Call of Duty Ghosts – Hands On [GamesCom 13]

Call of Duty Ghosts – Hands On [GamesCom 13]

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Che Call of Duty sia uno dei titoli più attesi di quest’anno, è un dato di fatto, ma quello che forse gli “affezionati” al titolo non si aspettano è una ventata di novità che rende questo nuovo capitolo degno di ancor più interesse.

Parliamo in particolare del Multiplayer di questo titolo battente bandiera Activision, provato su un pc conformato con prestazioni uguali all’Xbox One alla Gamescom. A farci da introduzione a tutte le novità del multiplayer è stata Tina Palacios, Senior Community Manager di Infinity Ward, che ci illustra i tre pilastri del multiplayer che rendono questo Call of Duty un prodotto nuovo, rinnovato, migliorato: “Your Soldier, your World, Call of Duty everywhere”.

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Your Soldier: il soldato non è mai stato così “Custom”!

Con questi tre punti fondamentali ha inizio la presentazione del multiplayer. Subito è lampante l’incredibile personalizzazione del personaggio, che ci permette di avere circa 20.000 combinazioni diverse tra armi, perk e aspetto.

Per la gioia di noi donne videogiocatrici, avremo la possibilità di scegliere il sesso del nostro alter-ego soldato, indice dell’interesse da parte di Infinity Ward verso una crescente presenza femminile sui campi di battaglia. In aggiunta al sesso, potremo cambiare volto, casco, mimetica e i soliti emblemi e titoli.

Oltre a questa personalizzazione puramente estetica potremo cambiare accessori e arsenale; vi riportiamo qualche esempio:

  • Canister Bomb: un equipaggiamento letale che detona subito dopo essere rilasciato.

  • I.E.D.: un altro equipaggiamento letale; si tratta di un dispositivo di prossimità che si attacca a qualsiasi superficie, armandosi subito dopo.

  • Granata 9-Bang: già presente nella campagna di Modern Warfare 3, è un dispositivo simile ad una flashbang; dopo la prima detonazione, ne avvengono altre 8 in rapida successione da cui deriva appunto il nome “9-Bang”.

Per quel che riguarda gli armamenti, invece, sono stati aggiunti nuovi fucili da tiratore scelto. Viene introdotto un nuovo sistema di Perk, basato su punti che ci permetterà una personalizzazione delle abilità del nostro soldato ancor più curata.

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Tali abilità vengono quindi suddivise in un totale di 35 Perk, che vi illustreremo in un prossimo articolo. Fanno il loro ritorno anche i Pacchetti serie, suddivisi in Assalto, Supporto e Specialista, e viene introdotto un sistema per le squadre, il Create-a-Squad che potrà essere utilizzato in solo, co-op e multiplayer e che consiste nel creare un team con dei soldati personalizzabili; tali membri della squadra otterranno dell’esperienza individuale attraverso quattro modalità di gioco diverse: la Squad vs Squad, Squad Assault, Safeguard e Wargame. Alla lontana, questa gestione della squadra, ricorda un po’ la medesima gestione di X-Com Enemy Unknow sia nell’individualità dello sviluppo del personaggio, sia nella possibilità di cambiarne caratteristiche, arsenale e accessori.

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Your World: un’interazione col mondo più realistica.

Indubbiamente le mappe dinamiche sono una cosa apprezzata dai videogiocatori: uno scenario può letteralmente trasformarsi in seguito alle nostre azioni, come può essere l’esplosione di un edificio, l’abbattimento di un muretto per eliminare un intralcio sulla vostra linea di tiro.

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Avremo anche delle nuove modalità per il multiplayer: Search & Rescue, Cracked, Blitz, Squads che si divide nelle modalità già citate Squad vs Squad, Squad Assault, Wargame e Safeguard, ma di questo abbiamo già parlato in un articolo dedicato, per cui non ci soffermeremo in dettagli.

Quello che invece vogliamo raccontarvi è la prova che abbiamo potuto effettuare per il multiplayer: il gioco regala le stesse emozioni di sempre, con un gioco sì frenetico ma che punta ancor più al realismo e con un occhio di riguardo alla tattica. Un multiplayer che sembra più “vero”, più curato. Notiamo questa maggior attenzione alla tattica e al gioco di squadra soprattutto nella modalità Search & Rescue, dove raccogliere le dogtags dei propri alleati per poter far loro “respawnare” diventa fondamentale per la riuscita del gioco, e dove volendo o no, ci si ritrova a collaborare per la vittoria della squadra, in modo del tutto naturale.

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Call of Duty everywhere: il gioco si fa mobile.

Che il console gaming stia coinvolgendo sempre più il mondo del mobile, è un dato di fatto. L’esempio è ancora più lampante con l’app che verrà rilasciata per Call of Duty Ghosts. Potrete letteralmente portare il vostro CoD ovunque voi siate: il personaggio verrà salvato indipendentemente dalla console che state usando, salvando tutto ciò che avrete sbloccato, i prestigi, i progressi di gioco. Potrete accedere alle statistiche, all’interazione con altri giocatori e usare addirittura il vostro dispositivo come un secondo schermo. Inoltre, vi servirà anche per organizzare le famose Clan War, fornendo un supporto serio e dedicato a quel che potremmo definire il lato agonistico di Call of Duty. Sfortunatamente, però, non abbiamo avuto modo di testare questa novità assoluta con mano.

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In conclusione…

Un Call of Duty che mantiene la promessa di essere uno dei migliori di sempre, con tutto ciò di positivo a cui ci ha abituato la serie, ma con una quantità significativa di novità che lo rende un titolo interessante non solo ai videogiocatori affezionati, ma anche a chi si affaccia per la prima volta a questa tipologia di gioco. Personalizzazioni e sistema di Perk a punti, fanno sì che il nostro personaggio sia “unico” e che rispecchi le nostre esigenze di gioco, evitando così le classi-fotocopia che spesso comparivano all’interno dei vecchi CoD, dove molti giocatori utilizzavano una sorta di configurazione standard.

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"Un tempo giocavo a Battlefield, finché non mi sono beccata una freccia nel ginocchio..."

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