra gli ultimi due capitoli di Rock Band. Il leit motiv del gameplay, a ben vedere, rimane immutato: tempismo, senso del ritmo e un minimo di coordinazione tra occhio e mano per suonare “a tempo” le note apparse sullo schermo. Anche le modalità disponibili rimangono fondamentalmente invariate, con una modalità Carriera (sia per giocatore singolo che “a squadra”) di proporzioni monumentali che vanta una track list delle grandissime occasioni, e una componente online architettata (come già in passato) in modo esemplare per godere appieno delle funzionalità e delle potenzialità del gioco.

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Altro aspetto fondamentale di Rock Band 4, oltre alla compatibilità hardware, è la possibilità di importare (e suonare nativamente) tutte le canzoni precedentemente acquistate dal giocatore e disponibili all’interno del Rock Band Network. Una feature “mica da ridere”, che estende ulteriormente una libreria già di dimensioni ragguardevoli – e che, come prevedibile, andrà ulteriormente a crescere con pacchetti tematici e nuove canzoni disponibili a cadenza regolare una volta reso disponibile il titolo.

Rock Band 4, tuttavia, non è solo celebrazione di un grande passato. Le novità non mancano certo, anche se investono per lo più lo strumento principe del franchise, la chitarra. Diamo dunque il benvenuto alla modalità Free Mode, una sorta di paradiso freestyle per i giocatori più estrosi. Disponibile sia come modalità stand alone che come “sezione” integrata nella normale esecuzione di un brano, essa permette al giocatore di dare via libera alla propria creatività senza il timore di sbagliare nota. Il sistema di punteggio valuterà autonomamente la complessità (e ogni altro fattore numerica) dell’esecuzione effettuata in base alla bontà delle scale effettuate, alla velocità del tapping o, più in generale, al valore tecnico delle note suonate. Una modalità libera, insomma, utile sia ai giocatori alle prime armi a prendere dimestichezza con le potenzialità dello strumento, sia ai veterani delle sei corde per raggiungere punteggi da capogiro.

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Anche sul versante hardware, dicevamo, non mancano novità. La nuova chitarra di Rock Band presenta una doppia pulsantiera sul manico, una nella parte alta (come da tradizione) e un’altra, analoga in tutto e per tutto alla prima, nella parte inferiore per le note più alte o per gli assoli. Inutile dire che tutto ciò va a braccetto con la modalità Solo, dove sarà sì possibile scatenare liberamente il proprio estro tenendo però a mente che, in più di qualche circostanza, sarà necessario rispettare determinate regole: utilizzare note alte o basse, ad esempio, o adattare una specifica ritmica nella pennata. Certo, le esecuzioni iniziali rischiano di risultare particolarmente incerte, alla luce di una meccanica di gioco un po’ spiazzante – specie per i giocatori storici del brand. L’ottimo bilanciamento effettuato dal team di sviluppo, tuttavia, permetterà di raggiungere una padronanza più che sufficiente dello strumento senza invecchiare eccessivamente all’interno del tutorial.

Sul palcoscenico, come prima, più di prima…

Fattore Soul

L’attesa è stata lunga, ma tutto sommato alla fine ne valeva la pena. Rock Band 4 è la dichiarazione d’amore di Harmonix alla propria fanbase, un prodotto che attinge a piene mani dal glorioso precedente capitolo, ereditandone meccaniche e modalità di gioco, ma arricchisce l’offerta contenutistica con nuove modalità strettamente legate al nuovo hardware di gioco. Certo, chiunque decida di mantenere la vecchia strumentazione ne uscirà parzialmente penalizzato, seppur a fronte di un risparmio in termini economici non certo indifferente. Al netto di questo, tuttavia, Rock Band 4 si è dimostrato divertente ed accattivante. Bello anche in solitaria, regala comunque il massimo se giocato in full band, con basso, chitarra, voce e batteria pronti a fracassare i vetri del salotto. E considerando la quantità enorme di titoli presente nella tracklist ufficiale del gioco, la possibilità di importare il proprio tesoretto accumulato con cura negli anni e, non ultima, la pioggia di aggiornamenti a cui assisteremo a partire dal 6 Ottobre, forse sarebbe il caso di avvisare il vostro vicinato.

 

 


TutteleAnteprime
Bello, simpatico, intelligente e super esperto di videogiochi, ha sviluppato un'incredibile capacità nello scrivere cazzate.. Gioca ai giochini elettronici dall'86 e ci scrive a riguardo dal 2006 o giù di lì.. Ma non fateglielo notare, che poi si monta la testa..

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