Dobbiamo dare atto a Microsoft di aver sempre creduto nell’online, e nei benefici che questa infrastruttura ha portato al mondo del gaming. Nacque così Xbox Live, che accompagnò in modo decisamente basilare il ciclo vitale della prima Xbox. Ora è arrivato il momento di far evolvere questo servizio, oramai non più rilegato alle mere funzioni multigiocatore.
La compagnia ha annunciato che a supporto del servizio saranno impiegati circa 300.000 server in tutto il mondo (più server dedicati per tutti?), che si ricollega direttamente alla funzionalità (già vista nella concorrenza) di poter registrare e condividere i propri gameplay. Tutto qua? No, è stato introdotta la funzionalità Smart Match, il nuovo sistema per trovare compagni di gioco adatti, grazie al quale le attese sono praticamente eliminate, attraverso la stima dei tempi di attesa e l’individuazione degli avversari desiderati. E nel frattempo è possibile divertirsi con altre attività.
È inoltre assicurata la completa portabilità del proprio abbonamento Xbox Live da Xbox 360 a Xbox One, che conferma di fatto la necessità di dover pagare per sfruttare determinate funzionalità.
