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Forspoken, cosa ci aspettiamo?

Tanto per cominciare un mondo tutto nuovo

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Fin dal suo annuncio, avvenuto in una delle conferenze dedicate a PlayStation 5, Project Athia ha stuzzicato l’immaginazione e la curiosità di noi famelici videogiocatori. Il titolo di Square Enix, pur senza un nome ufficiale e con pochi scampoli di gameplay, mostrava un mondo fantasy piuttosto affascinante e misterioso, esplorato da una protagonista con movimenti rapidi ed inusuali.

Il solo fatto che non avesse un titolodefinitivo sembrava far presagire la solita beffa, un prodotto che sarebbe arrivato chissà quando e con una forma quasi certamente stravolta. Invece, Square Enix ha recentemente sorpreso tutti (durante il suo Presents), tornando a mostrare Project Athia e annunciandone l’arrivo nel 2022. Quello che fu Project Athia ora ha un nuovo nome, molto evocativo e originale: Forspoken.

Al lavoro sul titolo Luminous Production, il team che diede i natali insieme ad Hajime Tabata a Final Fantasy XV. Da quel lontano Novembre 2016 di tempo ne è passato, ed il team, a quanto pare, è al lavoro su questo progetto da allora. Un rebrand che ha coinvolto anche il popolare motore grafico di Square Enix, il Luminous Engine, che sfrutterà le capacità tecniche della nuova generazione e di PlayStation 5 per proporre una “avventura narrativa”. Presupposti interessanti per un’altra grande esclusiva (console) della macchina Sony. Anche per questo vale la pena discutere sulle nostre aspettative, insieme a qualche congettura su ciò che questa nuova IP potrebbe offrirci.

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Nell’ultimissimo trailer mostrato da Square Enix, è stata mostrata e presentata ufficialmente la protagonista di questa avventura. Freya Allan, interpretata da Ella Balinska, viene descritta come una giovane donna che deve usare i suoi poteri magici in un mondo a lei sconosciuto per sopravvivere. Scarpe da ginnastica e un look banalmente urbano, il biglietto da visita perfetto per una personaggio che, a giudicare dai brevi estratti nel trailer, non ha assolutamente idea di dove si trovi. Né del perché ci sia un (bellissimo) drago nelle vicinanze.

Con questa premessa è impossibile non pensare ad un isekai, un sottogenere molto utilizzato in Giappone nelle light novel o nei manga/anime dove un personaggio si ritrova in un altro mondo. Spesso quest’ultimo è un videogioco (Sword Art Online e la serie Hack. ad esempio) o semplicemente un mondo sconosciuto. Una premessa vista e rivista, anche nel ben più recente Genshin Impact. Eppure Forspoken è interessante perché ha un sapore molto occidentale, distaccandosi da alcuni topos che accompagnano il genere nelle opere pop giapponesi.

Il director Takeshi Aramaki ha dichiarato che il gameplay sarà focalizzato sull’attraversamento veloce delle ambientazioni

L’autore è Gary Whitta, uno sceneggiatore americano che ha spaziato dal cinema al videogioco, tra cui la prima stagione del The Walking Dead di Telltale. Insomma, un autore occidentale, che potrebbe dare a Forspoken un setting fantasy piuttosto unico e con quel piglio supereroistico, oggi tanto in voga.

Del resto il team lo definisce un’avventura story-driven, che potrebbe tranquillamente allontanarsi da qualsivoglia pretesa ruolistica, o action, per concentrarsi sulla spettacolarità e sul raccontare una storia come un grande blockbuster cinematografico. Eppure è impossibile non vederci Final Fantasy XV nei primi video e nelle immagini che sono state mostrate. Il team è lo stesso (in parte) e il motore anche, ed è piuttosto evidente una ulteriore passo in avanti su alcuni degli elementi che caratterizzavano la natura più “action” del quindicesimo capitolo della serie di jrpg. Il director Takeshi Aramaki ha dichiarato che il gameplay sarà focalizzato sull’attraversamento veloce delle ambientazioni e sulla fluidità di movimento.

Forspoken cosa ci aspettiamo

Freya si muove rapida, fa acrobazie e attraversa in poco tempo ampie distese, foreste e deserti rocciosi. Le ambientazioni mostrate fino ad ora sono selvagge e apparentemente prive di città o fauna. Un aspetto molto simile a Final Fantasy XV, con il mondo di Eos che, pur percorso da una grande autostrada, era caratterizzato da ampi spazi e da una bassa concentrazione di NPC e centri cittadini. Qui portata all’estremo, con un mondo fantasy che rinuncia all’ispirazione di riprodurre la vita reale per dare libero sfogo alla natura più “sporca” del genere.

Le uniche forme di interazione le abbiamo viste con alcune creature, con Freya che sembra evocare dei rampicanti per proteggersi durante l’esplorazione. Un attacco che ricorda molto l’Anello di Lucis, con Noctis che manteneva la mano davanti a sé per disintegrare completamente i nemici. Difficile ipotizzare che il gameplay di Forspoken sarà unicamente così, ma le idee viste in Final Fantasy XV possono quantomeno suggerirci qualcosa. Del resto i movimenti rapidi di Noctis e il teletrasporto tradivano già l’idea di creare qualcosa che si focalizzasse sulla rapidità del gameplay più che sulla staticità dell’azione.

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Forspoken, dalla sua, ha il grande vantaggio di debuttare su una console che sfrutta la tecnologia degli SSD, con una velocità notevole. Questo significa che Square Enix potrà creare un mondo di gioco attraversabile con una velocità mai vista, creando qualcosa di nuovo e raccogliendo l’eredità dell’amato/odiato Final Fantasy XV.

Del resto senza un nome importante che gli gravi sulle spalle, Forspoken può essere tutto quello che vuole. Ma ciò che ci aspettiamo è un pizzico di familiarità dato dalle esperienze pregresse di Luminous Production, insieme a qualche nuova bizzarra visione. C’è bisogno di idee e mondi nuovi del resto, quindi aspetteremo il 2022 con molta curiosità.

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Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

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