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7 cose che sarebbe bello vedere in F1 2017

Come ogni titolo a cadenza annuale, F1 2017 deve avere qualche caratteristica in più rispetto al titolo precedente. I miglioramenti arrivati in F1 2016 sono stati graditi dai giocatori, col ritorno di una modalità Carriera capace di tenere incollati allo schermo per 10 stagioni, prima di ritirarsi dal mondo del motorsport. Anche il modello di guida è variato, proponendo una fisica sul bagnato davvero imprevedibile e pronta a regalare sfide fino all’ultimo giro, nella costante paura di terminare in testacoda contro un muro.

Quali sono dunque i cambiamenti che F1 2017 dovrebbe portarsi appresso per rendere ancora più avvincente l’esperienza creata da Codemasters? Da amante del motorsport e vecchio appassionato di Formula 1, tanto da voler passare anche i pomeriggi al mare chiuso in un bar pur di vedere un Gran Premio, provo ad elencare qualche spunto valido per il futuro. Dopotutto, prima o poi arriverà anche F1 2018, quindi tanto vale provarci.



Migliore gestione delle bandiere

In F1 2016 si è potuta vedere di nuovo la Safety Car, affiancata dalla sua controparte virtuale per problemi meno seri. Questo ovviamente non ha tolto nulla alla funzione delle bandiere, che però potrebbero essere gestite in maniera differente, introducendo ad esempio quella rossa, con conseguente nuova partenza o cancellazione della gara, o risolvendo i problemi che hanno afflitto quella gialla nella modalità multiplayer.

In particolare, proprio quest’ultima è molto bistrattata online e spesso finisce per tagliare le gambe a chi non ha fatto nulla di male agli altri piloti. Ad esempio, all’inizio di una gara si presenta il momento più consono per un incidente con tanto di bandiera gialla: per chi non lo sapesse, superare in regime di bandiera gialla porta ad una penalità, a meno che non si restituisca la posizione in tempo utile per essere perdonati. Tuttavia, se un pilota è visibilmente fuori dal tracciato o procede a rilento senza essere nella traiettoria, è ovvio che sia possibile superarlo e che non abbia senso accodarsi insieme ad altre 10 vetture dietro di lui in attesa che ritorni competitivo. A volte, in F1 2016, questo non succede e il gioco attribuisce errate penalità, creando enorme confusione e rendendo la gara dei malcapitati un vero inferno.

Per quanto riguarda la bandiera rossa, il concetto è molto semplice: in caso di incidenti gravi, la gara viene sospesa una o più volte, come successo in Brasile nella scorsa stagione, oppure terminata direttamente, con tutto ciò che ne consegue.

Infine, un piccolo cenno su una bandiera che sembra essere trasparente per i giocatori scorretti trovabili online, ovvero quella blu. Questa bandiera viene presentata a coloro che devono obbligatoriamente farsi da parte per lasciare spazio ad un pilota in arrivo per doppiarli. Ignorare per tre volte il segnale nella vita reale corrisponde a penalità, ma in F1 2016 i piloti incriminati non solo non si scansano, bensì fanno di tutto per scontrarsi con la vettura in arrivo, rovinando così la gara. Una gran bella seccatura, non trovate?



Playlist online per veterani

In F1 2016, escludendo le playlist completamente personalizzabili, ci sono tre eventi selezionabili online per entrare subito in una lobby, ma tutti questi sono dettati da una difficoltà molto bassa, con gli aiuti attivati e ogni genere di servizio per il giocatore. È una scelta dettata dalla vicinanza ai piloti principianti, che vogliono semplicemente premere acceleratore e freno (e a volte manco quello) per portare a casa una gara.

Chi è leggermente più bravo nell’uso di una vettura da Formula 1 entra dunque già penalizzato, poiché difficilmente può trovare persone che, come lui, abbiano gli aiuti disattivati e quindi guidino senza controllo della trazione, linee guida, ABS e cambio automatico.

