Battlefield 4 – La Recensione

Battlefield 4 – La Recensione

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La serie di Battlefield ha saputo confermarsi anno dopo anno come uno dei franchise più acclamati nel panorama dello sparatutto bellico su PC e console. Nato e cresciuto su personal computer, il figlio prediletto di DICE è riuscito ad incantare un’enorme fetta di fedelissimi del pad grazie ad una serie di interessanti opzioni tattiche – alternativa di sostanza all’azione frenetica che da sempre contraddistingue parte della concorrenza. Una migrazione lungimirante, quella su console, che finì per aumentare esponenzialmente la fanbase del titolo di Electronic Arts: non è infatti un caso se oggi Battlefield rappresenta uno dei due super sfidanti (qualcuno ha detto Activision) per la cintura del Miglior FPS militare.

Arriva la cavalleria (aerea) !!!

Arriva la cavalleria (aerea) !!!

Dopo le due ottime declinazioni di Bad Company, ad oggi forse gli esponenti più “sui generis” della saga, e un terzo capitolo tecnicamente mostruoso ma pericolosamente affine in un contesto tanto narrativo quanto di giocabilità al rivale Call of Duty, Battlefield torna sotto le luci dei riflettori con un quarto episodio figlio di un nuovo motore grafico che strizza l’occhio alla next gen pur dimostrandosi valido anche in questi ultimi scampoli di PS3 e Xbox 360. Volendovi rovinare un po’ la sorpresa, tuttavia, il trend di BF3 prosegue anche in questa nuova iterazione, caratterizzata da una componente multigiocatore di livello stellare ma, allo stesso tempo, da un impianto single player incapace di offrire al giocatore concretezza e varietà di gioco. Ma ammettiamolo, un po’ ce lo aspettavamo.

Lo ameranno: gli amanti di BF e, in special modo, del suo comparto multiplayer
Lo odieranno: i coddari, chiunque cerchi un single player di caratura
È simile a: Battlefield 3, CoD Ghosts

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Titolo: Battlefield 4
Piattaforma: PS3 / Xbox 360 / PS4 / Xbox One / PC
Sviluppatore: DICE
Publisher: Electronic Arts
Giocatori: 1 (offline),  1-24 giocatori (current gen), 1 – 64 giocatori (PC e next gen) (online)
Online: Competitivo, A Squadre
Lingua: Completamente in italiano

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Gli amanti dei veicoli militari possono dormire sogni tranquilli: Battlefield 4 ha pensato anche a loro.

Gli amanti dei veicoli militari possono dormire sogni tranquilli: Battlefield 4 ha pensato anche a loro.

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Tempi di guerra…

Ancora una volta il mondo è sull’orlo del caos: la Cina è la polveriera di turno e, indovinate un po’, il ruolo di scintilla accidentale che potrebbe innescare un terribile conflitto su scala globale tocca proprio a noi. Nei panni del sergente Daniel Recker ci troveremo a comandare un gruppo elitario di eroi improbabili, la Squadra Tombstone, divenuta di colpo l’ultima speranza di pace per la diplomazia internazionale. Basta poco per accorgersi di come il tessuto narrativo pecchi non solo di superficialità, ma sia anche dipanato in modo incoerente e troppo confusionario: per gran parte della campagna faticheremo a capire cosa stia succedendo attorno a noi, intuendo a malapena quali siano le logiche che collegano la nostra squadra agli eventi narrati. Il cameo di alcuni personaggi legati ai precedenti episodi non risolleva questo teatrino fatto di figure monodimensionali (alcune delle quali davvero odiose) e di dialoghi a tratti imbarazzanti, che corona in un finale affrettato e scontato.

Effetti particellari e volumetrici sono uno degli aspetti meglio riusciti dell'impianto tecnologico di BF4.

Effetti particellari e volumetrici sono uno degli aspetti meglio riusciti dell’impianto tecnologico di BF4.

La situazione non si risolleva certo andando ad analizzare le meccaniche di gioco della campagna in solitaria, che si candida come una delle esperienze più lineari e sottotono dell’attuale panorama dell’FPS. Piatta, atona, priva di momenti davvero memorabili, la modalità per giocatore singolo evapora in nemmeno sei ore a difficoltà normale (nemmeno un pomeriggio per i giocatori più skillati). Se già con BF3 più di qualcuno aveva espresso perplessità nei confronti di un modello di gioco sempre meno “alla DICE” e affine a quello dei Call of Duty più recenti, pronto a sacrificare l’offline all’altare di un comparto multigiocatore sontuoso, quest’impressione diventa ora una certezza lancinante.

