Monster Hunter: Rise – Anteprima PC

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La caccia arriva su PC

Monster Hunter Rise
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Data di Uscita:Genere:PEGI:Sviluppatore:Editore:

La caccia è di nuovo aperta, ma stavolta è in alta risoluzione. Dopo averci deliziato su Nintendo Switch, Monster Hunter: Rise (ecco la recensione) abbandona lo status di esclusiva per approdare sui lidi PC, con un porting che arriva a distanza di circa un anno, ma pronto ad ampliare la platea dei cacciatori digitali. Similmente a quanto accaduto a World, anche in questo caso bisognerà attendere gennaio prossimo (il 12, per la precisione), ma per placare l’attesa smaniosa della fan-base pcista Capcom ha ben pensato di offrire una demo, disponibile dal 13 ottobre.

Abbiamo potuto provarla con qualche giorno di anticipo, e queste sono le nostre impressioni dopo qualche missione. Si tratta delle stesse della demo per Nintendo Switch (nel caso abbiate avuto modo di provarla), a proposito.

Rapido ripasso per chi se la fosse persa all’epoca, o semplicemente per chi non possiede una Switch: la demo ci vede affrontare tre missioni, ognuna di uno specifico livello di difficoltà, oltre a due tutorial. Quest’ultimi sono una missione di addestramento base, che offre i rudimenti della caccia, e una dedicata alle cavalcature dei bestioni che potremo dominare una volta indeboliti a sufficienza.

Le missioni principali hanno come protagoniste tre diverse creature, di dimensioni e potenza crescente: si va da una preda per principianti come il Gran Izuchi, sorta di velociraptor di per sé non così temibile, ma accompagnato da due figliocci più fastidiosi in grado di fare numero e mettere i bastoni tra le ruote, al Mizutsune, drago marino che tra colpi di coda e bolle letali può rappresentare una sfida non indifferente. Chiude il cerchio il Magnamalo, un behemoth dotato di attacchi di fuoco devastanti, un osso troppo duro per chiunque non abbia già preso confidenza con le complesse meccaniche di Monster Hunter: Rise e dei Monster Hunter in generale.

Dal punto di vista dei contenuti, la demo per PC è la stessa provata su Nintendo Switch

Come accaduto su Switch, comunque, la demo è utile e perfetta per comprendere la particolare tipologia di gioco che ci si ritroverà davanti, ovvero un action/RPG cadenzato e caratterizzato da lunghe missioni, con prede che fuggono e che cambiano location di continuo durante gli scontri, rendendoli via via più difficili e avvincenti, e costringendo il giocatore ad adattarsi di volta in volta. Offre un’ottima infarinatura anche perché permette di utilizzare tutti e 14 i cacciatori, muniti di altrettante armi, ognuna con i suoi pro e i suoi contro: opterete per lame doppie super agili ma poco efficaci, o per uno spadone di pietra gigantesco, ma lentissimo?

Una cosa è certa: complice un sistema di lock-on praticamente inesistente (che per mette di agganciare unicamente le prede principali), con mouse e tastiera su PC ci siamo trovati davvero bene. Nonostante sia sempre stata una saga console, con un control scheme pensato appositamente per i controller, nella versione Steam dobbiamo ammettere che poter indirizzare l’attacco grazie al mouse è di una comodità e di una precisione semplicemente imparagonabili rispetto alle levette analogiche, e questo è già un primissimo punto a favore.

La differenza più impattante è certamente il sistema di controllo, ma prima ancora delle texture in alta definizione, è il frame-rate il vero game-changer: scordatevi i 30 fps, qui si parte da livelli massimi prefissati, nel caso abbiate una configurazione più “stagionata”, fino ad arrivare al no-cap, raggiungendo picchi di fluidità visiva e ludica inimmaginabili su Switch (e altrove). Già a 60 FPS, Monster Hunter: Rise diventa ancora più godibile, ma è alzando la qualità delle texture che anche l’occhio finisce per avere la sua parte: dalla vegetazione ad armi e armature, passando per acqua e terreno, al livello Alto, con una scheda video non troppo recente (nel nostro caso una 980 Ti), è tutto molto più pulito e piacevole, complice un ottimo filtro anti-aliasing che elimina le scalettature viste su console. Visivamente è senza dubbio più bello, questo è poco ma sicuro, ma stando alla demo, qualche imperfezione ancora c’è, e la sensazione è che forse si poteva fare di più.

Tralasciando qualche crash incontrato durante le nostre battute di caccia (comunque accettabile, trattandosi di una build preview), abbiamo comunque notato alcune texture in bassa qualità (in particolare quelle delle pareti rocciose), e soprattutto, una pessima ambient occlusion, con un probabile bug che ombreggiava in tempo reale ma in maniera molto meccanica e innaturale, in base al nostro avvicinarci o allontanarci da una porzione di mappa, regalando uno sgradevole effetto visivo.

Speravamo segretamente anche di veder sistemare i problemi con le collisioni, se non quelle con gli arbusti, quantomeno quelle con armi e cavalcature, ma per ora nulla da fare. E forse anche qualche opzione di personalizzazione in più: sia chiaro, ce ne sono un bel po’, e come detto il risultato finale è migliore della versione console, ma complice la sua natura di porting, tradisce quella originale e a conti fatti si tratta solo di attivare o meno filtri che rendono l’impatto visivo migliore. Anche l’illuminazione, ad esempio, non è così eccezionale come quella vista altrove su PC.

Tra frame-rate, texture in alta definizione e sistema di controllo, la versione PC è già da ora interessante, ma non mancano i problemi

Nota di demerito anche per il supporto ai 21:9, almeno nel nostro caso (non abbiamo potuto provarlo su altri monitor): il campo visivo è indubbiamente più ampio, ma delle fastidiose bande nella parte superiore e in quella anteriore dello schermo ci hanno rovinato l’esperienza. Speriamo sia solo un bug anche questo. Da lodare invece l’estrema fludità del frame-rate (almeno sulla nostra configurazione), con 60 fps inscalfibili nemmeno nelle situazioni più affollate, a 1080p. Con i 4K abbiamo riscontrato qualche fatica in più, in cambio però di una ancora maggiore qualità visiva. Chiude il cerchio il mancato supporto a cross-play e cross-save: come confermato da Capcom stessa, non c’è stato modo di permettere la comunicazione tra Switch e PC, quindi non potrete trasferire i vostri progressi da una piattaforma all’altra, e per le sessioni online potrete giocare solo con utenti della medesima piattaforma.


La caccia in alta risoluzione è più bella e fluida che mai, grazie alla maggiore potenza che i PC possono offrire rispetto a Switch, regalando i 60 fps (fino al no-cap), texture più pulite e un gran bel sistema di controllo. C’è ancora qualche problema tecnico, alcuni legati alla natura console dell’originale, altri, si spera, sistemabili da qui al 12 gennaio 2022, quando il gioco arriverà su Steam, ma già da ora possiamo affermare che Monster Hunter: Rise su PC è un vero piacere per gli occhi e per i polpastrelli.


Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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