Tutti i fan del Cavaliere Oscuro leggermente delusi da Arkham Origins devono mettersi l’anima in pace: non era sviluppato dai ragazzi di Rocksteady e pertanto non è paragonabile ai precedenti capitoli. Lungi dall’essere un titolo da sconsigliare, era comunque evidente l’aspetto estremamente derivativo rispetto ai precedenti Arkham Asylum e Arkham City.
Ma il team che è riuscito nell’improbabile impresa di creare un tie-in che fosse anche un capolavoro è ora di nuovo alle redini della serie e si appresta a lanciare il prossimo anno il nuovo Arkham Knight su PlayStation 4, Xbox One e PC.
Il passaggio alla next-gen (che ormai dovremmo abituarci a chiamare current-gen) è stato reso obbligatorio per la nuova ambientazione del gioco: non fidatevi quando vi dicono che le dimensioni non contano! Questa volta avrete infatti l’intera Gotham City (o per meglio dire, il suo centro) da esplorare e per farlo avrete a vostra disposizione finalmente la mitica Batmobile (il che equivale anche alla presenza di una Batcave). Il mezzo del Cavaliere Oscuro, che sembra sempre di più un carro armato più che un’auto, è al centro del gameplay di numerose sezioni e non è quindi solo un mezzo di trasporto da utilizzare in un’area grande cinque volte l’intera Arkham City.
A dare filo da torcere troveremo alcune vecchie conoscenze dell’uomo pipistrello come lo Spaventapasseri, il Pinguino, Due Facce e Harley Quinn, ma anche new entry come il misterioso Arkham Knight, stranamente somigliante a Batman nello stile, anche se leggermente più militarizzato e con una bella A sul petto.
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Trovato lo stratagemma narrativo che ha permesso ai Rockesteady di svuotare la città (un tossina rilasciata dallo Spaventapasseri che portato all’evacuazione di 6 milioni di abitanti), il nostro supereroe è libero di dare la caccia ai suoi nemici, come abbiamo avuto modo di provare durante la Gamescom. La demo da noi testata si apre con il primo incontro tra Batman e l’Arkham Knight: lo Spaventapasseri ha preso il controllo di una struttura dove può far rifornimento di gas tossici e ha preso in ostaggio alcuni operai. L’Arkham Knight vorrebbe far fuori Batman sul momento, ma viene bloccato dallo Spaventapasseri, che ha altri piani per l’Uomo Pipistrello. Pad alla mano e accompagnati dagli sviluppatori, ci infiltriamo per cercare di fermare il folle progetto. L’impatto grafico è notevole: siamo di fronte ad una versione dell’Unreal Engine 3 ormai irriconoscibile e spinto al limite delle sue possibilità e, ad esempio, i riflessi di luce sul mantello e sull’asfalto possono davvero distrarvi dall’azione per la loro bellezza.
La missione ha permesso agli sviluppatori di mettere in mostra molte delle novità, tra le quali spicca ovviamente la Batmobile, che è a tutti gli effetti una vera e propria estensione del Cavaliere oscuro. Con la pressione di un tasto è possibile passare dalla Batmobile a Batman e l’interazione tra i due è fondamentale per la risoluzione di numerose situazioni: estendere le possibilità del Cavaliere Oscuro significa ampliare immensamente il gameplay, donando al titolo quella freschezza necessaria dopo Arkham Origins.
Ad esempio è possibile richiamare il veicolo anche durante i combattimenti e farsi dare una mano per atterrare i nemici. Anche gli enigmi ambientali sfruttano la Batmobile, ad esempio in una sezione della demo una perdita di vapore ostruiva il passaggio, ma dopo aver seguito il condotto con il Detective Mode, si può interrompere la fuoriuscita portando la Batmobile di fronte ad un altro punto del tubo e distruggerlo, interrompendo così la perdita.
La vera protagonista è quindi lei, la Batmobile, una sorta di coltellino svizzero ipertrofico che regala infinite soddisfazioni: con la pressione di un dorsale il veicolo entra in Battle Mode, sfoderando un arsenale devastante, utile per far fuori i mezzi corazzati che incontrerete. Il passaggio dal Cavaliere Oscuro al suo veicolo (sia che ci saliate sopra o che lo controlliate da lontano) è immediato e altamente scenografico: spesso vi potrebbe capitare di fare degli ingressi scenici solo perché potete farlo. Ma oltre ad essere incredibilmente stiloso, il nuovo titolo dei Rocksteady è estremamente veloce: tutto è stato ripensato per essere velocizzato, grazie a quei piccoli accorgimenti che possono fare la differenza, come ad esempio la possibilità di eseguire concatenazioni di salti col rampino senza toccare terreno o anche la possibilità di frantumare vetrate mentre si è in volo per atterrare direttamente in una stanza piena di nemici e gettarsi direttamente nella mischia. Non mancano infine nuovi gadget, come il drone che dall’alto sorvola la zona e permette una scansione attraverso un minigioco: quando rileva dei dialoghi il controller vibra e tramite della pressione del tasto X si può individuare la sorgente vocale, localizzando così l’obiettivo.
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Rockesteady è riuscita nell’impresa più ardua: rinnovare la serie, mantenendola perfettamente riconoscibile dai fan. La formula era più che collaudata, ma l’introduzione della Batmobile amplia notevolmente le possibilità del gameplay. Il veicolo del Cavaliere Oscuro è perfettamente integrato nel gioco ad ogni livello, dai combattimenti, all’esplorazione senza trascurare gli enigmi. Per chi pensava che sarebbe stato un semplice mezzo di trasporto è tempo di ricredersi, perché è a tutti gli affetti un secondo personaggio giocabile.
Tra i tanti titoli rimandati al 2015, Batman: Arkham Knight sembrava essere uno di quelli che avrebbe aggiunto meno alle iterazioni precedenti, eppure dopo una prova approfondita bisogna riconoscere che il lavoro svolto dai Rocksteady sembra essere andato oltre ogni più rosea aspettativa. Il feeling che dà ogni avventura del Cavaliere Oscuro è impareggiabile grazie al mix di esplorazione, epicità, combattimento e azione e non ci resta quindi che sperare che quel vago 2015 si concretizzi al più presto in una data il quanto più vicina possibile per esplorare Gotham City alla ricerca dell’Arkham Knight a bordo dell’incredibile Batmobile.
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