Puzzle & Dragons Z + Puzzle & Dragons Super Mario Bros. Edition – Recensione

Puzzle & Dragons Super Mario Bros. Edition featurette

L’ingresso nel mondo del mobile gaming da parte di Nintendo è stata una delle notizie che più ha fatto discutere in tempi recenti. C’è chi ha ritenuto quest’evoluzione “necessaria”, chi si è sentito tradito e chi invece, giustamente, sostiene di attendere per vedere Nintendo all’opera prima giudicare. Così, ancor prima di trasportare i propri marchi più noti su smartphone e tablet, sono questi ultimi a mettere alla prova Nintendo stessa. E  quale banco di prova migliore se non quello del famoso Puzzle & Dragons?


Puzzle & Dragons Z + Puzzle & Dragons Super Mario Bros. EditionPuzzle & Dragons Super Mario Bros. Edition cover

Piattaforma: 3DS

Genere: puzzle game

Sviluppatore: GungHo

Publisher: Nintendo

Giocatori: 1

Online: No

Lingua: Testi in italiano

Sito ufficiale


Puzzle & Dragons è un nome che alla maggior parte dei possessori di Nintendo 3DS potrà non dire molto, ma che ad altri, soprattutto i più irriducibili del mobile gaming, è in grado di rievocare decine e decine di ore (e finanze) investite dietro al più famoso puzzle game free to play attualmente disponibile su tutti i maggiori store online. “Un free to play su console Nintendo? Orrore e raccapriccio!” Ma tranquilli, ancora una voltaNintendo sembra esser riuscita nel difficile compito di piegare al proprio modus operandi anche una formula non facile da gestire, come quella dei giochini che tanto impazzano al giorno d’oggi su smartphone.

Puzzle & Dragons Z + Puzzle & Dragons Super Mario Bros. Edition è il primo gioco di GungHo ad approdare su Nintendo 3DS, appositamente riveduto e corretto nella formula ma, fortunatamente, non nel concetto. Come il nome suggerisce, infatti, sono ben due i titoli disponibili in questa particolare collection: uno, l’originale Puzzle & Dragons, ribattezzato per l’occasione “Z”, e l’altro, una variante a tema regno dei funghi che sostituisce draghi e draghetti con l’inconfondibile carisma di Super Mario e la sua ciurma.

Nonostante in ambedue il focus dell’azione sia sempre quello di far combaciare tre sfere colorate su una griglia 5×6, le variazioni sul tema delle due versioni sono comunque sufficienti a rendere ammirevole l’idea Nintendo di proporre i due giochi in un un’unica cartuccia, con la possibilità di giocare l’uno o l’altro senza per forza dover passare per la versione originale. È già questo è un ottimo bigliettino da visita per due titoli, venduti assieme a prezzo budget, che in Giappone sono stati comunque proposti separatamente.


 

Ma veniamo al succo del discorso. L’originale Puzzle & Dragons esce in Giappone ormai quasi 3 anni fa conquistando critica e pubblico con una formula di gioco semplice eppure inaspettatamente profonda. Unendo le meccaniche tipiche dei match 3 games con una struttura di gioco più vicina a un gioco della seriePokémon, GungHo è riuscita a creare un vero e proprio fenomeno di massa capace di riaccendere l’allenatore (o meglio, il domadraghi) sopito dentro ognuno di noi, anche solo il tempo necessario di arrivare da casa a scuola/lavoro in autobus.

L’idea alla base di Puzzle & Dragons è quella di una serie di combattimenti in pieno stile RPG dove per attaccare i nemici è necessario allineare 3 (meglio se più) caselle colorate. Diversamente da altri puzzle gameanaloghi è qui possibile spostare liberamente le varie sfere, per un breve lasso di tempo, fintanto che si tiene lo stilo appoggiato al touch screen. Da ciò deriva che per creare le combinazioni più complesse (leggasi: combo) è necessario molto di più che non “ticchettare” forsennatamente a caso sullo schermo sperando che dall’alto arrivi qualcosa di buono. E se a ciò aggiungiamo i blocchi speciali, che le tipologie di sfere sono ben 6 e che solo allineando combinazioni di elementi corrispondenti ai nostri mostri essi potranno attaccare, ecco aumentare in maniera esponenziale la dose di attenzione richiesta, soprattutto durante i combattimenti con gli immancabili Boss di fine dungeon.

Ben venga quindi la possibilità di poter affrontare le battaglie in maniera più o meno profonda a seconda delle proprie doti, con i giocatori più pratici che non faticheranno a portare a termine l’avventura a suon di lunghissime combo appositamente premeditate e quelli più tattici che invece tenderanno a curare maggiormente la parte di “team building” per colpire il nemico nel suo punto debole.


 

Puzzle & Dragons Z

La piattezza della storia di Puzzle & Dragons Z verte attorno al classico signor nessuno che a suo malgrado si ritrova per le mani un grande potere e il compito di dover salvare il mondo da un manipolo di cattivoni che vogliono distruggere il mondo. Viva la fantasia!


Ciò che distingue quindi Puzzle & Dragons dai suoi “cugini” più scemi è proprio questo suo substrato commutato direttamente dai ben più noti RPG di stampo nipponico. La scelta del team, ad esempio, che a un primo sguardo potrebbe apparire come una componente marginale si è rivelata invece un elemento ben più importate di quanto sembrasse, imprescindibile durante le sessioni di gioco avanzate e anche discretamente appagante.

