Un documentario su Dead Cells conferma l’arrivo del grande DLC in primavera

Scopriamo inoltre alcuni retroscena sul gioco

Red Bull Gaming ha pubblicato un interessante mini-documentario su Motion Twin, lo studio dietro Dead Cells, uno degli indie più interessanti in commercio.

Come avete potuto leggere dalla nostra recensione si tratta di un titolo da provare assolutamente, ma come il documentario rivela in realtà le idee iniziali erano molto diverse da quello che è stato il risultato finale, tanto che lo stesso team ha ammesso che il gioco era “fot****mente noiso“.

Il video spiega come gli sviluppatori si siano comunque presi un enorme rischio nel creare Dead Cells e altri dettagli sul passato dello studio, ma circa al minuto 9:00 l’artista Noémie Szmrzsik-Cohard accenna al DLC del gioco:

Rilasceremo un grande DLC su cui stiamo lavorando da 9 mesi. Sarà gratutito, e i giocatori impazziranno nel giocarlo. Il gioco è già completo al momento, ma volevamo aggiungere un ulteriore livello di qualità. Il DLC porterà una degna conclusione alla storia, spiegando alcune cose in maniera più approfondita e dando al giocatore la possibilità di comprendere meglio il mondo di gioco.

Motion Twin aveva già rivelato l’esistenza di un DLC qualche settimana fa, anche se ha negato la possibilità di vedere un effettivo seguito del gioco.

Viene inoltre confermato che l’espansione arriverà in primavera e che sarà giocabile al PAX East che si terrà dal 28 al 31 marzo, per cui è probabile che avremo una data precisa durante l’evento… se non proprio direttamente il rilascio anche per il pubblico.


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Il suo sogno è vedere un giorno la fine delle console war e tornare ai tempi in cui si giocava per divertirsi, non per contare i pixel o i frame. Nel profondo è consapevole che si tratta di un'utopia, ma nel frattempo lui si gode tutte le piattaforme disponibili sul mercato senza rinunciare a nulla, alla faccia dei fanboy. Ha una ossessione al limite del maniacale per Batman, Star Wars e il collezionismo di statue e Collector's Edition di videogiochi, tanto che la madre ancora si chiede perché semplicemente non si droghi come tutti i ragazzi della sua età... di sicuro spendeva di meno.

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