Mirror’s Edge Catalyst – Anteprima gamescom 2015

Mirror’s Edge Catalyst – Anteprima gamescom 2015

Colonia – Sin dalla sua prima apparizione nel lontano 2008, Mirror’s Edge ha fatto abbondantemente parlare di sé. Vuoi per una direzione artistica tanto insolita quanto accattivante, vuoi per una giocabilità che, per la prima volta, cercava di riproporre le complesse meccaniche del parkour in un insolito contesto FPS, l’ottima creatura di DICE ha riscosso successi dopo successi, divenendo rapidamente uno dei giochi icona della passata generazione. Inutile dire che le avventure della giovane e scattante Faith fecero breccia a tal punto nel cuore dei giocatori che, in men che non si dica, le richieste accorate di un seguito iniziarono rapidamente a fioccare come neve d’inverno. Il muro di gomma di Electronic Arts crollò soltanto lo scorso anno, quando in occasione del Media Briefing del Publisher statunitense nel corso dell’E3 venne svelato un primissimo teaser del gioco. E, inutile dirlo, l’hype raggiunse livelli inimmaginabili.


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Dopo la nostra prima prova nel corso dell’ultima edizione della kermesse losangelina, abbiamo indossato nuovamente i panni di una delle eroine più amate dei giocatori per affrontare un secondo, intenso estratto di Mirror’s Edge Catalyst. E pur trattandosi di una live demo su un codice pre-alpha del titolo definitivo, i risultati sono comunque sorprendenti. Anche perché l’obiettivo di Dice, dare vita ad un franchise di nuova generazione senza tradire la visione di gioco originale, è ambizioso a dir poco: e riuscirci in questo modo, e con questo stile, non è impresa da tutti.

Mirror's Edge Catalyst (1)

Due sono i concetti su cui si basa questo Catalyst, invitante mix di combattimento super immersivo in prima persona e di danze fluide sui tetti. Il primo, chiaramente, è l’esplorazione della Città di Vetro, quest’enorme skyline futuristica e asettica che, per la prima volta, ci permetterà di visitare non solo i “piani alti” futuristici, ma anche i bassifondi più pericolosi, pieni zeppi di personaggi memorabili. Si tratta di un setting ricco e variegato, che nasconde al proprio interno zone segrete difficilmente accessibili ma che, una volta raggiunte, saranno utili per la progressione di Faith (di cui parleremo a breve). Il secondo aspetto su cui Dice si è concentrata è l’ascesa di un personaggio iconico. Faith è un eroina, ma è pur sempre umana. Catalyst narra la sua storia, dalle sue origini sino agli eventi che l’hanno fatta diventare quello che è oggi. E pare sottolineare una cosa molto importante: Faith non ha bisogno di armi per combattere, perché lei è un’arma. Come tutti i “colleghi” runner, la sua vita è appesa ad un filo a centinaia di metri d’altezza, sui tetti della Città di Vetro. Rubare e scambiare informazioni è la cosa che sa meglio fare, e proprio quei tetti le danno lavoro.

Mirror's Edge Catalyst (2)

La missione che ci ha visti coinvolti si colloca nella parte iniziale della storyline di Catalyst, e da un assaggio comunque interessante della narrativa ricca di colpi di scena e di scelte cruciali (tanto per lei quanto per la stessa città) che ci aspettano nel prodotto completo. L’obiettivo della protagonista è infiltrarsi all’interno dell’edificio degli Elysium Labs, per recuperare un archivio di informazioni top secret su una ricerca segreta – e potenzialmente pericolosa. La prima fase, quella di avvicinamento, ci permette di entrare in confidenza con la nuova mappa di gioco, in cui viene evidenziato in rosso (in maniera analoga alla Runner Vision) il percorso più veloce per raggiungere il nostro obiettivo. Si tratta tuttavia di un semplice suggerimento, in quanto i percorsi possibili per avvicinarsi sono parecchi – e non necessariamente meno complicati di quello consigliato.

Saltando da un tetto all’altro, è possibile imbattersi in diverse tipologie di collezionabili, tra cui i Gridleaks. Ciascuno di questi oggetti è legato a doppia mandata al sistema di progressione di Faith, che potrà upgradare di volta in volta il proprio guanto guadagnando gadget tecnologici via via più sofisticati. Ne è un esempio il Mag Row, una sorta di “rampino” che permette alla protagonista di coprire distanze non valicabili con un semplice salto. Maggiore il numero di oggetti raccolti, maggiore il ventaglio di potenziamenti a disposizione del giocatore.

Mirror's Edge Catalyst (3)

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Bello, simpatico, intelligente e super esperto di videogiochi, ha sviluppato un'incredibile capacità nello scrivere cazzate.. Gioca ai giochini elettronici dall'86 e ci scrive a riguardo dal 2006 o giù di lì.. Ma non fateglielo notare, che poi si monta la testa..

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