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Sony spiega l’assenza all’E3 2019: “Il mondo è cambiato, ma non la fiera”

Una delle notizie che ha fatto maggiormente scalpore è stata l’assenza di Sony al prossimo E3 2019.

In molti si sono chiesti il motivo di questa scelta, scatenando diverse reazioni tra ironia e critiche.

Nel corso di una recente intervista per Cnet Shawn Layden di Sony è tornato a parlare dell’argomento, spiegando come ormai per la compagnia l’E3 non sia più rilevante perché sostanzialmente non è mai cambiato e non è fondamentale per le loro attuali strategie.

Il mondo è cambiato, mentre l’E3 non è cambiato con esso. Abbiamo deciso di creare meno giochi ma di maggiore qualità e questo porta a tempi di sviluppo più lunghi, tanto che siamo arrivati ad un punto in cui a giugno 2019 non avremmo nulla di nuovo da rivelare. Abbiamo quindi pensato che se la gente venisse attirata in massa dalla nostra presenza giustamente si aspetterebbe qualcosa del tipo “Oh, stanno per annunciare qualcosa”.

Stiamo quindi avendo conversazioni del tipo, come possiamo rendere l’E3 più rilevante? È possibile trasformare l’E3 in un festival del videogioco senza dover per forza sganciare delle bombe? Non può diventare una celebrazione dei videogiochi con panel dove avvicinare gli sviluppatori ai fan in stile ComicCon?

Layden ha spiegato come in passato quando non esisteva Internet avere un luogo dove radunare la stampa per far provare i giochi in anteprima così da scrivere articoli sulle riviste specializzate aveva un senso, mentre ora con l’informazione costante sul web non è così rilevante organizzare un evento del genere, anzi rischia solo di essere controproducente.

Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con il pensiero di Sony oppure ritenete ancora fondamentale avere uno show unico come l’E3?


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