L’unica vera novità in termini di gameplay coincide con la possibilità di impartire ordini ai nostri uomini, marcando i nemici presenti sulla mappa in modo tale che essi possano abbatterli. Oltre che rendere più attiva una squadra di soldati che tende ad addormentarsi un po’ troppo spesso, questa feature permette di individuare la posizione di parte delle forze avversarie nelle vicinanze, permettendo di agire di conseguenza. Interessante, certo, ma vista l’eccessiva linearità delle mappe finirete per ridurne rapidamente l’utilizzo, sino a dimenticarvene quasi del tutto. Unite tutto questo ad una AI altalenante e capirete subito per quale motivo, a nostro modo di vedere, i giocatori offline dovrebbero stare a debita distanza da BF4. Foste alla ricerca di una campagna profonda, articolata e longeva, dove il tatticismo non rimanga solo una promessa ma sia un dato di fatto, fareste bene a puntare altrove i vostri mirini.

I modelli dei soldati sono realizzati in modo più che soddisfacente.

I modelli dei soldati sono realizzati in modo più che soddisfacente.

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Battaglie globali…

Una volta acceso il router e connessi al Battlelog la situazione cambia completamente. Il sipario sulla modesta campagna single player cala inesorabile, lasciando il palcoscenico ad un impianto multigiocatore pressoché perfetto. La maestria dei ragazzi DICE nel creare contenuti per utenze in rete si traduce in una sezione multiplayer ricca, appagante e dannatamente divertente, che arricchisce una formula già ben bilanciata con nuove tipologie di scontro. Enormi arene distruttibili che si perdono all’orizzonte, solcate da aerei, navi o carri armati rappresentano il biglietto da visita del cuore pulsante di BF4, che permette di vivere frenetiche battaglie ad un massimo di 24 giocatori per le versioni current gen, arrivando invece a 64 per i formati PC, PS4 e Xbox One.

BF4 offre sette modalità di gioco online, ambientabili in 10 vaste mappe. Come offerta "al lancio" è a dir poco perfetta.

BF4 offre sette modalità di gioco online, ambientabili in 10 vaste mappe. Come offerta “al lancio” è a dir poco perfetta.

Partiamo analizzando le sette modalità di gioco disponibili, cinque delle quali già ben note ai frequentatori dei server EA e due nuove entrate per il franchise. Conquista è la modalità più celebre e tattica di Battlefield, presente nelle varianti Small e Large, incentrata per l’appunto sulla conquista di 4/6 obiettivi designati sulla mappa. Domination è un ibrido tra un classico Capture the Flag e Conquista, limitando però le dimensioni delle mappe di gioco. Immancabili Team Deathmatch e la variante Squad (la prima, ultra classica, prevede il respawn automatico dopo ogni kill subita; nella seconda vedremo invece un numero maggiore di squadre seminare morte e distruzione nelle fila avversarie), seguite infine da Corsa, anch’essa molto amata dall’utenza DICE. Dovesse esservi sfuggita, sappiate che in Corsa vi sono due team, uno in attacco con respawn illimitati e uno in difesa, chiamato a proteggere due obiettivi per l’intera durata dello scontro. Compito della squadra che attacca sarà far esplodere tali postazioni, abbattendo rapidamente la fazione avversaria.

Tanto nella campagna quanto nel multi, le aree di gioco sono enormi e ariose, regalando scorci ispirati e sempre vari.

Tanto nella campagna quanto nel multi, le aree di gioco sono enormi e ariose, regalando scorci ispirati e sempre vari.

La prima novità del comparto multi risponde al nome di Obliteration. L’idea su cui si basa è semplice ed entusiasmante, e vede due squadre di giocatori costrette ad usare una fantomatica bomba per far esplodere tre obiettivi in mano al team avversario. Le meccaniche di gioco non si discostano molto da quelle del classico Capture the Flag: se il portatore della bomba viene abbattuto essa rimarrà al suolo in attesa di essere raccolta. Obliteration è semplice e brillante, divertente da giocare e caratterizzata da un ritmo veloce e frenetico. Defuse rappresenta invece la seconda new entry di BF4: due squadre di cinque giocatori si suddividono tra attacco e difesa. La prima deve portare un ordigno esplosivo all’interno di un’area designata e pattugliare la zona sino al momento della detonazione, mentre alla seconda toccherà il difficile compito di disinnescare il tutto, eliminando ogni forma armata di resistenza. Defuse, che ricorda molto da vicino il vecchio Counter Strike, non prevede respawn e si articola in 6 round sequenziali (3 in attacco e 3 in difesa per ciascun giocatore).