Anche l’utilizzo delle sfere elementali, come già detto, è in grado di variare parecchio il modo in cui approcciare alle battaglie, fattore che spesso porta a concentrarsi su un determinato colore a scapito di altri “già serviti” in funzione del proprio team e degli avversari affrontati. Come nel più classico dei Pokémon non poteva mancare poi l’immancabile triangolo degli equilibri in pieno stile morra cinese, tra fuoco, erba ed acqua a cui si aggiungono, proseguendo con l’avventura, anche il binomio luce e oscurità (in grado di prevalere l’uno sull’altro) e i blocchi rosa utili a ristorare l’energia del team in caso di necessità.


Fuori dai combattimenti l’avventura si divide fra le immancabili città da esplorare, personaggi secondari da aiutare ed enciclopedie di mostri da completare. Ricalcando ancora una volta la formula pluri collaudata dei mostri tascabili Nintendo, Puzzle & Dragons Z può contare anche su una componente strategica appena abbozzata che prevede la possibilità di far evolvere i propri mostri, collezionare potenziamenti di varia natura e di utilizzare le uova non schiuse per potenziare i membri del team già in nostro possesso.

Rispetto alle sessioni puzzle, quelle più tipicamente “ruolistiche” dedicate all’esplorazione di dungeon e città rappresentano anche l’unico vero punto debole di Puzzle & Dragons. Se infatti il tempo speso sul campo di battaglia allineando colori è sempre sostenuto e ben ritmato, lo stesso non si può dire per i dialoghi soporiferi e, soprattutto, per l’esplorazione dei labirinti, questi ultimi azzoppati a più riprese da una struttura su binari automatizzata e monotona. Senza scordare poi che il design dei mostri  e dei personaggi molto poco aiuta ai fini dell’immersione nel mondo di gioco. Sotto questo punto di vista, insomma, siamo lontano anni luce dai fasti a cui Game Freaks e altri ci hanno abituato negli anni.


 

Per quanto riguarda invece Puzzle & Dragons Super Mario Bros. Edition, il discorso si fa leggermente diverso. Abbandonato in toto ogni sorta di velleità esplorativa, quello che rimane è sicuramente un’esperienza più asciutta e fedele ai canoni del puzzle game mordi e fuggi, ma non per questo meno impegnativa, anzi. Sostituiti i discutibili mostri di Puzzle & Dragons con i ben più simpatici, goomba, koopa, boo e via discorrendo, Mario e Luigi affrontano in sequenza tutta una serie di livelli ispirati ai classici mondi di Super Mario Bros senza troppo stare a interrogarsi sul dove andare.

Continuano ad essere presenti creature da arruolare, catalogare e far evolvere (nella casetta di Toad!), ma qui l’elemento gestionale assume un significato più legato al gameplay e meno fine a se stesso vista l’introduzione del doppio tipo di alcune unità e, soprattutto, il notevole aumento della difficoltà. Un altro cambiamento rispetto a Puzzle & Dragons Z consiste nel diverso utilizzo delle special dei singoli membri della squadra. Laddove nell’originale è possibile ricorrere a tali abilità solo dopo aver caricato l’apposita barra, attaccando e incassando, in Puzzle & Dragons Super Mario Bros. Edition queste mosse saranno disponibili soltanto a combattimento avanzato, dopo un determinato numero di turni.

Delle due versioni, insomma, Puzzle & Dragons Super Mario Bros. Edition risulta sicuramente la più immediata e la più fedele ai più famosi puzzle game da passeggio, capace di contare su un ritmo più sostenuto e un minor numero di artifici, sì interessanti, ma comunque non integrati al meglio con il resto dell’esperienza.


In conclusione…

Svincolato dal modello di business “a rate”, Puzzle & Dragons Z + Puzzle & Dragons Super Mario Bros. Edition è libero finalmente di esprimere tutto il suo potenziale ludico al meglio: un puzzle game di stampo classico, arricchito tuttavia da tutta una serie di elementi di contorno utili a variare l’azione quanto basta per rendere l’esperienza unica e diversa da altri titoli analoghi.

Un applauso quindi a Nintendo per esser riuscita a cogliere il potenziale di questa saga anche in ambito diverso da quello per cui era stato concepito e l’aver trasportato tutto sulla propria piattaforma sfruttandone sapientemente tutte le caratteristiche. Fra queste non si può non citare i due schermi, che offrono ora una visione di gioco più chiara e leggibile, e la componente social legata alla funzionalità streetpass, utile per ingaggiare al proprio soldo altri domadraghi incontrati per strada.

Alla luce di ciò, pur con qualche evidente difetto legato principalmente a una formula di gioco da prendere a piccole dosi e al terribile design dei mostri originali, Puzzle & Dragons Z + Puzzle & Dragons Super Mario Bros. Edition si configura come un buon titolo nonché un ottimo primo passo per Nintendo verso il mercato del mobile gaming. Il fatto che poi si tratti di due giochi venduti al prezzo di uno (per di più budget) rappresenta un altro piccolo valore aggiunto a un pacchetto che, per quanto fruibile anche free-to-play su smartphone, riesce a risultare competitivo anche a fianco di titoli di più forte richiamo.

Voto: 7,5/10

Videogiocatore incallito, divoratore di film, seguace della via del Social: praticamente una vita passata a giocare, leggere e scrivere. A volte anche contemporaneamente.

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