Digital Soul #2

Digital Soul #2

Rabbids Invasion: The Interactive TV Show

Il tempo in cui dei simpatici conigli bianchi urlanti impazzavano su Nintendo Wii è ormai lontano. Come tanti brand di successo, i Rabbids sono stati spremuti a fondo, forse troppo. Siamo partiti dai videogiochi, passati per peluches, action figures e gadgets annessi, per poi chiudere il cerchio con una serie TV. E come un cane che si morde la coda, siamo partiti dal videogioco, passati per la TV ed arrivati a giocare un gioco che si rifà alla Serie TV; insomma, siamo alla frutta.

Ma prima di tirare conclusioni affrettate, proviamo il gioco, no? Ebbene, al di là del concept, è proprio giocando che ci si rende conto di quanto sia forzato un prodotto simile. Avremo a disposizione 6 aree tematiche, ognuna con degli episodi al suo interno (in totale sono 20,  ma solo dopo averli sbloccati tutti, badate bene). Tutto quello che bisogna fare è mettersi davanti al Kinect: che siate soli o in compagnia, il Kinect riconoscerà il vostro volto e vi indicherà come “Giocatore Rosso, Verde, etc” (fino ad un massimo di 4 giocatori). Una volta partito l’episodio, si arriverà a delle parti “interattive”, ossia dei minigiochi a punteggio, che vi metteranno contro il vostro avversario (che sia esso in carne ed ossa o controllato dalla CPU).

Per quanto le scene del cartone possano risultare simpatiche la prima volta che si guardano, i minigiochi non offrono davvero nulla di entusiasmante, a prescindere dal fatto che il giocatore sia un bambino o un adulto. Mettiti in quella posa, colora qua, muovi le braccia in questo senso, salta… si tratta di azioni piuttosto generiche, che richiedono una precisione alquanto approssimativa, rendendo possibile la vittoria di uno spettatore rimasto fermo a guardare gli altri che giocano. Come dicevamo, gli episodi si sbloccheranno man mano che si raggiungeranno determinati punteggi, ma per quanto Ubisoft si sia sforzate nel variarli quanto più possibile tra loro, tra l’imprecisione dei controlli Kinect (non che dipenda dal dispositivo eh) e l’inesistente tasso di sfida offerto, ci si annoierà molto presto.

Visto che il pezzo forte del gioco è rappresentato dalle gag dei Rabbids (quelle non interattive), non conveniva cercare direttamente la serie TV? Ci domandiamo quindi che fine abbiano fatto i Rabbids, quelli dei primi videogiochi dove c’era la creatività ed il divertimento prima di tutto, ora non resta che un urlo: “BWAaAaaahhhhhhh”!

Voto: 5 

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E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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