The Walking Dead Season Two – Episode 2: A House Divided – Recensione

The Walking Dead Season Two – Episode 2: A House Divided – Recensione

Dopo quattro stagioni televisive, innumerevoli volumi del fumetto e due stagioni “digitali”, possiamo sbilanciarci: l’avventura di Lee e Clementine è certamente il prodotto migliore ispirato a The Walking Dead. Senza i punti morti della serie tv e senza gli stravolgimenti troppo repentini del fumetto, l’interpretazione del brand dei Telltale è quella che riesce a scavare meglio negli animi dell’uomo posto di fronte alla fine del mondo.

Dopo aver seguito Lee e la sua paternità improvvisata nella prima stagione, ora ci troviamo di fronte ad una Clementine costretta a crescere in fretta, troppo in fretta. Separata da tutto e da tutti è rimasta sola ad affrontare il mondo con le sue insidie, principalmente impersonate dalla brutalità e diffidenza dei pochi umani rimasti. Senza annoiarvi troppo con i soliti convenevoli, anche “tecnici”, sulla serie (per quelli potete leggere la recensione dell’atto precedente), vediamo dunque insieme cosa succede alla povera Clem in questo secondo episodio, A House Divided.

Da quando ho scoperto che i piaceri che i miei pollici opponibili potevano darmi con un joypad erano pressoché infiniti non ho mai smesso di videogiocare. Appassionato di cinema e musica, sempre e solo a livello maniacale.

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