EA e la “Single Identity”

EA e la “Single Identity”

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Niente più barriere per il gioco online.

Dopo 18 mesi di duro lavoro, svolto da un plotone di 1500 ingegneri, EA può finalmente mostrare al mondo “Single Identity“: una vera e propria rivoluzione del concetto di online gaming.

Ogni gioco marchiato dal logo del publisher californiano potrà infatti essere giocato in multiplayer senza distinzione di piattaforma: Xbox 360 Vs Facebook, PS3 Vs PC, Game Center (iPhone) Vs Android. I giocatori avranno a disposizione un network unificato entro il quale comunicare e organizzare partite contro altri utenti, così come la possibilità di utilizzare un unico savegame per uno stesso gioco acquistato su più di una piattaforma: il vostro soldato duramente allenato sui server PC di Battlefield 3, ad esempio, potrà essere schierato anche nel caso in cui acquistiate una copia per Xbox 360.

Per quanto “semplice” come idea, EA ha dovuto lavorare faticosamente per questo titanico progetto, che oltre ad offrire utili dati al suo reparto marketing (andando ad investigare sulle abitudini degli utenti), permetterà di dimezzare i costi legati ai dati immagazzinati.

Un passo sempre maggiore verso il mondo digitale che solo un colosso del genere poteva ottenere, vista la reticenza dei produttori di console che ha da sempre reso un’idea del genere una mera utopia.

Qui trovate l’intervista integrale a Rajat Taneja, CTO di EA.

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Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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