Uncharted 4: Fine di un Ladro – Hands On Multiplayer

Uncharted 4: Fine di un Ladro – Hands On Multiplayer

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Uncharted 4: Fine di un Ladro di certo non ha bisogno di presentazioni, poiché da alcuni mesi se ne è sentito parlare parecchio, risultando al momento uno dei pilastri portanti della line-up di prossima uscita su PlayStation 4. La saga dello scavezzacollo Nathan Drake è riuscita, sin dal suo esordio avvenuto su PS3 nel 2007, a conquistare milioni di videogiocatori in un mix di avventura, sparatorie, inseguimenti vari e un pizzico d’ironia che non guasta mai. Tutto quello che sappiamo fin qui dell’ultima fatica di Naughty Dog è che il nostro protagonista sarà alla ricerca del tesoro del pirata Henry Every nella leggendaria colonia di Libertalia, almeno per quel che riguarda la modalità Single Player.

Come tutte le maggiori opere videoludiche degli ultimi anni, anche la serie di Uncharted ha offerto una componente multiplayer atta ad allungare, e ad offrire una valida alternativa, al filone narrativo. Gli sviluppatori lo sanno bene e in un certo senso vogliono replicare quel successo che hanno avuto con la modalità multigiocatore di The Last of Us, introducendo miglioramenti e abilità mistiche nel comparto online di Uncharted 4.

Noi di GameSoul, abilmente armati di pad alla mano, abbiamo avuto il piacere e l’onore di provarla in anteprima presso gli uffici di Sony Computer Entertainment Italia a Roma in un particolarissimo evento a cui siamo stati invitati. La società inoltre ci ha dato la possibilità di acquisire un nostro videogameplay che potete visionare in fondo all’articolo. Quali saranno state le nostre impressioni? Scopriamolo insieme,

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Comodamente seduti in una saletta con 10 postazioni, abbiamo iniziato la nostra prova nell’unica modalità disponibile ovvero DeathMatch a squadre: uno scontro armato in cui buoni e cattivi se le danno di santa ragione al fine di raggiungere le 35 uccisioni, in un tempo di massimo di circa 12 minuti, che decreteranno il vincitore. La scelta ricade su tutti i personaggi che abbiamo già conosciuto nella trilogia di Uncharted tra cui, Drake, Sully, Elena e Charlie Cutter, senza dimenticare i vari villain: Katherine, Marlowe, Flynn, Lazarevic e qualche volto nuovo di cui per ovvie ragioni ci scappa il nome.
Prima di cominciare il conflitto a fuoco dobbiamo accuratamente decidere l’approccio da avere nel corso della partita selezionando un equipaggiamento disponibile o creandone uno personalizzato utilizzando punti esperienza. Di base ce ne sono sei: Assalto, Supporto, Sfondamento, Tattico, Ricognizione e Corto raggio, ognuno dei quali comprende un set di armi (primaria e secondaria), un accessorio (medikit, granate o altro), 2 abilità speciali e un potenziamento mistico.
La vera innovazione di questo multiplayer rispetto ai precedenti capitoli è data dalle abilità speciali e dagli elementi mistici che offriranno dei vantaggi non indifferenti che influiranno sull’esito del risultato finale rivelandosi estremamente importanti. Ad esempio con il potenziamento cecchino si può sparare a chiunque si avvicini mentre il token Bruto ci consente di essere pesantemente corazzati e avere una grossa potenza di fuoco. Ma quello che ci ha particolarmente colpiti è l’uso del sovrannaturale degli elementi mistici che abbiamo “toccato con mano” durante l’avventura della trilogia, attivabili con la combinazione dei tasti L1/R1 dopo essere stati adeguatamente acquistati durante la sessione. Eccoli nel dettaglio:

  • L’ira di Eldorado di Uncharted Drake’s Fortune: si potrà evocare il sarcofago d’oro dalle profondità della terra scatenando gli spiriti che danneggeranno i nemici nelle vicinanze.
  • La pietra Cintamani di Uncharted 2: rianimerà immediatamente tutti gli alleati abbattuti a pochi metri dalla nostra evocazione.
  • Lo spirito del Djinn di Uncharted 3: ci trasformerà in una creatura mistica donandoci maggiore velocità per colpi più potenti corpo a corpo.
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Il sovrannaturale darà un valore aggiunto alle battaglie multiplayer.

