Leggende Pokemon Arceus articolo speciale

Leggende Pokémon: Arceus

Switch
Acquista Ora
7.3

Niente male

Leggende Pokémon: Arceus segnerà la maturità del brand?

Nuove prospettive

Leggende Pokemon Arceus articolo speciale

Leggende Pokémon: Arceus (potete prenotarlo sullo shop online di GameStop) è sempre più vicino, come testimoniano diversi trailer e spot che si sono susseguiti nelle ultime settimane. Il nuovo titolo “principale” del brand promette di rivoluzionare la serie, con un’avventura un po’ diversa dal solito. O meglio, dagli ultimi 25 anni del brand. Via città, percorsi, capipalestre e la Lega Pokémon. Benvenuto ad un vasto mondo che attende solo di essere esplorato. Leggende Pokémon: Arceus si è dimostrato fin dal primo trailer molto diverso, pescando a piene mani dalla moderna concezione di open world. Un’esperienza che si preannuncia fortemente incentrata sull’esplorazione, scevra di ogni impianto competitivo che era ormai un importante fondamento della serie.

Prima di porre l’attenzione su alcuni aspetti mostrati negli ultimi trailer, trovo sensato fare una piccola premessa. Sì, Leggende Pokémon: Arceus ha una componente grafica mediocre. Nonostante i sostanziali miglioramenti a frame rate e definizione delle texture visibili trailer dopo trailer, il titolo Game Freak soffre di un’arretratezza tecnologica importante.

A poche settimane dalla release, è inutile lanciarsi in ulteriori analisi, che avranno spazio nella recensione, a tempo debito. Ho scelto piuttosto di guardare al progetto con un’altra lente, focalizzandomi sul mondo di gioco e su ciò che questa nuova formula potrebbe significare per il brand. Del resto dopo 25 anni, pur con qualche sperimentazione nei titoli più recenti, la formula di Pokémon non è mai cambiata.

Leggende Pokémon speciale

L’avventura ha sempre proceduto per binari piuttosto rigidi, con il nostro allenatore impegnato ad attraversare la regione di turno, sgominando i piani del Team nemico e sconfiggendo un capopalestra dopo l’altro. Tutto ciò che stava nel mezzo erano piccole distrazioni, come poteva essere lo scontro con il rivale o degli eventi contestuali ad una particolare città o zona. Non c’è mai stato molto spazio per fare altro in termini di narrazione e gameplay, relegando il franchise ad un livello di familiarità oramai assodato. Immaturo, se vogliamo, e non mi riferisco al tono delle narrazioni (ricordiamo sempre con affetto l’exploit avuto con Bianco e Nero), ma al modo in cui queste si interfacciano con il mondo di gioco e con l’operato del giocatore.

In questo senso Leggende Pokémon: Arceus mi ha trasmesso, in diversi trailer, una maggiore capacità di veicolare il mondo pokémon attraverso tutto ciò che ha da offrire. Hisui è selvaggia ed inesplorata, e il rapporto tra umani e pokémon non è ancora sugellato da legami profondi. Di fatto, siamo noi ad essere degli “intrusi” nel mondo di queste creature, tanto che alcuni hanno anche una paura reverenziale verso i pokémon. C’è chi li teme e disprezza, e chi invece li rispetta e se ne prende cura al pari di divinità, come nel caso dei pokémon regali. Abbiamo visto il capitano Rapan prendersi cura di Kleavor, lasciandogli offerte di cibo e tutelando il suo spazio nell’ecosistema.

La divisione in team del popolo di Hisui è ancora più indicativa in questo senso. Le due “fazioni” sono infatti in disaccordo su alcune credenze legate alla creazione di Hisui, ma anche al rapporto che gli esseri umani dovrebbero avere con i Pokémon. Nell’ultimo trailer abbiamo visto i due reggenti dei team, Damon e Perula. Oltre alla simpatica assonanza con Diamante e Perla, possiamo vedere come i due siano caratterizzati da indole e approcci differenti. Proprio come i due team a cui fanno capo.

Leggende Pokémon trailer

Nel modo in cui Leggende Pokémon: Arceus struttura il suo mondo ed i personaggi che lo popolano, la sensazione è che già in queste piccole interazioni si possa scorgere la complessità di un mondo che non ha più un aspetto “plastico”, ma può davvero trasparire come vivo e complesso. Il conflitto ideologico, ma anche quello tra natura e controllo, vista la presenza del Team Galassia a muovere i primi passi verso la catalogazione e cattura dei pokémon, ma anche alla colonizzazione delle terre di Hisui, come visto con il villaggio Giubilo.

Stando all’ultimo trailer giapponese rilasciato, il progresso del giocatore sarà dettato dalla sua capacità nella cattura pokémon ed esplorazione delle diverse aree. Questo segnerà una maggiore ricchezza nel pokédex, ma anche la possibilità di esplorare aree più inaccessibili e impervie. Una crescita organica del nostro proto-allenatore, che con la conoscenza e abilità acquisite in viaggio potrà affrontare sfide crescenti e incrociare le diverse personalità di Hisui in “conflitto” tra loro. Concettualmente c’è molta più libertà in questo, che nel proseguire a colpi di sfide e scontri contro i capi palestra. La possibilità di esplorare la lore di Sinnoh senza paletti ben specifici è molto interessante, nonché uno degli aspetti più entusiasmanti di questo progetto.

Pokemon Leggende Arceus

Leggende Pokémon: Arceus trasmette per la prima volta un rinnovato senso di avventura e scoperta, incentrato sull’esplorazione, la cattura e il disvelamento dei misteri dell’antica Hisui. Un boccata d’aria fresca che potrebbe sancire la rinascita della formula Pokémon, ma anche il suo fallimento più grande. Del resto cambiare è difficile, e soprattutto approcciarsi ad una formula open map su cui Game Freak non è particolarmente esperta.

L’esperimento della Landa Corona, in Pokémon Spada/Scudo, era riuscito solo in parte, ma mostrava il fianco a qualche ingenuità. Il gameplay e la narrazione di Leggende Pokémon: Arceus riusciranno a conquistarci? Un quesito purtroppo ancora celato dal tempo, ma il 28 Gennaio è ormai prossimo.

La speranza è che Pokémon trovi una sua maturità, o almeno un suo timido accenno.

Se non avete ancora prenotato Leggende Pokémon: Arceus, potete farlo sullo shop online di GameStop!


Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

Lost Password