Dishonored – Anteprima

Dishonored – Anteprima

Abbiamo provato il titolo targato Bethesda/Arkane Studios ed eccovi le nostre impressioni!

Pochi giorni fa, siamo riusciti a provare per circa un’ora l’ultimo codice disponibile per Dishonored, il titolo steampunk sviluppato dagli Arkane Studios che ha suscitato un grande entusiasmo da parte della stampa specializzata nel corso del recente E3.

Per chi ancora non fosse a conoscenza delle basi del gioco, Dishonored è un titolo action in prima persona che narra la storia di Corvo Attano, la guardia del corpo dell’Imperatrice Jessamine Kaldwin che si ritroverà ad essere ingiustamente incolpato del suo assassinio. Il titolo è dunque ambientato tra le strade di Duwnall in uno scenario decisamente rassomigliante a quello di una Londra di fine ‘800 e caratterizzato da una sensazione di generale decadenza che ha ricordato a molti l’atmosfera tipica della serie di Bioshock.

Durante la nostra sessione di prova, abbiamo potuto utilizzare liberamente tutte le abilità del personaggio e tutte le tipologie di dardi utilizzabili da Corvo all’interno del gioco, che non saranno però sbloccabili in game con un solo playthrough.

L’approccio stealth è sicuramente quello che da più soddisfazioni…

 

Il primo potere soprannaturale che abbiamo potuto utilizzare è stato quello della Possessione degli umani, oppure degli animali (per lo più i ratti di fogna, che costituiscono la fauna della città) che ci permetterà di percorrere alcune vie alternative, altrimenti inaccessibili. Il titolo si presenta con delle caratteristiche tipiche del genere free roaming ma si discosta in maniera decisamente evidente dai capisaldi del genere, grazie alla linearità delle missioni. Potremo arrivare al nostro obiettivo in almeno 5 modi differenti, percorrendo più strade, scegliere se approcciarci in maniera stealth all’azione, oppure lanciandoci direttamente contro i nostri nemici. Ogni NPC presente all’interno del gioco sarà da considerarsi ostile, vista la storia narrata dal titolo e come avrete già capito, ci ritroveremo spesso e volentieri a dover utilizzare le maniere forti.

Ad esempio, avvicinandoci al laboratorio del Dottor Sokolov dovremo percorrere le strade di Duwnall cercando di attirare il meno possibile l’attenzione delle guardie imperiali sparse in giro per la città, visto che il cuore del gioco, risiede proprio nell’utilizzo delle tecniche stealth che a detta degli sviluppatori, costituisce il miglior approccio possibile al gioco. Utilizzando i poteri del nostro protagonista, potremo creare delle vere e proprie combo basate sull’utilizzo di tutti i suoi poteri, insieme alla balestra e alla spada. Lungo il nostro percorso, incontreremo i Wall of Light, ovvero delle prigioni ad alto voltaggio, disattivabili tramite manomissione, oppure attraversabili con la possessione degli umani che si trovano al loro interno. i Wall avranno dunque una doppia valenza, essendo delle prigioni per alcuni cittadini o come abbiamo potuto vedere, costituiscono un fastidioso ostacolo ambientale. Una volta liberati i prigionieri, potremo decidere se lasciarli vivere, oppure potremo ucciderli senza nessuna pietà.

Tutte le kill degli innocenti influenzeranno in maniera diretta il finale, come dichiarato qualche tempo fa da Bethesda, ma questo approccio al gioco, ci costerà molto in termine di consumo del mana, ricaricabile soltanto ricercando delle fiale sparse per l’ambiente di gioco. Sarà dunque necessario pianificare al meglio ogni nostra mossa, visto che se sceglieremo di uccidere ogni NPC, dimezzeremo in un certo senso il tempo di gioco. Se sceglieremo di tramare nell’ombra, i livelli di gioco dureranno anche 15 minuti, mentre l’approccio più violento ci porterà a terminare in maniera veloce la nostra sessione di gioco.

Per arrivare al laboratorio di Sokolov ci siamo sbizzarriti nell’utilizzo delle varie abilità a nostra disposizione, creando delle interessanti combo basate sulla manipolazione del tempo e dello spazio, bloccando il tempo e teletrasportandoci contro i nemici, sgozzandoli senza pietà. La manipolazione del tempo è di fatto il potere più utile tra quelli utilizzabili da Corvo e che ci permetterà di ottenere il miglior risultato possibile con il minimo sforzo o più semplicemente ci darà il tempo per curare il nostro personaggio o ci salverà dalle situazioni più difficili, visto che avremo a che fare con degli avversari decisamente aggressivi e dotati di una buona IA.

Infatti, ogni guardia imperiale sarà da subito attirata da ogni minimo rumore e in pochi secondi ci ritroveremo a dover fronteggiare decine di nemici assetati del nostro sangue, che riusciremo ad eleminare soltanto dopo aver analizzato al meglio l’ambiente di gioco e creando delle combo devastanti, create con un mix delle abilità a nostra disposizione, o più semplicemente utilizzando tutti gli oggetti (come ad esempio i nuclei dei Wall) che troveremo sparsi nelle varie location.

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IN CONCLUSIONE…

Dishonored è caratterizzato da un’atmosfera adrenalinica per quanto riguarda le fasi di combattimento derivante da un’attenta pianificazione dell’azione nell’ambiente circostante offrendo al giocatore una grandissima libertà d’azione, in un contesto decadente e caratterizzato da un clima di delazione costante del suo abile protagonista. In un certo senso, ci ritroveremo tra le mani una sorta di Assassin’s Creed (anche se Disonhored risulta da subito ben più complesso ed elaborato) per quanto riguarda le dinamiche stealth contraddistinte dalla possibilità di abbattere tutti i nemici che si pareranno davanti ai nostri occhi, ma saremo comunque in grado di scegliere un approccio totalmente differente all’azione, anche se c’è da dire che senza tutte le abilità sbloccate, ci ritroveremo a dover faticare non poco per poterci fare strada con la sola violenza bruta.

Se i ragazzi di Arkane Studios saranno in grado di mantenere quest’atmosfera e questo ritmo lungo tutta la durata del gioco, potremmo ritrovarci tra le mani uno dei titoli migliori di questa generazione.

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