Come già visto nella modalità multigiocatore di The Last of Us , nel corso del match possiamo guadagnare del denaro praticamente con ogni azione effettuata: uccidendo nemici con colpi alla testa, rianimando gli alleati, raccogliendo tesori e compiendo azioni particolari; addirittura ne abbiamo guadagnati alcuni con un’ardua arrampicata! Questo credito sarà utile nell’acquisto di granate, mine, armi e oggetti mistici, all’interno della partita stessa e il costo di utilizzo degli equipaggiamenti aumenterà a seconda di quante volte verranno utilizzati durante il match. In questo modo, si eviterà di utilizzare sempre gli stessi. I risultati ottenuti nelle partite accumuleranno punti esperienza con cui acquistare abilità per il set personalizzato. Una schermata ci informerà su tutte le sfide attualmente disponibili, che una volta completate, ci ricompenseranno con delle reliquie da spendere nello store in-game.

Il level design ha davvero un grande stile e non abbiamo notato cali di frame o ritardi di sorta soprattutto negli scontri frontali e nelle azioni più concitate: i 60 fps si sentono tutti, a discapito di una risoluzione di 900p che non si noterà nel bel mezzo dell’azione. E’ evidente che ci troviamo di fronte a un prodotto non finito che è in fase di ottimizzazione: a volte, al lancio di una bomba, la stessa resta ancorata nel punto di caduta, anche su una tettoia.

Le mappe di gioco, Giungla e Città del Madagascar, non sono mai lineari e mettono a disposizione tanti percorsi da scegliere, consentendo tattiche ben delineate senza momenti di caos totale da “bagno di sangue”. Tutti i luoghi di gioco hanno ottime coperture, alcune più adatte al combattimento ravvicinato ed altre con scorciatoie per prendere di sorpresa i nemici. Ci è piaciuto molto piombare alle spalle di un nemico, soprattutto dopo esserci lanciati con il rampino da un’altezza vertiginosa ed eseguire un’uccisione furtiva. La beta era completamente in italiano (anche il parlato) ed è stato davvero “spassoso” sentire i vari personaggi vantarsi durante la riuscita di un’uccisione accompagnati da una provocazione che non guasta mai.

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Unire le forze in battaglia sarà determinante per vincere il match.

Qualche dubbio lo nutriamo nei confronti del random matchmaking, che potrebbe generare qualche frustrazione: in altri termini The Last of Us giocato con gli amici risultava essere un gioco divertentissimo, ma perdeva qualcosa con alleati casuali e temiamo che lo stesso possa avvenire anche qui. In questa versione di prova manca la Co-Op adventure presente negli scorsi capitoli, ma probabilmente sarà presente nella build finale. Un’altra nota dolente notata è che il nostro personaggio quando rimane a terra all’esaurirsi della sua salute, ha la possibilità di “gattonare” verso un compagno di squadra per essere rianimato, ma è impossibilitato a sparare qualche colpo (magari fortuito) con la semplice pistola.

Il gameplay riesce davvero a divertire, non risulta essere mai frustrante ed è adatto a tutti i tipi di videogiocatori, dagli esperti ai più novelli, e rappresenta senza nessun dubbio una valida aggiunta al single player: unire la potenza di fuoco con quella dei nostri alleati genera qualcosa di veramente unico nell’ambito degli sparatutto in terza persona, anche se definirlo un semplice TPS ci sembra abbastanza riduttivo viste le innumerevoli azioni che possiamo compiere.

“Il video acquisito per gentile concessione di Sony Computer Entertainment Italia ha una risoluzione 720p e 30fps che non rappresenta la qualità effettiva del gioco”

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Tirando le somme, quello che abbiamo avuto modo di provare è un lavoro non ancora completo ma estremamente divertente, che possiamo definire come una combinazione dei punti di forza del multiplayer di Uncharted 3 e di quello di The Last of Us. Trattandosi dell’ultimo capitolo della serie, gli sviluppatori hanno deciso di inserire tanti elementi fanservice per omaggiare la saga. La beta di Uncharted 4: Fine di un Ladro sarà disponibile per tutti coloro che avranno acquistato la Nathan Drake Collection da oggi 3 dicembre fino al 13 corrente mese, ed avrà un peso di circa 7GB. Se avete acquistato la trilogia (e se non l’avete fatto andate a casa di un amico che la possiede), date una possibilità a questo comparto: sarà capace di conquistarvi anche se non siete dei “veterani” negli sparatutto in terza persona, parola di GameSoul.


Da quando ha viaggiato nel tempo a bordo della Time Machine DeLorean DMC-12 la sua vita è cambiata radicalmente. Amante dei viaggi del tempo, predilige le console dai tempi del NES.

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