A.R. Warriors – Anteprima GamesWeek 2015

A.R. Warriors – Anteprima GamesWeek 2015

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MilanoTra PlayStation VR, Oculus Rift e HTC Vive, ci si scorda che parallelamente, ma con ben più esperienza e sperimentazioni sulle spalle, c’è un’altra alternativa alla “realtà”, quella aumentata: il punto di contatto tra “la vita vera” e gli ologrammi, riprodotti in contesti radicati nella quotidianità e, come in un incantesimo, catturati da un magico device, che sia un tablet o uno smartphone. Se fino ad ora, tra le produzioni più note al pubblico ci sono gli Invizimals, made in Sony, pensati per un pubblico infantile, c’è A.R. Warriors dei ragazzi di aCrm a proporsi ad un pubblico “cresciuto” e smaliziato, meglio ancora se cresciuto a pane e Pokémon, citato non a caso in questa sede.

Il progetto, rilasciato gratuitamente in fase alpha proprio in questi giorni, porta con sé grandi ambizioni: una vera e propria storia da seguire, in costante evoluzione, con tanto di scelte multiple, fazioni tra cui schierarsi, ma anche vere e proprie religioni, da seguire o da affrontare; eventi geolocalizzati, che prendono vita in specifici spot della propria città, spronando il giocatore ad immergersi e a vivere ancor più intensamente questa avventura, un po’ come con Ingress.

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Per iniziare basta davvero poco: si scarica l’app, si sceglie una piattaforma da inquadrare con il proprio smartphone (piena di spigoli e squadrata, per una migliore riuscita, anche una mattonella o una rivista andranno benissimo) e si entra nel vivo dell’azione. Abbiamo provato i combattimenti, strutturati a turni, una scelta frutto del desiderio di offrire un pizzico di componente strategica, ma anche per evitare che le sessioni di gioco “in esterna” diventino troppo furiose e “pericolose”, distraendo più del dovuto il giocatore. Ogni creatura appartiene ad una categoria elementale, che un po’ come nella morra cinese, sasso/carta/forbice, gode di vantaggi e svantaggi su questo o quell’altro elemento: abbiamo schierato un mostro di tipo roccia contro uno spettro, ma la diversa natura dei due (materiale vs immateriale) annullava vicendevolmente gli attacchi. È bastato però un tap per cambiare mostriciattolo e riempirlo di meteoriti e fiamme in men che non si dica.

Nonostante la natura embrionale del progetto, la qualità grafica non è niente male, e salvo qualche rallentamento, l’esperienza scorre via fluida (occhio però ai passanti che si interporranno tra l’obiettivo della fotocamera e il campo di battaglia!), e al contrario di altre simili e ben più approssimative produzioni, A.R. Warriors non sfrutta il giroscopio, il che significa che la creatura evocata resterà fedelmente al suo posto nonostante i cambi di inquadratura improvvisi, e che potrete seguire lo scontro come un cameraman, muovendovi nello spazio e studiando a fondo, con un pizzico di stupore, l’aspetto delle vostre bestiole.

 

aCrm sa il fatto suo, e l’ha dimostrato proponendo un progetto ambizioso

 

aCrm sa il fatto suo, e l’ha dimostrato proponendo un progetto ambizioso, ma che necessita di investimenti e di duro lavoro per diventare realtà. Pensano in grande, pensano ad Hololens, ma c’è un colosso all’orizzonte, che prende il nome di Pokémon GO, che unisce i mostricciattoli di Nintendo, grande e per nulla velata fonte di ispirazione di A.R. Warriors (gli stessi sviluppatori sono rimasti folgorati dal fenomeno Twitch Plays Pokémon e dagli sviluppi di lore e di alone di mistero attorno ad esso), ad Ingress. Potrebbe seppellire l’intrigante idea del team nostrano, così come generare un’onda di follia per la Realtà Aumentata, ponendolo in cima alle valide alternative (sempre che si riescano a rispettare tutti i propositi messi sul piatto) e decretandone il successo, ma come andrà a finire lo scopriremo solo vivendo.

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Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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