Popcorn Time: Don Jon

Popcorn Time: Don Jon

Ambizioso. Questo è il primo termine che accosterei all’esordio dietro la macchina da presa di Joseph Gordon-Levitt. Innanzitutto per la scelta del tema, uno tra i più abusati e proprio per questo “pericolosi” della storia del Cinema: l’amore. Facilissimo ricamare l’ennesima commedia romantica senza infamia e senza lode, sono d’accordo, ma se  – come in questo caso – l’obiettivo è creare un’opera che possa distinguersi dalla massa, allora  le cose si fanno davvero difficili.
 Il Don Giovanni di Levitt ha più sfaccettature di quanto possa sembrare, ma una sola, grande passione: la pornografia. Partendo da questo presupposto, il film prende forma costruendo due parti principali e distinte nell’unico, lodevole e – come dicevo – arduo tentativo di arrivare ad una definizione universale di Amore.

Oltre lo spirituale, oltre il carnale. Durante i 90 minuti della pellicola veniamo sballottati tra sedute intensive di palestra, messe (più confessioni) domenicali, pranzi di famiglia, frammenti di serate e, soprattutto, decine di immagini, suoni e suggestioni dal mondo del porno. Se fosse tutto qui, però, non ci sarebbe innovazione, né un senso probabilmente, non ci sarebbe uno spessore, sostanza, ed invece… è qui che scatta l’incantesimo di Don Jon. Seppur in modo strambo, politicamente scorretto e decisamente inusuale, si arriva a considerazioni tutt’altro che banali proprio sul sentimento che sembrava così lontano ad un primo, distratto sguardo: l’amore. Non ci sono particolari picchi stilistici o di pathos, ma tanta sincerità e – strano ma vero – eleganza nell’accostarsi ad un discorso che andrebbe approfondito.
Assolutamente consigliato!

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A noi ricorda…

 “Leisure Suit Larry”:  non a “luci rosse” ma quasi, la serie venne lanciata da Sierra On Line nei ruggenti anni ’80. Si tratta di avventure grafiche ad alto contenuto erotico, contraddistinte da un’irresistibile ironia e da situazioni davvero folli: il risultato? Ore ed ore di divertimento “piccante” ! Un classico… chissà, magari tra non molto lo giocheremo su next-gen consoles!

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Prima di salutarvi è doveroso scrivere ancora qualche riga. Prima di tutto per annunciare che GameSoul (con le sembianze umane del sottoscritto) sarà presente grazie al gentile invito di Warner ad uno special screening in 3D de “Lo Hobbit – La Desolazione di Smaug”, quindi aspettatevi una succosa recensione per settimana prossima.
Seconda cosa: in settimana un incidente stradale si è portato via uno dei migliori (a mio parere sottovalutato) talenti del Cinema made in USA: Paul Walker. Passato alla storia come “quello di Fast & Furious“, Walker era decisamente più di questo: proprio in questi giorni ho rispolverato qualche suo “vecchio” lavoro, soprattutto thriller, e mi sembra giusto ricordarlo come l’attore a 360 gradi che era e che sempre ricorderemo. Magari scriverò un extra per indicarvi qualche suo film da scoprire o ri-scoprire. Grazie per l’attenzione e a presto!                    …PT è anche su Facebook! Clicca qui per andare alla pagina

R.I.P. Paul Walker, 1973 - 2013.

R.I.P. Paul Walker, 1973 – 2013.

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