The 64: il ritorno del Commodore 64

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Ma senza la Commodore

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L’appello è per tutti i retrogamer, per coloro che non riescono a dimenticare le loro origini da videogiocatore, ma potrebbe valere anche per chi, per qualsiasi motivo avesse saltato l’era del Commodore 64: è partito un progetto di crowdfunding su indiegogo, chiamato “The 64“, che punta a riportare in auge lo storico computer nato nel 1982.  Se vi aspettate di poter rispolverare le vecchie cassette originali, dimenticatevelo, The 64 al di fuori dell’aspetto, è molto più simile ad una console che ad un computer. Ci saranno dei giochi precaricati all’interno, verranno prodotti dei nuovi giochi esclusivi e potrete anche utilizzare le rom che si trovano in rete. Non solo, verrà prodotta (sempre se raggiungerà l’obiettivo di 150.000$) in due versioni: una praticamente identica all’originale nel design, ad esclusione delle dimensioni e delle varie porte. L’altra invece sarà una retro console portatile dotata di slot SD, croce direzionale, due pulsanti di fuoco ed anche i classici tasti funzione del C64.

Per la versione “computer console” bisognerà aspettare fino a questo dicembre prima che vengano spediti i primi pezzi ai “backers” e per aggiudicarsene una bisognerà pagare 150$ (spese di spedizione eslcuse) in versione stand alone e 170$ per quella con un joystick incluso. La controparte “handheld” costerà invece 170$ e dovrebbe essere pronta per aprile 2017.

Questi sono i “pacchetti base”, per coloro a cui interessa solo il device; ma come in ogni crowdfunding che si rispetti, non mancano pacchetti cumulativi o con add-on speciali. Pensate che con “soli” 2.800$ (circa 2.500 euro), potrete aggiudicarvi il modello in scala, pezzo unico nel mondo, che vedete qui sotto, beh, autografato dal designer e dal resto del team… Volete mettere?

the-64


E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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