Frostbite 3 si comporta in modo esemplare anche su PS3 e Xbox 360: ovvio che su PC e next-gen la situazione è sensibilmente migliore.

Frostbite 3 si comporta in modo esemplare anche su PS3 e Xbox 360: ovvio che su PC e next-gen la situazione è sensibilmente migliore.

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Questione di mappe

L’offerta online di BF si compone di 10 mappe enormi, utilizzabili indifferentemente in ciascuna delle modalità appena elencate. Il team di sviluppo ha pensato saggiamente di modificare le dimensioni di ciascuno scenario in relazione alla tipologia di gioco prescelta, offrendo così al giocatore  un level design perfettamente ottimizzato alla variante di battaglia in corso. Da segnalare a tal riguardo un’altra novità, il noto Levolution. In Conquista, Corsa e Obliteration il giocatore potrà decidere se e quando modificare radicalmente la conformazione del terreno di ogni mappa agendo su opportuni elementi (detonatori, ad esempio) o facendo crollare agglomerati industriali con fuoco pesante. Il risultato, oltre a garantire un coefficiente di rigiocabilità elevatissimo per ogni singola mappa, obbliga gli sfidanti a rivedere in tempo reale la strategia di gara usata sino a quel punto: difficile, ad esempio, camperare dal punto più alto dell’area quando i grattacieli sono stati fatti precipitare.

Voleste scorrervi l'elenco di armi disponibili in game beh, sappiate che avrete parecchio da leggere!

Voleste scorrervi l’elenco di armi disponibili in game beh, sappiate che avrete parecchio da leggere!

Diamo dunque una rapida occhiata alle dieci mappe di gioco, destinate probabilmente ad aumentare già dalle prossime settimane via DLC. Iniziamo con Dawnbreaker, una mappa urbana sviluppata verticalmente, caratterizzata da grattacieli molto alti e da un lunghissimo cavalcavia facilmente distruggibile. Ottima per gli scontri ravvicinati all’interno degli edifici e per le battaglie su veicoli nelle strade sottostanti, Dawnbreaker è molto simile a Siege of Shangai, la mappa urbana per eccellenza di BF4 che avrete visto e rivisto nei trailer del titolo EA. Tra tutti questo è lo scenario col maggior tasso di distruttibilità ambientale (abbattere la torre di Shangai sfruttando il Levolution dona grandi soddisfazioni). Flood Zone è ambientata in una città del terzo mondo collocata in prossimità di due enormi autostrade; nulla di eclatante sino a quando non viene fatto esondare il fiume che la attraversa, allagando l’intera zona che si troverà piena di mezzi anfibi e gommoni. Flood Zone è il teatro ideale per divertirsi con la modalità conquest.

In BF4 sarà ancora possibile eliminare furtivamente i soldati avversari, ma attenzione: ora potranno rispondere alla vostra pugnalata e contrattaccare!

In BF4 sarà ancora possibile eliminare furtivamente i soldati avversari, ma attenzione: ora potranno rispondere alla vostra pugnalata e contrattaccare!

Proseguiamo con Golmund Railway, una mappa enorme dalle connotazioni montane. Nella parte alta risiedono due piccole cittadine, al cui interno si celano gli obiettivi da conquistare; in quella bassa avremo invece i classici punti di respawn. Interessante la presenza di un treno che si muove sui binari al centro del’area per tutta la durata del match: treno che non è solo coreografico, ma essendo ottimo per lo spostamento veloce da un punto all’altro della mappa oltre che armato di tutto punto, rappresenta un hot spot da mantenere anche coi denti. Lancang Dam è invece ambientata in una sperduta regione cinese in prossimità di una diga; inutile spiegare quali saranno gli effetti del Levolution sulla zona. Rimanendo in Cina, precisamente sui Monti Kunlun, troviamo Operation Locker: una mappa che si gioca quasi esclusivamente in spazi interni ed angusti (all’interno di una prigione di massima sicurezza), dove si prediligono scontri veloci a breve distanza. Con Hainan Resort torniamo invece a respirare a pieni polmoni, muovendoci in un resort di lusso in una rigogliosa isola del Pacifico: le navi “parcheggiate” sulla spiaggia potranno essere usate in appoggio all’incursione dei soldati a terra, impegnati ad impossessarsi dell’altissimo hotel – ideale per disporvi i cecchini.

