Manganalisi di Lone Wolf & Cub Omnibus 1 – Planet Manga

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Manganalisi di Lone Wolf & Cub Omnibus 1 – Planet Manga

Un capolavoro senza tempo

Manganalisi di Lone Wolf & Cub Omnibus 1 – Planet Manga

Fred Miller, Quentin Tarantino e The Mandalorian sono tre riferimenti che l’introduzione a Lone Wolf & Cub propone come esempi dell’incredibile influenza dell’opera di Kazuo Koike e Gôseki Kojima. I nomi potrebbero sembrare un po’ troppo altisonanti per chi negli anni ’70 non era lì ad assistere alla nascita di questo cult, che ha portato alla realizzazione di sei film, quattro opere teatrali, due serie televisive e persino un videogioco arcade nel 1987, ma basta leggere pochi capitoli per cominciare a cogliere la grandezza di questo capolavoro.

Planet Manga aveva già proposto la serie nei suoi 28 tankōbon originali negli anni 2000, ma ha ora deciso di ripresentarla in un nuovo formato Omnibus per chiunque se la fosse persa o desideri un’edizione più “possente” (gli albi sono davvero enormi!) per rendere onore alla storia di Ogami Ittō e di suo figlio Daigoro.

L’onore dopotutto, come in ogni racconto di samurai che si rispetti, è di fondamentale importanza in questa vera e propria epopea che vede padre e figlio intraprendere la via dell’assassino al fine di vendicare la propria famiglia.


Dettagli tecnici

Prodotto: Lone Wolf & Cub Omnibus 1
Editore: Panini Comics/Planet Manga
Edizione: Brossurato con sovracopertina, bianco e nero
Autori: 
Kazuo Koike, Gôseki Kojima
Volumi: 
1 di 12
Pagine: 712
Formato: 18×25,2
Data d’uscita: 24/12/2020
Prezzo ufficiale: 22,00 €

La Manganalisi di Lone Wolf & Cub Omnibus 1 è stata realizzata grazie al gentile supporto di Panini Comics


Lone Wolf & Cub: analisi ed impressioni

Per comprendere appieno quest’opera è necessaria un piccola digressione storica (che poi proprio digressione non è, dato che spiegata per filo e per segno dall’autore). Durante lo shogunato Tokugawa esistevano tre istituzioni chiave a rappresentare il potere dello shogun: la rete di spie O’niwaban controllata dal clan Kurokawa, gli assassini del clan Yagyu e i giustizieri ufficiali Kaishakunin del clan Ogami. Questi ultimi erano gli unici con l’autorità di alzare la spada contro i Daimyō, ovvero i signori dei vari feudi, in veste di aiutanti nella pratica del suicidio rituale del seppuku. Nel 1665 però il clan Ogami sparì del tutto e il clan Yagyu assunse anche il ruolo di Kaishakunin… solo per poi estinguersi a sua volta pochi anni dopo, nel 1681 al cambio di leadership.

Lone Wolf & Cub dà una spiegazione romanzata di questi avvenimenti, chiamando in causa un orribile complotto ordito dalla famiglia Yagyu e un’epica storia di vendetta, con protagonisti l’ex Kaishakunin Ogami Ittō – ormai caduto in disgrazia – e il figlio Daigorō di soli tre anni.

Tutto ciò è spiegato in un solo capitolo dei 16 presenti nel primo albo dell’Omnibus, mentre per il resto ci ritroviamo davanti ad una narrazione episodica che fornisce innumerevoli occasioni di esplorare e conoscere il meraviglioso Giappone feudale. Kazuo Koike non si risparmia sui dettagli riguardanti la cultura di questo periodo: l’organizzazione sociale, le vie del bushido, la tradizione popolare… onestamente sento di aver imparato più sulla terra del Sol Levante leggendo queste 700 pagine che in tutta la mia vita.

Lone Wolf & Cub non è però un noioso libro di storia: è un appassionante (seppur istruttivo) viaggio fatto di onore e sangue e costellato di epiche imprese portate a termine con geniali sotterfugi colti direttamente da L’Arte della Guerra di Sun Tzu. Ogni mezzo è lecito per ottenere il fine desiderato, così anche il piccolo Daigorō è spesso protagonista di farse per distrarre i nemici, motivo per cui i due si sono guadagnati per l’appunto il soprannome di Lupo solitario e suo cucciolo.

