Hellraid – Anteprima – gamescom 2014

Hellraid – Anteprima – gamescom 2014

Colonia – Dopo il suo primo annuncio nel 2013, Hellraid è scomparso per qualche tempo dai radar videoludici. Pensato originariamente come mod per Dead Island e solo successivamente trasformato in uno stand alone dagli stessi sviluppatori, il titolo in questione torna alla ribalta in quel di Colonia, dove siamo riusciti ad assistere ad una ristretta presentazione a porte chiuse del giocato. Per chi non lo sapesse, Hellraid è a detta della software house “un mix tra Dead Island ed Oblivion”, dove meccaniche di gioco frenetiche e squisitamente gore si incontrano con elementi classici di un RPG.
Il gioco è ambientato in un universo ancestrale, dove l’uso condiviso delle armi bianche e della magia è l’unico modo per contrastare le forze del male. Sono proprio queste forze infatti che hanno rapito Maerwynn, la sorella del protagonista, ossia l’ultimo sopravvissuto di una stirpe maledetta, che deve affrontare l’origine del male che ha invaso il mondo e mettere così fine alla sua condanna.

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La demo –che si rivela essere una parte del primo capitolo dell’avventura- si apre in una radura piena di ruderi, dove il giocatore può approfittare per prendere confidenza con i comandi. Il motore grafico del gioco è il medesimo di Dying Light, il Chrome Engine 6, che dona all’ambiente virtuale una resa visiva limpida e realistica, girando stabilmente a 60fps.
Percorsa un po’ di strada, il protagonista incontra i suoi primi nemici, alcuni scheletri riportati in vita da un qualche maleficio. Armato solo di spada, il nostro eroe non indugia e si lancia in un efferato scontro a colpi di fendenti e stoccate. Notiamo subito che il sistema di combattimento è molto più articolato e profondo rispetto a quello del primo Dead Island, nonostante alcune palesi similitudini. Impossibile cercare di abbattere i nemici con colpi casuali ripetuti: la parata ad esempio è fondamentale e permette un contrattacco rapido e preciso, che la maggior parte delle volte non lascia scampo all’avversario, il quale è comunque in grado di danneggiarci gravemente se preso sotto gamba. L’intelligenza artificiale risponde bene agli stimoli e gli avversari imitano le nostre mosse migliori e più si protrae la lotta, più reagiscono con tempismo. L’unico modo per avere la meglio è individuare rapidamente i punti deboli rivali e sfruttarli a proprio vantaggio. Eliminati gli scheletri e saccheggiate le loro tasche, proseguiamo per la nostra strada, spinti dalla melodiosa voce di Maerwynn che sussurra nella nostra mente disperati messaggi di aiuto. Il loot funziona proprio come nel più classico degli RPG; nelle casse e nelle tasche dei cadaveri abbattuti si possono trovare oggetti interessanti, con cui modificare l’equipaggiamento. Techland non ha specificato se le armi e l’abbigliamento saranno soggetti a deteriorazione progressiva, ma si deciderà in futuro se implementare o meno questa possibilità all’interno della produzione.
Presenti anche i punti esperienza, che possono essere distribuiti a piacimento dal giocatore; lo skill-tree supera le 100 abilità selezionabili e garantisce migliaia di combinazioni possibili, una cifra altisonante che fa intuire tutte le energie che il team ha voluto investire in questo progetto e l’ovvia conclusione che arrivati ad un certo punto, sarebbe stato impossibile limitarlo a mero DLC di Dead Island.

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Superato il sentiero di montagna, il protagonista scende finalmente a valle, dove fanno capolino i primi campi di grano dei contadini fuori il villaggio. Si tratterebbe di un’immagine suggestiva, se non fosse per la coltre di fumo nero che si leva lontana, nei pressi del centro cittadino, e per le decine di morti viventi che avanzano minacciosi verso di noi. La selezione delle armi in base ai nemici da affrontare è molto importante; contro i cadaveri ambulanti gli sviluppatori scelgono di imbracciare dapprima una mazza chiodata, per mostrarci i danni inflitti in tempo reale (feature di cui sono molto orgogliosi) e successivamente una daga magica in grado di congelare e mandare in frantumi i corpi martoriati. Arrivati finalmente al nostro villaggio, facciamo i conti con gli ultimi scheletri rimasti e impugnata nuovamente la spada, ci gettiamo nella mischia senza troppe cerimonie, rassicurati dall’esperienza acquisita nei precedenti scontri. La demo si chiude con l’entrata in scena di quello che con tutta probabilità sarà uno dei primi boss del gioco, una sorta di Comandante Scheletro a capo dell’armata che ha raso al suolo il villaggio.
I ragazzi di Techland ci informano che il gioco sarà disponibile per PC, Xbox One e PS4 non prima del prossimo anno, esclusivamente in digital delivery. Non è ancora chiaro se saranno presenti anche Dungeon o missioni secondarie da affrontare: la domanda è stata chiara, ma la risposta purtroppo molto evasiva. Lo sviluppo è ancora piuttosto acerbo , ma sarebbe stupido non considerare questa opzione, soprattutto alla luce di una modalità cooperativa che di sicuro farà parte del pacchetto finale.

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Hellraid è una delle sorprese più promettenti della Gamescom

Dopo Dying Light, anche Hellraid rientra tra i titoli più interessanti di questa Gamescom. Sottovalutato da molti, l’Action-RPG in prima persona di Techland potrebbe stupire invece molte persone, grazie ad un gameplay intuitivo, semplice, ma a prima vista molto divertente. L’assenza di classi selezionabili (“Non vogliamo che il giocatore si senta costretto, vogliamo che possa fare quello che vuole ed usare qualsiasi arma trovi lungo la strada”) può far storcere il naso a qualche purista del genere; in effetti Hellraid non si presenta come un RPG di stampo canonico, ma conserva alcuni degli elementi che hanno reso popolare Dead Island. Considerano però un’intelligenza artificiale del tutto rinnovata, un motore grafico che promette scintille ed un gameplay casual-oriented che senza dubbio attirerebbe una schiera più nutrita di giocatori, il progetto di Techland è più che intrigante: il medioevo non è mai stato così non-morto! Abbiamo visto però troppo poco e molte sono le domande ancora senza risposta (avremmo gradito qualche informazione in più sulla co-op ad esempio); ma ora che i primi minuti di giocato sono stati finalmente svelati, siamo sicuri che successive notizie non tarderanno ad arrivare.

Amante dei tatuaggi e del buon vino, crede fermamente nella vita extraterrestre. Ha una passione viscerale per i videogames maturata nel tempo, che lo ha portato a scrivere per molte riviste italiane e siti web specializzati nel settore.

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