Street Fighter V: Arcade Edition – Recensione

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Come Street Fighter V sarebbe dovuto essere fin dall'inizio.

Street Fighter V
Street Fighter V Arcade Edition

Il leggendario franchise di picchiaduro ritorna con Street Fighter V! Illustrazioni mozzafiato ritraggono nei dettagli e in maniera unica la futura generazione di guerrieri, mentre meccaniche di gioco coinvolgenti e comprensibili forniscono un divertimento senza fine durante i combattimenti sia per i veterani che per i principianti.

Data di Uscita:Genere:PEGI:Sviluppatore:Editore:Versione Testata:

Dopo circa due anni dal suo controverso debutto su PlayStation 4 e PC, due stagioni intense ed una forte presenza nel mondo degli eSport internazionali, Street Fighter V è tornato nella sua forma definitiva, un’edizione completa e ricca che vuole nuovamente imporsi come leader nel mercato dei picchiaduro, sempre più variegato ed interessante. Non è un segreto infatti che i giochi da combattimento, dopo un periodo di declino, siano tornati con prepotenza nelle case degli appassionati, grazie anche ad una scena competitiva accattivante che conta ad oggi milioni di spettatori in tutto il mondo. Tuttavia, con la concorrenza  spietata di Tekken 7, Injustice 2, del prossimo Mortal Kombat e persino di Dragon Ball FighterZ, era chiaro ed inevitabile che Street Fighter V necessitasse di cambiare pelle per aggiornarsi e riprendere il suo giusto spazio nel panorama internazionale.

Il travagliato arrivo della prima versione di Street Figther V aveva infatti scatenato non poche polemiche fra appassionati e novizi, dividendo sostanzialmente la fanbase. Da un lato c’erano le nuove meccaniche di gioco, semplificate nell’apparenza ma profonde e precise come sempre, che lo rendevano più immediato e accessibile anche per i meno esperti. Dall’altro però il gioco soffriva di una evidente carenza di contenuti: mancavano infatti diverse modalità che avevano reso famosa la serie, come la Story Mode e la modalità arcade, oltre a molti personaggi e a parecchie arene. Insomma, gli early adopters del gioco avevano fra le mani un prodotto sicuramente divertente ma che sapeva tanto di early access. Durante questi due anni il picchiaduro si è aggiornato ed espanso, introducendo una modalità storia cinematica ed il combattimento a squadre, ma è solo da questo mese che le carte in tavola sono cambiate, grazie ad un corposo aggiornamento gratuito che ha trasformato tutte le copie di Street Fighter V nella nuovissima Arcade Edition.

street fighter v

Per chi possedesse una “vecchia” copia di Street Fighter V, l’aggiornamento arriverà sotto forma di un update da circa 15 GB, che comprende tutte le novità (ma non i personaggi, che rimangono sbloccabili esclusivamente con Fight Money o tramite valuta reale) della versione stand-alone disponibile dallo scorso 19 gennaio. Il roster completo che la Arcade Edition porta nelle nostre case è composto da 28 personaggi contro i 16 del gioco base, che aggiungono una notevole varietà e profondità al gameplay. Ma procediamo con ordine, analizzando la vera, grossa novità introdotta da questa nuova versione di Street Fighter V: la modalità Arcade.

Quest’ultima propone sei percorsi a tema ispirati a tutti i titoli della serie Street Fighter, dal primo capitolo pubblicato nel 1987 fino ad arrivare al nostro quinto episodio uscito nel 2016. In ognuna delle sei possibili ambientazioni dovremo utilizzare uno dei lottatori presenti in quell’episodio (e non tutto il roster disponibile normalmente) per proseguire nell’avventura e affrontare le stesse sfide che ci hanno tenuto impegnati nelle precedenti iterazioni del franchise. Completando ogni percorso potremo sbloccare alcuni minigiochi ben conosciuti dai fan della serie o interessanti illustrazioni da vedere nell’apposita sezione del menù principale chiamata “Galleria”. Tutti gli incontri si svolgono sullo sfondo di alcune fra le più celebri arene della serie, a ritmo delle indimenticabili musiche originali, oggi riviste ed aggiornate. Alla fine di ogni combattimento riceveremo un punteggio che tiene conto di diversi fattori, come la capacità dell’avversario, il tempo impiegato, la salute persa e via dicendo. Terminato il percorso otterremo uno score totale che apparirà nelle leaderboards di tutto il mondo, per la gioia dei fan più competitivi fra noi.