Nelle playlist personalizzate si può ovviamente “costringere” gli altri utenti a non utilizzare gli aiuti, disattivandoli di default, oltre a guidare su fondo bagnato. Il problema è che, non appena si accorgono della mancanza di assist, i giocatori fuggono a gambe levate dalla lobby, lasciando il veterano solo come un single a San Valentino.

Un modo per unire i vari single e permettere loro di scontrarsi in gare da veri professionisti su quattro ruote sarebbe quello di creare dunque una playlist basata sugli stessi criteri, o quasi, della Carriera Pro. Niente aiuti alla guida, solo la propria esperienza. I novellini possono stare a guardare.



Profilo online con exp e reputazione

La piaga del comparto online di F1 2016 non è né tecnica né grafica, sono i giocatori. Se ci si vuole immergere in una gara pulita e serena si parte già col piede sbagliato, perché ci sarà di sicuro qualcuno che si getterà a 300 km/h nella vostra fiancata dopo il rettilineo iniziale, per poi beccarsi al massimo 2 secondi di penalità, mentre voi state ancora slittando sull’erba mista a sabbia.

Purtroppo attivare i danni per disincentivare gli incidenti non risolve la situazione, poiché certe persone iniziano la gara col solo intento di schiantarsi contro gli altri, magari dopo aver passato un quarto d’ora a lottare per la pole position nelle qualifiche.

E cosa dire di quelli che non conoscono il galateo del sorpasso, danzando continuamente da una parte all’altra del tracciato per non permettere agli altri di passare? Pure Max Verstappen sarebbe infastidito da mosse simili.

Ad ora c’è solo un modo per punire i giocatori scorretti, ovvero espellerli tramite votazione una volta finita la gara. Il problema è che magari non tutti hanno potuto vedere o assistere alle magagne di quel pilota, quindi spesso ignorano la votazione e fanno in modo che il simpaticone resti in lobby. Per questo sarebbe ideale creare un sistema di progressione online basato su esperienza e reputazione, in modo da schedare ogni pilota e accorgersi subito di quanto sia leale durante le gare.

In base al proprio comportamento, segnato dalla quantità di penalità accumulate durante le corse, esperienza e reputazione aumentano e diminuiscono, creando diverse fasce di giocatori che più facilmente verranno messi insieme nella creazione delle lobby. La tua reputazione è più bassa di 300 punti? Peccato, non puoi accedere a questa gara.


Grafica, fisica e danni

In generale, la grafica di F1 2016 è molto buona grazie all’esperienza di Codemasters. Qualcosa di più si può dire invece sulla fisica e sui danni, che sono limitati alle ruote e all’alettone anteriore.

Comunque sia, la qualità estetica di un gioco può essere migliorata ogni anno senza grandi sforzi, equilibrandosi su quali altri obiettivi dovranno essere raggiunti per la versione ancora successiva. Del resto, se un gioco a cadenza annuale puntasse il massimo su ogni aspetto, sarebbe difficile ripetersi nelle vendite per il capitolo dell’anno dopo.

Tuttavia, essendoci ora PS4 Pro in giro e Project Scorpio in fase di annuncio, sarebbe gradevole vedere F1 2017 e 4K in un grande connubio di amore per i pixel. Non importa raggiungere l’ambito traguardo del 4K nativo, ma almeno un upscale in grado di regalare migliori sensazioni visive a chi può permettersi uno schermo del genere, magari con HDR integrato. Allo stesso tempo, vista l’esistenza di un notevole DiRT Rally VR, non sarebbe nemmeno male attendere l’arrivo della realtà virtuale anche per F1 2017, specialmente su PlayStation VR. Per il titolo di rally sono serviti alcuni mesi nel passaggio da PC a PS4, quindi la speranza può vivere.

Dal punto di vista della fisica, F1 2017 deve invece migliorare parecchio: il feeling sul tracciato è ottimo, ma il contatto tra le vetture merita di essere rivisto. Specialmente nei contatti, è spesso solo una vettura ad essere sbalzata dal tracciato: questo ha portato nell’online ad una serie di demolition derby su rettilineo in fase di sorpasso, dove i piloti scorretti sono soliti schiantarsi sulle fiancate altrui e rovinare la gara.

