Il ritorno inaspettato di Gex Trilogy e Tombi! – Speciale

Graditissimi ritorni direttamente dagli anni '90

Il ritorno inaspettato di Gex Trilogy e Tombi! – Speciale

Se nella vostra collezione avete ancora una copia di Tombi! e Gex, allora lasciatevi dare un consiglio spassionato: conservatele gelosamente. Sì, perché questi videogiochi ormai hanno raggiunto un valore considerevole e non è possibile recuperarli nemmeno ai vecchi “mercatini delle pulci”.

Chi li possiede (soprattutto i due Tombi!) non li svaluterà di certo e vi chiederà probabilmente un corrispettivo del valore di una PlayStation 5. Si chiama collezionismo e retrogame, due termini che spesso e volentieri non sono sempre così vantaggiosi per i videogiocatori.

L’era della primissima PlayStation è stata meravigliosa, e indubbiamente l’aspetto nostalgico gioca un ruolo di fondamentale importanza quando ricordiamo alcuni dei titoli che hanno segnato la nostra infanzia/adolescenza.

La cover europea di Tomba!, conosciuto dalle nostre parti come Tombi!

Ma non possiamo farci nulla, nonostante i difetti già evidenziati negli anni ’90, titoli come Pandemonium, Bugs Bunny: Lost in Time, Croc: Legends of the Gobbos, Gex e Tombi! sono considerati delle vere e proprie pietre miliari del genere platform.

Quindi immaginate la gioia degli appassionati quando Limited Run Games, noto distributore americano di edizioni fisiche e da collezione originali, ha annunciato l’arrivo dapprima di Tomba! (Tombi! è il nome europeo del titolo) e poi di Gex Trilogy.

Precisiamo però che questi ritorni non sono da vedere come quelli della Spyro Reignited Trilogy o della Crash Bandicoot N. Sane Trilogy, bensì come una sorta di “emulazione” resa possibile con il Carbon Engine, un development tool proprietario che consente il porting dei “legacy content” sulle piattaforme attuali.

Quindi traducendo il tutto in altri termini, dovremmo avere tra le mani (e ancora non si sa quando dato che parliamo di TBA) dei porting HD su console di nuova generazione che sfrutteranno al massimo il motore proprietario dell’azienda americana. Tutto questo permette di dare una seconda vita a titoli introvabili e renderli maggiormente accessibili a una platea sempre maggiore di videogiocatori.

Una diretta streaming quella di Limited Run Games incentrata sulla nostalgia, un vero e proprio centro nel cuore dei nostalgici. Basti pensare che oltre ai due sopracitati titoli ci sarà anche il ritorno di Clock Tower, la classica avventura horror nata sullo SNES.

Molti si sono anche chiesti perché tra tutti questi annunci non sia stata presentata anche la remastered del primo Tomb Raider. Ci sovviene un’idea: non è che Crystal Dynamics ci stia riservando una bella sorpresa all’orizzonte? Forse lo scopriremo tra qualche tempo.

Ma per ora accontentiamoci, i nostri polpastrelli non vedono l’ora di tornare sulla trilogy di Gex e sconfiggere maiali cattivi in Tombi!.


Tombi!: anche tu avevi la demo?

Ebbene sì, alla fine degli anni ’90 non tutti avevamo i soldini disponibili nel salvadanaio per acquistare gli ultimi titoli che vedevamo nelle nostre riviste preferite. Dunque non si faceva altro che giocare, rigiocare e ancora giocare la demo (chi vi scrive la trovò in un numero di PlayStation Magazine) per poi parlarne puntualmente con gli amici durante le ricreazioni scolastiche.

Per qualche strano motivo, ma forse non tanto strano, in Europa si scelse di sostituire la A con I: probabilmente Tomba non sembrava un nome molto adatto per un titolo da indirizzare ai più giovani, questi sono i misteri degli anni ’90.

Fatto sta che il primo titolo di Whoopee Camp è impossibile da dimenticare e troverete molti videogiocatori che vi diranno di averlo amato quasi quanto (o forse di più) gli intramontabili Spyro e Crash. E probabilmente non hanno tutti i torti: Tombi! fu ideato da Tokuro Fujiwara, creatore dello straordinario Ghosts ‘n Goblins, un titolo che ha fatto “saltare i bulloni” a tanti appassionati.

Il primo titolo di Whoopee Camp, che annovera tra le sue opere solo Tombi 1 e 2 per poi chiudere definitivamente i battenti, fu una delle poche IP che nascondevano una creatività geniale: gameplay intuitivo e stravagante, elementi GdR uniti alla formula platform e un comparto artistico e musicale da fare invidia ai migliori tripla A.

E a proposito di comparto sonoro, abbiamo appreso che il sopracitato Fujiwara-sensei e il compositore Fujita Harumi torneranno a lavoro sul porting e possiamo aspettarci anche una colonna sonora inedita.

Tombi! dunque è un platform a scorrimento che cambiava un pochino le carte in tavola. Non era lineare nonostante la sua scelta stilistica a 2.5D. L’intera esperienza ci mette dinnanzi a 130 quest principali e secondarie, chiamate Eventi, che ci regaleranno ore e ore di puro divertimento. Tombi ha anche tanto backtracking, una formula nel gameplay che ci farà tornare nei luoghi già esplorati per trovare nuove strade e affrontare percorsi inizialmente impraticabili.

