Thief – Anteprima

Thief – Anteprima

Thief

Mancano ormai poche settimane all’uscita di Thief e l’attesa si fa sempre più trepidante: saranno riusciti i ragazzi di Eidos Montreal a trasportare nella next-gen il capostipite di un intero genere?

L’impegno profuso da Square Enix nel riportare in vita saghe dimenticate o bisognose di pesanti interventi sta dando i propri frutti. Dopo l’eccellente lavoro svolto da Crystal Dynamics con Tomb Raider e l’altrettanto valida prova data sempre da Eidos Montreal con Deus Ex: Human Revolution, ora è la volta di Thief. L’impresa non è certo delle più semplici: sono infatti passati ben 16 anni dal primo capitolo e 10 dall’ultima comparsa di Garrett su PC e Xbox. Sarà in grado il nuovo Thief di conquistare sia i fan di vecchia data che i numerosi neofiti della saga? Abbiamo provato una versione del codice pressoché definitiva e questo è il resoconto di come è andata.

ONLINE_240114_ss02_1390472735Cominciamo (il sottoscritto e Angelo “Zack” Ultima) il gioco dall’inizio e affrontiamo una lunga sequenza colma di eventi scriptati che funge da tutorial introduttivo delle abilità di Garrett e da presentazione della trama del gioco, che si preannuncia ben narrata e ricca di colpi di scena sin dall’inizio. Proprio quando cominciamo a temere però che il gioco sia troppo pilotato senza lasciare spazio all’esplorazione, si apre davanti a noi la possibilità di esplorare La Città, divisa in quartieri all’interno dei quali sarà possibile portare a termine le missioni primarie e secondarie. Proprio La Città è uno dei protagonisti più importanti: insieme ai suoi abitanti restituisce la sensazione di un mondo vivo, cupo ed oppresso che si adatta perfettamente allo stile di Thief. Andando in giro per le strade è possibile infatti ascoltare numerosi dialoghi tra le guardie o tra i cittadini che approfondiscono il contorno polposo del gioco.

Ad aumentare esponenzialmente il livello di immersione ci pensa poi il nuovo Garrett, l’oscuro ladro protagonista: spesso commenta argutamente quel che vede, sente o fa, ma anche da un punto di vista grafico il lavoro svolto è incredibile. Pur essendo in prima persona, la presenza fisica di Garrett è costantemente percepibile, merito della realizzazione curatissima delle mani (sempre presenti su schermo) e della loro animazione. Anche i movimenti della telecamera contribuiscono in maniera determinante alla resa della fisicità di Garrett durante i suoi furti.

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Proprio il furto è al centro del gameplay: Eidos Montreal ha fatto dell’appropriazione indebita degli oggetti altrui il perno attorno al quale gira tutto il mondo di Garrett. Oltre infatti agli oggetti che dovrete sottrarre per proseguire nella storia, sarà possibile infiltrarsi in numerosi luoghi sparsi per La Città, ma non si tratterà mai di un aspetto secondario o trascurabile. La refurtiva può essere infatti convertita in denaro sonante che permetterà al protagonista di ampliare il suo inventario e migliorare le sue abilità. I vari gadget che acquisiremo apriranno nuove strade per esplorare La Città ed in tal modo potremo metter mano su ogni tesoro nascosto.

Sorprendente è la fluidità dell’azione: come nel vecchio Thief è fondamentale restare nell’oscurità e in silenzio, ma questa volta Garrett può passare velocemente da una zona d’ombra all’altra con la semplice pressione di un tasto. Altrettanto importante in uno stealth game in prima persona è poi la possibilità di nascondersi dietro gli angoli e poter sbirciare, nonché cambiare velocemente nascondiglio, sempre tutto all’insegna della fluidità dell’azione. Grande rilevanza è stata data anche all’audio, molto ben realizzato ed in grado di darvi spesso utili informazioni sulla collocazione delle guardie.

ONLINE_240114_ss11_1390472747Altra immensa facilitazione è il Focus, la più grande novità introdotta da questo reboot. Garrett è infatti capace di poter visualizzare attraverso il suo occhio speciale tutti gli elementi su schermo con cui può interagire, rendendo così l’ambiente meno ostile. Nel caso poi veniste scoperti dalle guardie, potrete certamente difendervi, ma la tattica migliore resterà sempre la fuga, come un vero ladro. Nel caso però temiate che in tal modo il gioco possa essere troppo facile (o se siete in cerca di un’esperienza il più possibile fedele all’originale), sarete felici di sapere che non solo è possibile modificare il livello di difficoltà, ma anche di impostare la propria partita sin dall’inizio con numerosi parametri, tra cui addirittura l’eliminazione stessa del Focus. Per ogni facilitazione di cui deciderete di fare a meno otterrete un moltiplicatore di punti che, a fine missione, darà i suoi frutti facendovi ottenere un punteggio più alto, confrontabile poi online con gli altri giocatori.
Molto interessanti anche le opzioni aggiuntive della versione PS4 (da noi provata) che prevede l’illuminazione del controller quando si è esposti, l’uso del touchpad per la gestione dell’inventario e il riconoscimento vocale per distrarre i nemici.

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Graficamente Thief si presenta molto in forma, con un Unreal Engine 3 ormai irriconoscibile e spinto al massimo delle sue capacità. La direzione artistica di prim’ordine riesce poi a sopperire ad alcune piccole imperfezioni, ma in ogni caso resta impossibile non rimanere affascinati da alcuni scorci che vi capiterà di incontrare. Di fondamentale importanza in un gioco stealth e perfettamente realizzato è il sistema di illuminazione, in grado di essere un elemento di gameplay centrale, ma anche di creare un’atmosfera unica.

Permangono tuttavia alcuni difetti e alcuni dubbi: innanzitutto bisogna ricordare che fintanto che i titoli multipiattorma usciranno anche su PS3 e Xbox 360 ci saranno delle limitazioni tecniche. In questo caso abbiamo riscontrato un effetto pioggia non proprio esaltante e non all’altezza di una console next-gen come PS4. I dubbi invece riguardano l’eccessiva facilità del titolo a livello Normale (complice anche un’intelligenza artificiale dei nemici che non offre una sfida concreta) e il pericolo di ripetitività mascherato da una trama che si preannuncia adrenalinica.

Per sapere se Garrett è uscito indenne dal passaggio alla next-gen bisognerà aspettare ancora un mese: nel frattempo non possiamo fare a meno di notare che ha tutte le carte in regola per essere uno dei titoli imperdibili di quest’anno grazie ad un’atmosfera palpabile, un gameplay solido e una possibilità di personalizzazione quasi estrema. Riuscirà il ladro oscuro a rubare anche i nostri cuori?

Lo scopriremo il 28 febbraio, giorno in cui Thief è atteso su PS3, PS4, Xbox 360, Xbox One e PC.

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Da quando ho scoperto che i piaceri che i miei pollici opponibili potevano darmi con un joypad erano pressoché infiniti non ho mai smesso di videogiocare. Appassionato di cinema e musica, sempre e solo a livello maniacale.

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