Street Fighter V è tornato nella sua forma definitiva

Inoltre, è piacevole vedere che sono tornati i “boss” di fine percorso, come il terribile Akuma che ci aspetterà per darci tante mazzate alla fine del percorso dedicato a Street Fighter II e IV. Questa versione di Gouki è decisamente più forte della controparte normale, e prende il nome di Shin Akuma: un combattente terribile che vi farà a pezzi in pochi istanti se non sarete abbastanza attenti e capaci. La presenza di questi boss aggiunge ovviamente un tocco nostalgico alla vostra esperienza di gioco, alzando inevitabilmente l’indice di gradimento per la modalità Arcade, che si è rivelata una vera e propria piccola perla all’interno di un già validissimo picchiaduro competitivo. Ritroveremo Shin Akuma anche nella modalità Extra, che comprende sfide accessibili pagando (purtroppo) Fight Money e che saranno presenti per un periodo di tempo limitato (in futuro potrebbero essere limitati anche i tentativi). Completandole potremo ottenere Fight Money, costumi alternativi (al momento è presente una sfida per vestire Rashid come Viewtiful Joe), punti esperienza e titoli unici da sfoggiare online.

Un’altra grossa novità è rappresenta dall’introduzione di un secondo V-Trigger all’intero roster di personaggi, introdotto per la prima volta da questo corposo aggiornamento, un particolare in grado di stravolgere gli equilibri dei match e aggiungere profondità all’intero sistema di gioco. Per chi non lo sapesse, il V-Trigger è un particolare power-up utilizzabile esclusivamente con la barra V-Gauge (rossa) carica, attivabile premendo i due pulsanti per l’attacco pesante in simultanea (calcio e pugno). Immediatamente in alcuni personaggi si attiverà una versione migliorata dell’attacco speciale, mentre altri avranno accesso ad abilità nascoste come il teletrasporto o un potenziamento disponibile per un arco di tempo limitato, come l’aggressivo Heat Rush di Ken. Il nuovo V-Trigger può essere selezionato prima di iniziare il combattimento, e ovviamente elimina l’accesso a quello precedente, fornendo un nuovo tipo di potenziamento al suo posto. Questi nuovi power-up sopperiscono ad alcune lacune di qualche personaggio particolare o ne cambiano lo stile di attacco (o difesa) in maniera piuttosto incisiva. Insomma, Capcom ha “svecchiato” con successo il suo roster con nuove capacità e interessanti combinazioni.

Street Fighter V

Interessante anche la modalità dedicata al combattimento a squadre, detta Team Versus. Questo approccio al gioco è principalmente dedicato ai giocatori “da salotto”: è infatti possibile giocare a squadre solamente offline al momento, con un massimo di cinque partecipanti per squadra (o contro la CPU). Dopo averla selezionata dal menù principale, potremo affrontare questa modalità in due modi: ad Eliminazione o Miglior Serie. La prima, come suggerisce il nome, consiste in un combattimento fino all’ultimo personaggio rimasto, mentre l’altra farà invece scontrare uno ad uno i nostri lottatori e terrà conto delle vittorie totali della squadra. Dopo ogni round possiamo decidere di quanto ricaricare la barra della salute e persino le EX Gauge. Il gioco dà il controllo totale del match agli utenti, ma anche piccole punizioni ai team che perdono, come la mancata ricarica della V-Gauge nel round successivo. Ovviamente rimangono anche tutte le impostazioni relative a numero di round, durata e difficoltà dell’IA in caso di di un match contro la CPU.

Ad aprire le danze in questa nuova edizione di Street Fighter V ci pensa Sakura, una delle ragazze più amate dai fan dell’intero brand. La nostra ex-scolaretta è cresciuta ed è diventata una combattente coi fiocchi, velocissima e letale come pochi altri personaggi presenti nel roster. La nostra eroina ha una “fissa romantica” per Ryu che l’ha portata ad imparare tutte le tecniche dell’Ansatsuken e a seguire il povero ragazzo attraverso tutto il globo terracqueo. La V-Skill di Sakura la farà balzare in avanti per eseguire tre rapidi colpi in successione (premendo un qualsiasi tasto pugno) lasciandoci liberi di chiudere in bellezza con un po’ di juggling o una presa. Entrambe le sue V-Skill potenziano alcuni dei suoi attacchi, rendendo la ragazza di Tokyo un avversario da non sottovalutare. Non è versatile come Ryu o Ken, ma gli amanti degli striker ad alta velocità troveranno in Sakura una combattente interessante ed abile, sulla quale allenarsi per perfezionare la propria abilità.