Summer WarsNonostante l’apparente scorrettezza di alcune pratiche, l’assassino sembra perpetrare solo giuste cause (non a caso, è obbligatorio rivelare i motivi dell’omicidio richiesto prima che Ogami l’accetti) e il rispetto per coloro che seguono la via del bushido è palese. L’opera è ricca di personaggi davvero incredibili, in grado di lasciare un’impressione permanente anche in un solo capitolo, insieme ad un insegnamento da portare sempre con sé.

La meravigliosa narrazione di Koike è accompagnata dalle bellissime illustrazioni in stile tradizionale di Gōseki Kojima, che danno il loro massimo nelle emozionanti sequenze di battaglia, ma che sanno anche donare espressività ai personaggi in differenti contesti (il protagonista in realtà ha più o meno sempre la stessa espressione… ma quella è la sua personalità) con esperti giochi di ombre. Il suo tratto è assolutamente perfetto per immedesimare ancor più il lettore nel crudo, ma pittoresco contesto storico.

Lone Wolf


Uno sguardo all’edizione

Lone Wolf & Cub Omnibus 1 è il primo di 12 volumi che andranno a raccogliere i 28 tankōbon originali della storia di Ogami Ittō e Daigorō. Con una dimensione di 18×25,2 vi assicuro che questo albo è veramente enorme: dopotutto stiamo parlando di 16 capitoli, per un totale di 712 pagine.

La sovracopertina riporta sul fronte l’illustrazione dell’edizione nordamericana a cura del mitico Frank Miller e Lynn Varley, che raffigura padre e figlio che si lasciano dietro una scia di cadaveri; mentre sul retro si può trovare la sinossi dell’opera, impreziosita da una seconda illustrazione in bianco e nero dei due protagonisti che si stagliano sull’orizzonte.

L’edizione è curata davvero a puntino per assicurarsi che il lettore abbia tutti gli elementi necessari a contestualizzare e comprendere l’opera. Dopo una breve introduzione generale, ci si ritrova innanzitutto davanti ad una mappa del Giappone feudale, che evidenzia le città e le strade principali dell’epoca, così da riuscire a seguire il viaggio del Lupo solitario e suo cucciolo senza problemi.

In fondo all’albo troviamo invece un glossario di ben tre pagine, indispensabile per non perdersi nella marea di termini giapponesi utilizzati (al terzo “metsuke dell’han da 2000 koku” ero sinceramente disperata, prima di rendermi conto dell’esistenza di questo strumento). Chiude infine un interessantissimo inserto storico di appena un paio di pagine a cura di Mattia del Corno che riassume la situazione del Giappone dell’era Tokugawa, impreziosendo ulteriormente il prodotto.

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Cosa ne pensa il Nerd-O-Meter?

Lone Wolf & Cub è un must have per ogni appassionato di cultura giapponese in generale, ma soprattutto per chi vuole capire più a fondo la tradizione e la storia di questo popolo. L’epico viaggio del Lupo solitario e del suo cucciolo in cerca di vendetta per la propria famiglia accompagna i lettori alla scoperta del Giappone feudale, non dimenticandosi di intrattenere con arguzia, abilità ed azione.

The Mandalorian è la similitudine più azzeccata che può trovarsi nel contesto moderno: l’ovvio baby Yoda a parte, mi riferisco alla sua natura episodica, con protagonista mercenario che però non esita a ribellarsi al suo cliente quando la richiesta va contro i suoi principi, impareggiabile in combattimento ma che non esita a ricorrere a strategie “poco onorevoli” per raggiungere l’obiettivo… senza però mai dimenticare il suo Credo.

Kazuo Koiki e Gōseku Kojima hanno dato vita ad un capolavoro senza tempo, che Planet Manga ci ha riportato in un’edizione Omnibus meravigliosamente curata e attenta alle esigenze dei lettori che si avvicinano ad un contesto di non semplicissima comprensione. Il mio consiglio è quello di non farvi scappare quest’occasione d’oro e, piuttosto che acquistare i volumi separatamente al prezzo di 22,00 € l’uno, buttarvi direttamente sui cofanetti da 3 dal prezzo di 66,00 €. Senza nessun costo aggiuntivo potrete così tenere tutti i 12 volumi ben ordinati all’interno dei loro cofanetti e ammirare le bellissime illustrazioni con le quali sono decorati.

Lone Wolf & Cub Omnibus 1 è disponibile presso la vostra fumetteria di fiducia o direttamente sullo shop ufficiale Panini, a questo link trovate invece il primo cofanetto contenente i volumi 1, 2 e 3.


Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.

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