E3 2021 – Starfield, cosa ci aspettiamo?

Un nuovo universo da esplorare

Starfield speciale

Starfield è stato annunciato nel 2018, con somma sorpresa di chi a sentire il nome di Bethesda non poteva non pensare a The Elder Scrolls e Fallout. Due saghe mastodontiche, che hanno caratterizzato la storia, ma anche il nuovo corso del publisher. Quando Starfield è stato annunciato, con quel suo criptico trailer, era chiaro che le atmosfere sarebbero state molto differenti rispetto ai sopracitati brand. Niente più fantasy o post apocalittico, Bethesda aveva deciso di puntare alle stelle.

Scomparso dai radar per anni, Starfield ha deciso di mostrarsi nuovamente con un trailer più articolato e approfondito, con tanto di data d’uscita. Niente 2021 purtroppo, ma un 11 Novembre 2022 che richiama nemmeno tanto velatamente l’uscita originale di Skyrim. Di acqua sotto i ponti ne è passata anche per Bethesda, che dopo aver puntato su Fallout ha deciso di mettersi in gioco con qualcosa di nuovo. Venticinque anni di storia del team saranno condensati in questo nuovo mondo e in questo nuovo viaggio, che viene descritto come qualcosa di possibile solo grazie alla potenza erogata dall’attuale generazione di hardware. Del resto, le prime voci legate a Starfield sono apparse nel 2013, segno che la nuova visione creativa di Todd Howard è davvero da tanto che bolle in pentola.

Starfield cosa ci aspettiamo

Il trailer mostrato nella fantastica conferenza Xbox + Bethesda era in engine, in una versione alpha, che però segna l’arrivo del nuovo Creation Engine. Il motore grafico proprietario di Bethesda vede il suo approdo nella nuova generazione, e ci mostrerà con Starfield quella che sarà la tecnologia che darà vita ai prossimi mondi dello studio. Pur non avendoci di fatto mostrato il gameplay, Starfield ha iniziato a svelare i toni e le possibili ambizioni che il team ha in serbo per noi. Vogliamo un po’ sognare, immaginando cosa potrebbe attenderci tra le stelle di Starfield, in vista di un’uscita che ora appare piuttosto lontana.

Nonostante tutto, una recente intervista di Todd Howard ci ha permesso di capire qualcosa di più di Starfield. Si tratta pur sempre di un gioco Bethesda, e la conferma che sarà giocabile in prima e terza persona appare quasi scontata. C’è da dire che con l’utilizzo di armi da fuoco o di varianti tecnologiche delle stesse sostanzialmente confermato, sarà interessante vedere come l’engine abbia migliorato la gestione della terza persona nelle fasi di combattimento. Uno dei talloni di Achille più grandi di ogni esperienza Bethesda, che solo in Fallout 4 aveva trovato un leggero miglioramento.

Considerato il livello di familiarità di questo aspetto, l’aspettativa più plausibile è che Starfield si giochi esattamente come i più recenti GDR di Bethesda. Una forte componente esplorativa quindi, che nel caso di Starfield potrebbe non essere più legata al concetto di “mappa“, ma avere come fulcro differenti pianeti e stazioni esplorabili e raggiungibili con la propria navetta. Un open world ambientato nello spazio ed esplorabile senza soluzione di continuità, che spiegherebbe forse l’esigenza di Bethesda di attendere la nuova generazione per dare vita alla propria visione.

Starfield

Ciò detto, parliamo pur sempre di un gioco di ruolo, che Todd Howard ha però definito più hardcore RPG di quanto abbiamo fatto prima. Una bella dichiarazione di intenti, soprattutto dopo uno Skyrim ed un Fallout 4 che avevano completamente annacquato i loro sistemi ed elementi GDR in favore di un approccio più leggibile e meno strutturato. Più action, se vogliamo metterla in questi termini. In questo senso è interessante prendere in considerazione i leak usciti nei mesi scorsi. Nelle immagini trafugate e apparentemente appartenenti ad una build molto vecchia, Starfield si mostrava in terza persona e con una prima forma di interfaccia.

Oltre alla classica energia e stamina, si vedeva l’arma impugnata, ma c’è un dettaglio su cui è interessante focalizzarsi. Oltre a questi elementi, uno strano simbolo (che ricorda una meridiana) sembrava indicare i livelli di O2 e Co2. Riferimenti così espliciti all’ossigeno e all’anidride carbonica, fanno potenzialmente presagire ad un impronta più survival, che si sposerebbe alla perfezione con il setting sci fi. Gestire la respirazione e le proprie riserve di ossigeno, potrebbe essere la chiave giusta per costruire un GDR hardcore e appagante. Chiaramente, questi dettagli provengono da un leak che, per quanto affidabile, potrebbe non rispecchiare più lo Starfield di oggi. Per quello dovremo attendere il 2022, visto che Todd Howard ha dichiarato che verrà mostrato “vicino al lancio”. Insomma, vuole farci soffrire fino alla fine.

Starfield Anteprima

Interessante anche il tono dell’avventura, che sarà mastodontica, ma che almeno dal trailer sembra far presagire una narrazione più intima. Un epico viaggio centinaia di anni nel futuro, per scoprire la risposta al più grande mistero dell’umanità, come cita il sito ufficiale. Per quanto dai toni epici e roboanti, la dimensione umana e il possibile conflitto (o contatto) con razze Aliene (già confermate), potrebbe dare a Starfield una cifra stilistica un po’ differente da “sei l’eroe di tutti”. Un viaggio pionieristico e di speranza per l’umanità. Ma anche misterioso, viste le fascinazioni che lo spazio proietta sul nostro immaginario. Ma è ancora presto per parlarne.

Non vediamo l’ora di salire a bordo ed indossare la tuta di Constellation, l’ultimo baluardo dell’esplorazione spaziale umano. E voi, cosa vi aspettate da questo Starfield?

Starfield sarà disponibile sin dal lancio su Xbox Game Pass. Curiosi di provare il servizio di Microsoft? Sullo shop online di GameStopZing potete acquistare delle card valide per l’abbonamento.


Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

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