Dragon Ball Sparking! Zero: la realizzazione di un sogno? – Speciale

Un sogno, forse una favola!

Dragon Ball Sparking! Zero: la realizzazione di un sogno? – Speciale

Ormai lo sappiamo tutti: Dragon Ball Sparking! Zero è il nuovo capitolo dell’amatissima saga di Budokai Tenkaichi. L’avevamo atteso, l’avevamo sognato, qualcuno addirittura sussurrava sui vari canali social l’arrivo di una versione remaster dell’amatissimo terzo capitolo. Niente, nulla si è mosso per ben 16 anni, eppure di videogiochi dedicati a Dragon Ball ne sono usciti a bizzeffe.

E allora perché, qual è la ragione per cui la saga videoludica più amata di sempre (forse stiamo esagerando?) ha impiegato così tanto tempo per ritornare in pompa magna? Quel che conta è che ora è realtà, e non è un remaster, bensì un titolo inedito in tutto e per tutto, pensato per le attuali generazioni di console (PS5, Xbox Series X|S) e PC. Purtroppo Dragon Ball Sparking! Zero non debutterà sulla ormai troppo datata old gen, comprensibilissimo considerando che le console di questa generazione ci tengono compagnia ormai da ben 3 anni e forse l’hardware non è più così performante.

Qualcuno, anzi più di qualcuno, avrà sicuramente notato che il titolo non presenta più la nomenclatura “Budokai Tenkaichi”. Tranquilli, è tutto assolutamente normale: la saga riprende l’iconico e più caratteristico titolo giapponese, anche se questo potrebbe spiazzare i fan legatissimi al marchio.

Come dicevamo, Dragon Ball Sparking! Zero è un titolo attesissimo che dovrà assolvere un compito molto importante: garantire la stessa qualità contenutistica del predecessore e un combat system veloce, immediato e profondamente affascinante. Le aspettative sono altissime e, fondamentalmente, è giusto ribadirlo poiché un passo falso potrebbe infrangere leggermente questa favola.

La saga di Budokai Tenkaichi, negli anni dell’era PlayStation 2, ha continuato a migliorare la formula, introducendo modalità aggiuntive e apportando modifiche sostanziali nel combat system. Fino ad arrivare all’apice, al terzo capitolo, con i suoi 162 personaggi e ben 30 ambientazioni differenti con l’alternanza del giorno e della notte.

Nel corso di questi anni, ci siamo domandati e abbiamo chiesto spesso (anche in live sul canale Twitch GameStopIT) quale fosse il punto di forza di Budokai Tenkaichi 3. La risposta è stata sempre la stessa, un roster di personaggi incredibile: Arale, il Generale Blu, Il Grande Mago Piccolo, Goku GT e il Dr. Willow sono solo alcuni dei nomi presenti assolutamente geniali. Questo mix di personaggi, sbloccabili completando le svariate modalità di gioco, rendeva il tutto un vero e proprio toccasana per gli amanti del mondo creato da Toriyama sensei.

Ed è per questo che Dragon Ball Sparking! Zero deve vedersela con un colosso e, come diretto sequel di un vero e proprio classico, dovrà lasciare a bocca aperta tutti i fan. Siamo fiduciosi, lo ammettiamo senza remore, e crediamo in questo nuovo videogioco di Spike, ora diventato Spike Chunsoft.

Presentato lo scorso marzo e poi completamente sparito dai radar, mossa tattica per farci venire l’acquolina in bocca, Sparking! Zero si è mostrato ufficialmente durante i Game Awards 2023, come molti di noi avevano “profetizzato”. Sono bastati quei 60 secondi per far sognare i fan: il tutto si apre sulle montagne dove Goku e Vegeta si erano scontrati la prima volta, lì dove è nato quello scontro diretto tra il Garlick Cannon di Vegeta e l’intramontabile Kamehameha di Goku.

L’impatto artistico è sorprendente e sembra richiamare quanto di buono si è già fatto nel picchiaduro competitivo Dragon Ball FighterZ. Gli scenari appaiono molto dettagliati, così come lo sono i personaggi che sembrano uscire da un anime nuovo di zecca. Il combattimento tra gli eterni rivali prosegue, fino a trasformarsi in Super Saiyan Blue, una vera novità di questo capitolo dato che ai tempi del Tenkaichi 3, Dragon Ball Super nemmeno era stato pensato.

L’incredibile dettaglio nel ghigno di Cell

Nel trailer, Bandai Namco ci tiene a specificare che tutti i filmati e le fasi di gameplay sono reali, ovvero tratti dal gioco in via di sviluppo. Il combat system, da questi pochi secondi, pare molto fedele a quello della saga anche se più veloce ed estremamente più bello da assaporare: dopotutto deve risplendere sulle nostre console. Qualcuno potrebbe addirittura affermare che il tutto sembra molto simile a Xenoverse o addirittura Dragon Ball Z: Kakarot. Niente affatto, qui si nota il classico sistema di combattimento, e basta pochissimo per rendersene conto.

Le arene sembrano enormi e completamente distruttibili, non a caso nel trailer vediamo Freezer infrangere il nucleo del pianeta Namecc. E a quanto pare ci saranno anche personaggi “inediti”, come il nuovo Broly proveniente dal film di Dragon Ball Super, poi diventato canonico nel manga. E chi ha buon occhio, negli ultimi secondi avrà notato qualche iconico personaggio: il campione dei campioni Mr. Satan, Bergamo, Jiren, Majin Bu, gli androidi 17 e 18 e molti altri.

Mr. Satan è pronto a difendere la sua cintura da campione!

È ancora presto per dare un giudizio, non sappiamo praticamente nulla, né conosciamo una data d’uscita ufficiale (uscirà nel 2024?). Il titolo dovrebbe sfruttare appieno la potenza dell’Unreal Engine 5 e spingere i limiti del gameplay e delle funzionalità in un picchiaduro ad arena.

Veniamo al dunque: cosa ci aspettiamo da Dragon Ball Sparking! Zero? Tanto, tantissimo. In primis il ritorno delle avvincenti modalità storia, comprese quelle degli OAV e di Super, un vero e proprio punto fermo del franchise. Ci piacerebbe poi provare nuove combo che vanno a rendere il gameplay più veloce e avvincente e infine gustarci una corposa modalità multiplayer che non venga inserita come un semplice riempitivo.

Niente paura, avremo tempo per parlarne nel dettaglio nei prossimi mesi. Per adesso gustiamoci il momento in attesa di una data d’uscita ufficiale: ne abbiamo bisogno!


Da quando ha viaggiato nel tempo a bordo della Time Machine DeLorean DMC-12 la sua vita è cambiata radicalmente. Amante dei viaggi del tempo, predilige le console dai tempi del NES.

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