Per i danni si potrebbe invece aprire un capitolo a sé. Parlando di estetica, essa è puramente per l’occhio, quindi non funzionale ai termini di variazioni nel gameplay. Ovviamente sarebbe più bello vedere scocche deformate e danni realistici per ogni contatto, però è la parte interna alla carrozzeria che merita di essere approfondita.

La Formula 1 è fatta di precisione, continuità ed attenzione ai minimi particolari: per questo dovrebbero essere introdotti i danni a sospensioni e freni, due parti della vettura costantemente sotto pressione per le botte ricevute e per il surriscaldamento, rispettivamente parlando. Se una leggera botta alla parete non danneggia lo pneumatico, allora dovrebbe andare ad inficiare lo stato delle sospensioni, costringendo il pilota a fare più attenzione ai cordoli, per non finire come Button nella sua ultima gara ad Abu Dhabi.

Infine, per rendere ancora più pepata la questione, potrebbero essere introducibili i problemi al motore e al cambio, risultanti da una guida troppo spericolata o da un uso sbarazzino delle levette sul volante.


Circuiti invertiti

Bisogna ammetterlo, questa funzione è puramente arcade e rappresenta una chicca che arriva direttamente dagli anni 90. Molto spesso, i giochi di corse passati non offrivano una grande varietà di tracciati su cui correre, quindi, come espediente, si invertiva semplicemente il senso di marcia, dando così una nuova vita a tutti i circuiti.

Oltre a rendere estremamente imprevedibile l’andamento di ogni gara, una funzione del genere va letteralmente a raddoppiare il contenuto del gioco, offrendo più circuiti su cui segnare un tempo record. È difficile, se non impossibile, che questi siano introdotti nella modalità Carriera, ma sarebbe carino vederli almeno online e nelle altre modalità single player.



Test pre-stagione

Col ritorno della Carriera in F1 2016 è lecito puntare ancora più in alto. Nel capitolo di quest’anno ci si è trovati di fronte ad una modalità ben costruita e capace di divertire per ore e ore, in un’autentica carriera da pilota fino al suo ritiro. Ci sono le prove libere con tanto di obiettivi da raggiungere, la firma di contratti, le rivalità e lo sviluppo della propria vettura. Sarebbe dunque una buona idea introdurre ciò che avviene prima dell’inizio del campionato, ovvero i pre-season test a Barcellona.

Tramite i test prima della stagione potrebbe essere possibile guadagnare abbastanza punti per sviluppare la vettura e prepararla al meglio per la stagione. Saltare i test o fallire negli obiettivi comporterebbe uno svantaggio di tempo nei confronti degli altri team, che partirebbero con una vettura più veloce e affidabile.

Per non parlare del contratto con la casa costruttrice, che ovviamente si aspetta certi risultati da ogni pilota.


Storia e conferenze stampa

2K ci ha abituati negli scorsi anni ad una modalità storia credibile ed appassionante, archetipo di generi ben lontani dai giochi sportivi. NBA e, recentemente, anche FIFA di Electronic Arts, hanno mostrato come sia possibile introdurre sceneggiatura e narrazione in un titolo sportivo, quindi perché non provare anche su uno legato al motorsport?

Con una carriera in single player solida e ben costruita si potrebbero aprire le porte per molti spunti: una storia basata sulla crescita di un pilota appena arrivato in Formula 1 che deve tenere a bada la casa costruttrice e i giornalisti, tentando di diventare il nuovo idolo dei fan. Gara dopo gara, contando anche le prove libere da completare col sudore, il giocatore dovrebbe rispondere alle domande della stampa e vedere i rapporti con gli altri piloti variare in base al proprio comportamento.

Per quanto questo possa essere difficile, la Formula 1 non è lontana da scene drammatiche, ridicole, serie o divertenti. Basta vedere il rapporto burrascoso nel 2016 tra Vettel e la combinata Kvyat/Verstappen, oppure la fragile amicizia tra Hamilton e Rosberg.

Scherzi a parte, vi immaginate avere Raikkonen come mentore? Bwoah.