Ma la domanda che tutti si pongono: chi è Tombi, il ragazzo dai capelli color rosa? La leggenda narra le gesta di un giovane selvaggio che verrà sopraffatto dai Koma, dei briganti maiali che ruberanno un bracciale prezioso regalatogli da suo nonno. Ma i maiali non sanno che Tombi sarà pronto a tutto pur di recuperare il ricordo di suo nonno e vendicarsi della loro “tirannia”.

Non ci aspettiamo dunque dei grossi stravolgimenti alla formula originale e, ci teniamo a (ri)precisarlo, si tratterà di un remastered nel vero senso della parola. Stranamente non ci sarà (al momento) Tombi! 2, un titolo che anche se ha ottenuto meno successo è stato accolto benissimo sia dal pubblico che dalla critica.

Tombi! è atteso per console PlayStation, Nintendo Switch e PC. Curiosa (al momento in cui scriviamo) la scelta di non includere le piattaforme Xbox. Nonostante tutto, non vediamo l’ora di saltare in testa ai cattivoni e scaraventarli fuori dalla mappa con una forza sovrumana.


Gex Trilogy: il passaggio dal 2D al 3D

Crystal Dynamics dalla metà degli anni ’90 fino all’inizio del nuovo millennio realizzò una trilogia che, ancora oggi, è rimasta indelebile nel cuore degli appassionati. Gex è un geco che sfoggia un sorriso beffardo e degli occhiali da sole sottratti a qualche bagnino dalle spiagge degli anni ’80.

Gex si sta godendo i suoi programmi televisivi e, dopo aver mangiato una mosca che gli vola davanti, finisce per essere risucchiato nel televisore. A quanto pare la mosca creata dal malvagio Rez lo trasporta nella “Media Dimension” e, il nostro “eroe”, avrà il compito di distruggere le “televisioni” per salvare i programmi degli anni ’70 che stanno per essere cancellati per sempre.

Nato su 3DO Gex approdò poi su PlayStation e si presentò come una vera e propria mascotte dell’epoca (a volte veniva affiancata anche a Crash). Il titolo presentava degli spunti creativi interessanti: oltre al semplice salto e all’attacco con la coda, si poteva allungare la lingua (come da buon geco dopotutto) per afferrare e successivamente usare svariati oggetti. E l’aspetto che lo rendeva ancora più unico era quello di arrampicarsi su (quasi) qualsiasi parete: un vero e proprio Spider-Man antropomorfo.

Ma l’apice del successo lo si ottenne con il secondo capitolo, Enter the Gecko, che si presentò come un platform 3D sulla falsa riga dell’amatissimo Super Mario 64. I controlli non erano sempre perfetti ma i riferimenti alla pop culture degli anni ’80 e ’90 erano davvero sopra le righe: dai Looney Toones a Star Wars.

Riconoscete le carote di Bugs Bunny?

Per poi concludersi con Gex 3: Deep Cover Gecko, un vero e proprio sequel del secondo capitolo che, grazie a tecnologie sempre più sofisticate, ci facevano immergere in una serie di livelli più grandi, con più personaggi a schermo e un miglior sistema di telecamere. Anche qui i riferimenti erano degni di nota: il nostro maggiordomo, Alfred The Tortoise, richiama velatamente il collaboratore numero uno di Bruce Wayne, Alfred Pennyworth. E che dire della Gexcaverna?

Gex tra l’altro viene ingaggiato dall’agente del governo Xtra che si mostra in gioco in carne e ossa (Marliece Andrata, attrice in Baywatch).

Il ritorno di questa trilogia non può che far piacere agli appassionati e agli amanti dei platform 2D/3D. L’operazione di Limited Run Games potremo vederla come un QOL, ovvero dei miglioramenti dell’interfaccia utente, localizzazione ove possibile, intro migliorate e grafica HD. Elementi che fanno senz’altro piacere e che permettono in un’unica soluzione di cimentarsi in una delle trilogie più “fuori di testa” e spassose degli ultimi anni.

Gex dovrebbe tornare sulle console PlayStation, Xbox Series X, Nintendo Switch e ovviamente PC. Ancora non si conosce una data di release ufficiale.


Tutto ci saremo aspettati in questa estate di annunci, ma mai avremo pensato di assistere all’annuncio di questi squisiti ritorni. Per anni ci siamo chiesti che fine avesse fatto Tombi!, ma dopo la chiusura dello studio di sviluppo le speranze di rivederlo erano davvero pochissime.

Discorso diverso per Crystal Dynamics che tuttavia non si pronunciò più in merito a un ritorno di Gex (ora nelle mani dei ragazzi di Limited Run Games).

I ritorni delle vecchie glorie, come il remake di Super Mario RPG, stanno spopolando negli ultimi tempi. E questo non può far che bene all’industria: dare nuova vita a “perle videoludiche”, alternandole alla pubblicazione di nuove IP, non è un’operazione così sbagliata, dopotutto.


Da quando ha viaggiato nel tempo a bordo della Time Machine DeLorean DMC-12 la sua vita è cambiata radicalmente. Amante dei viaggi del tempo, predilige le console dai tempi del NES.

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