Galeotto fu il tablet, sposi grazie ad Angry Birds

Galeotto fu il tablet, sposi grazie ad Angry Birds

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Questa volta, vi raccontiamo una storia a lieto fine, la storia di una coppia che per colpa dei videogames ha rischiato di interrompere la propria relazione. Il protagonista principale è Ben Levi, incallito giocatore, non di quelle maledette macchinette mangiasoldi da bar, ma del famosissimo gioco mobile Angry Birds, si quello degli uccelletti incacchiati. Ogni momento era buono per poter completare un livello: davanti alla tv, a letto, a cena con amici, ovunque e sempre. I dubbi nella mente della povera Melissa Swift diventano così giustificati, e la rabbia non tarda ad arrivare.

Una sera, il culmine. Ben porta a cena Melissa, e la cosa che sembra interessarlo di più, è far provare alla sua bella Angry Birds. Lei mantiene la calma. Completa il primo livello. Poi anche il secondo. Comincia a studiare il terzo e… All’interno del livello spuntano due cuoricini ed alcune parole: “Marry me Mel”, “Sposami Mel”. E mentre lei cerca di capire cosa sta succedendo, parte la proposta in grande stile con tanto di ginocchio per terra e la felicità degli altri astanti del ristorante.

Il nostro Ben aveva ordito un machiavellico piano. Era arrivato addirittura a contattare direttamente Rovio, il developer norvegese di Andry Birds, chiedendo se fosse possibile avere un livello personalizzato ad hoc su Angry Birds Friends. I ragazzi di Rovio a quanto pare non hanno saputo resistere; i loro uccelletti magari saranno anche arrabbiati, ma gli sviluppatori in fondo in fondo son dei teneroni. Ovviamente, Melissa ha detto di si, ed i due convoleranno a giuste nozze. Ed a noi, non resta altro che fare gli auguri ai due futuri sposi, sperando che Ben non cominci a giocare al momento sbagliato durante la prima notte di nozze. 😉

Per chi volesse vedere con i propri occhi questa particolare dichiarazione, ricordiamo che Angry Birds Friends è scaricabile gratuitamente dai vari store, e contiene ancora il terzo livello speciale di cui vi abbiamo parlato.

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Fonte: Repubblica.it

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Fin da piccolo ho sempre amato le storie, che fossero raccontate da un libro, un fumetto, un cartone, un film, o soprattutto da un videogioco. Alcune le ho solo viste, altre le ho sentite così mie da avere l'impressione di averle vissute, ed altre ancora le ho addirittura scritte. Forse sono un pazzo o un sognatore, o tutte e due le cose. Ma continuerò a sognare ed a vivere avventure, per poter dire un giorno "fammi rubare Capitano, un'avventura dove io son l'eroe che combatte accanto a te".

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