Akudama Drive

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Manganalisi di Akudama Drive – Anime Factory

I cattivi ragazzi sono tutti riuniti.

Akudama Drive

Il genere Cyberpunk è tornato alla ribalta, nei tempi recenti. Non solo nel mondo del cinema, ma anche in quello dei videogiochi e, ovviamente, degli anime. Fa parte di questo filone Akudama Drive, un prodotto davvero notevole che ha molto in comune con l’universo dei videogiochi. Perché? Beh innanzitutto perché il regista della serie, composta da dieci episodi, è Tomohisa Taguchi, che ha già fatto esperienza su Persona 4 The Golden e Digimon Adventure LAST EVOLUTION Kizuna.

Il futuro distopico di Akudama Drive è molto derivativo: c’è tanto Blade Runner quanto Akira, sebbene solo nelle animazioni. Qualcosa arriva anche da Psycho Pass, altro anime cyberpunk di successo. Tuttavia le somiglianze con i grandi e illustri predecessori del genere si fermano alle ambientazioni, dato che a livello di contenuti Akudama Drive è nettamente diverso.

Akudama Drive

©Studio Pierrot, Too Kyo Games, Kazutaka Kodaka. Anime Factory/Koch Media per l’edizione italiana.

Anime Factory porta, per la prima volta, la prima stagione di Akudama Drive interamente doppiata in italiano, nella quale possiamo trovare dodici episodi in versione integrale non censurata, con un cast di voci italiane di spessore, come quella di Valentina Pallavicino per la Truffatrice o il sempreverde Lorenzo Scattorin per il Maestro dell’Unità di esecuzione.

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Akudama Drive

©Studio Pierrot, Too Kyo Games, Kazutaka Kodaka. Anime Factory/Koch Media per l’edizione italiana.


Dettagli tecnici

Prodotto: Akudama Drive
Durata:
295 minuti (extra esclusi)
Regia:
Tomohisa Taguchi
Versione:
Home Video Blu-ray
Video: 
MPEG-4 1080p
Lingue e sottotitoli:
Italiano e Giapponese 2.0 DTS-HD Master Audio 2.0 | Sottotitoli in Italiano (fedeli all’originale)
Extra:
Booklet di 32 pagine; interviste al regista, al character designer e all’ideatore della storia; sigle iniziali e finali; trailer, animatics e schede episodi
Prezzo ufficiale:
39,99 €

La Manganalisi dell’edizione home video è stata realizzata grazie al gentile supporto di Koch Media.


Analisi e impressioni

La sinossi di Akudama Drive è piuttosto particolare. I personaggi non hanno veri nomi propri che li identificano, piuttosto dei “mestieri” (se di veri e propri mestieri si può parlare): la truffatrice, il corriere, l’omicida e così via. Sono tutti criminali incalliti, emarginati dalla società, pericolosi individui braccati dalle autorità. Questi rinnegati sono appunto chiamati Akudama (悪玉), che tradotto in lingua italica significa niente di meno che “cattivi ragazzi”.

Ma da dove spuntano i nostri criminali? Per rispondere a questa domanda dobbiamo analizzare brevemente il contesto in cui Akudama Drive si svolge. L’ambientazione distopica nella quale i nostri cattivi ragazzi si muovono premette che, molto tempo fa, fra il Kantō e il Kansai scoppiò una guerra. Un conflitto che vide queste due regioni del Giappone schierate l’una contro l’altra. Dopo il conflitto, il Kansai venne sconfitto, diventando sostanzialmente uno stato vassallo del Kantō. Alla lunga però, il governo e la polizia non furono in grado di tenere a bada la regione sottomessa e il risultato fu un aumento indiscriminato della criminalità e del caos. Nacquero così dei pericolosissimi delinquenti, noti appunto con il nome di Akudama.

Akudama Drive

I veterani di anime e manga sapranno bene che ai giapponesi piace dividere l’abilità dei personaggi in classi, che spesso spaziano dalla classe C alla più alta classe S. Abbiamo visto questa graduatoria molte volte, e torna anche in Akudama Drive per classificare i nostri cattivoni. D’altronde l’ho già detto: Akudama Drive è un anime super-derivativo, così colmo di citazioni da essere quasi considerato un unico, enorme tributo all’animazione nipponica. Comunque è davvero complicato parlare della trama di Akudama Drive senza rischiare di danneggiare l’esperienza dello/a spettatore/spettatrice: vi basti pensare che alla nostra banda di criminali è stato chiesto (da un gatto robot!) di compiere una missione impossibile e, prevedibilmente, gli Akudama hanno accettato.

akudama drive

©Studio Pierrot, Too Kyo Games, Kazutaka Kodaka. Anime Factory/Koch Media per l’edizione italiana.

Tutto questo per dirvi che la trama di Akudama Drive non vi farà urlare al miracolo, ma tutto è così assurdo e caciarone da intrattenere lo spettatore senza ombra di dubbio alcuno. Dal punto di vista tecnico, Studio Pierrot e Too Kyo Games hanno fatto un lavoro eccezionale nell’animare questo piccolo gioiellino. Combattimenti frenetici, scene tipicamente splatter, citazioni continue a Blade Runner, Daganrompa, Akira e Psycho Pass: tutto amalgamato praticamente alla perfezione, con un sapiente utilizzo delle ultime tecnologie che alternano animazione più classica a scene ritoccate dalla computer grafica.

akudama drive

©Studio Pierrot, Too Kyo Games, Kazutaka Kodaka. Anime Factory/Koch Media per l’edizione italiana.


Uno sguardo all’edizione

Anche questa edizione creata da Anime Factory (Koch Media) si presenta in una confezione amaray “large” con slipcase, contenente un booklet da 32 pagine e una card da collezione.

Sicuramente uno dei valori aggiunti di questa produzione è proprio il booklet da 32 pagine. Ricco di spoiler (leggetelo dopo aver visto la serie), questo piccolo libretto contiene diverse interviste e retroscena, compresa la chiacchierata con la character designer Cindy H. Yamauchi e quella con il direttore della fotografia Kazuhiro Yamada.

Akudama Drive

Tra gli extra degni di nota ci sono le sigle iniziali e finali, alcuni trailer e gli animatics. Ricordo inoltre che questa versione è quella non censurata e completa, con diverse scene inedite aggiunte.

Come molte serie moderne, il comparto video è impeccabile, con colori accesi e una fedeltà visiva impressionante. L’audio invece è il solito DTS HD Master Audio 2.0, che fa il suo lavoro proponendoci un comparto sonoro preciso e cristallino.

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Cosa ne pensa il Nerd-O-Meter?

Akudama Drive è un anime frenetico, incasinato e così pieno di citazioni da rasentare il plagio. Tuttavia è anche un prodotto estremamente godibile e divertente una volta che entrate nella giusta prospettiva. Probabilmente non convincerà tutti, ma gli amanti del cyberpunk nipponico hanno finalmente un’altra opera da adorare, specialmente in una veste così ricca di contenuti come quella proposta da Anime Factory e Koch Media.

Sicuramente Akudama Drive ha i suoi difetti, che risiedono soprattutto nella trama a volte troppo caotica e non sempre chiara. Tuttavia credo fermamente che sia un anime in grado di incollare gli spettatori, anche solo per l’incredibile comparto visivo che non può lasciare indifferenti fan e appassionati/e dell’animazione del Sol Levante.

Per maggiori informazioni sull’edizione potete consultare il sito ufficiale.

Akudama Drive

©Studio Pierrot, Too Kyo Games, Kazutaka Kodaka. Anime Factory/Koch Media per l’edizione italiana.


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Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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