La modalità Arcade è una vera e propria piccola perla

Non è finita ovviamente qui, perché nel breve periodo arriveranno altri personaggi pronti ad arricchire la nostra esperienza e ad allargare il già variegato roster del gioco. Stiamo parlando del sempreverde Blanka (passateci la battuta), la recluta di Neo Shadaloo Falke, Cody, il misterioso “G.” e il tanto atteso ritorno di Sagat. Il tutto arriverà come parte della terza stagione, e questi personaggi saranno acquistabili tramite il Season Pass 3 o tramite la valuta di gioco, i Fight Money. Nonostante la mole di contenuti disponibili, alcune feature piuttosto interessanti del gioco rimangono tuttavia bloccate: stiamo parlando delle arene, che dovranno essere sbloccate a suon di Fight Money anche da coloro che hanno acquistato la versione retail, e di praticamente tutti i costumi. Le arene di gioco richiedono un esborso notevole di Fight Money che va dai 45’000 ai 70’000, una vera e propria piccola fortuna che un giocatore di Street Fighter V dovrà accumulare in parecchio tempo. Considerando che alcune sono davvero iconiche, come lo stage di Ryu, ci rimane un po’ di amaro in bocca per questa castrante decisione presa da Capcom. Avremo preferito qualche nuovo modo per accumulare la valuta di gioco, e sarebbe stato interessante se ci fosse stata la possibilità di guadagnare un po’ di Fight Money grazie alla modalità Arcade; purtroppo però così non è stato, e dovrete arrendervi ad accumulare valuta con i match online.

I costumi sono invece la nota più dolente di questa produzione: per la maggior parte di loro non c’è nulla da fare, sono bloccati dietro ad un paywall che va superato solamente sborsando soldi reali. Alcuni elementi cosmetici sono davvero iconici, come l’aspetto “classico” di Akuma che non può essere ottenuto se non acquistandolo pagando moneta sonante. È sicuramente comprensibile che gli sviluppatori vogliano guadagnare il più possibile dal gioco (anche per mantenere la pesante infrastruttura online e lo straordinario Capcom Pro Tour), tuttavia è frustrante per alcuni giocatori di vecchia data vedere alcuni degli outfit dei personaggi più amati bloccati da un muro sormontabile solamente con l’esborso di denaro.

Conclusioni

Street Fighter V: Arcade Edition rappresenta tutto quello che il quinto capitolo della saga sarebbe dovuto essere sin dall’inizio. Tutte le lacune del gioco originale sono state colmate in maniera egregia, con un roster ampio e variegato, una storia degna di questo nome e (finalmente) una modalità arcade che rende giustizia ai 30 anni del brand e che si rivela essere una delle aggiunte più divertenti (se non la più divertente) mai viste dal picchiaduro targato Capcom, quantomeno nell’ultimo periodo.

Il ritorno di Street Fighter nell’olimpo dei picchiaduro è finalmente arrivato, e il gioiello di Capcom non teme assolutamente rivali: è quasi impossibile rimanere impassibili di fronte alla fluidità del gioco, al carisma dei suoi personaggi e al frenetico divertimento che solo un match di Street Fighter V sa infondere nei giocatori. In questa veste rinnovata, Street Fighter V: Arcade Edition rappresenta un must-have che ogni videogiocatore che si rispetti dovrebbe possedere nella sua libreria, un grande omaggio ai 30 anni di uno dei brand più importanti della storia del videoludo, nonché uno dei migliori picchiaduro attualmente in circolazione.


 

Good

  • La modalità Arcade è fantastica e divertente
  • Le sfide Extra garantiscono contenuti nel tempo
  • Il roster è finalmente completo e variegato
  • I nuovi V-Trigger garantiscono ancor più profondità nel fight system

Bad

  • Street Fighter V sarebbe dovuto essere così sin dal day one
  • Arene e costumi sono spesso bloccati da un paywall
9

Superbo

Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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