In Paracel Storm, oceano e tempesta creano un momento assolutamente epico. Non capita spesso di vedere una portaerei sollevata dal vento.

In Paracel Storm, oceano e tempesta creano un momento assolutamente epico. Non capita spesso di vedere una portaerei sollevata dal vento.

Rogue Transmission è un’altra di quelle mappe dalle dimensioni generose, con una base militare collocata sotto un’enorme parabola satellitare. Ancora una volta, usare il Levolution permetterà di ridurre in frantumi l’enorme struttura, permettendo così alla contraerea di atterrare in zona senza necessariamente usare i paracadustisti. Con Zavod 311 ci muoviamo nelle gelide foreste russe, all’interno di una fabbrica di armi composta da due palazzi. La geografia degli interni è ideale per scontri a media distanza, unita alla possibilità di disporre cecchini sui tetti; muoversi nella location boschiva che fa da contorno all’area sarà invece difficoltoso a causa della limitata visibilità. La parte centrale della mappa (che potremo far esplodere facendo brillare una mina inesplosa nascosta in uno degli edifici) è ideale per ospitare scontri di Team DM e soprattutto Defuse; la parte boschiva, invece, si dimostra ben funzionale nelle gare di Conquista.

Riuscire a mirare con un miragliatore del genere, in volo su un elicottero che sfreccia tra i grattacieli, non dev'essere affatto un'impresa facile.

Riuscire a mirare con un miragliatore del genere, in volo su un elicottero che sfreccia tra i grattacieli, non dev’essere affatto un’impresa facile.

Chiudiamo la carrellata con Paracel Storm, senza dubbio la mappa più intensa e accattivante dell’intera produzione, un arcipelago sperduto dove si combatte su mare e su terra, dove anche le condizioni atmosferiche giocano a nostro svantaggio e, giusto per dare l’idea, dove l’arrivo di una tempesta tropicale solleva dalle acque una portaerei facendola schiantare sulla costa dell’isola. Perfetta per tutte le modalità esposte, Paracel Storm offre match indimenticabili di Obliteration in virtù della propria conformazione. Raccogliere il portatore della bomba con l’elicottero e condurlo al luogo dell’esplosione con la contraerea nemica che vomita proiettili e una visibilità ridotta al minimo a causa della tempesta è una delle numerose alternative offerte da questa mappa, che a nostro modo di vedere si dimostra la più versatile, spettacolare ed entusiasmante dell’intero pacchetto.

La modalità Commander permette di dare ordini ai propri alleati anche via tablet, sfruttando una Companion App.

La modalità Commander permette di dare ordini ai propri alleati anche via tablet, sfruttando una Companion App.

Un’ultima parentesi per la modalità Commander, che trasforma BF4 in una sorta di titolo strategico in tempo reale dove il giocatore, nei panni di un vero e proprio comandante, sarà chiamato ad organizzare la propria squadra indicando obiettivi, strategia di attacco/difesa o, all’evenienza, occupandosi del rifornimento aereo di munizioni, armi o quant’altro. Migliori saranno i risultati raggiunti, e dunque l’affiatamento della squadra, maggiore sarà il numero di opzioni a disposizione del giocatore che gli permetteranno di aver un ruolo più decisivo nell’economia della battaglia. Ricordiamo che l’opzione Commander sarà supportata soltanto da tre modalità di gioco, rispettivamente Conquest, Corsa e Obliteration, e potrà essere attivata anche via remota via tablet/smartphone tramite l’oramai immancabile Companion App, che andrà a loggarsi all’interno del sistema Battlelog.

5 minuti mamma, soltanto 5 minuti ...

5 minuti mamma, soltanto 5 minuti …

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Una battaglia spettacolare..

Chiudiamo questa lunga disamina con un fugace accenno al comparto tecnologico, focalizzandoci sulla versione da noi provata per PlayStation 3. Come previsto, l’engine made in DICE, il ben noto Frostbite 3, non delude le aspettative, regalando un gustoso assaggio di quello che sarà lo standard grafico nel prossimo ciclo di console e creando un mondo di gioco che lascia a bocca aperta tanto è vasto. In BF ogni mappa è enorme, prodiga di elementi o di architetture urbane che si perdono all’orizzonte. Buono il livello di distruttibilità degli scenari, meno “totale” di quanto promesso – almeno sulle versioni current gen – ma realizzato comunque con cura. Non mancano poi scorci accattivanti, una lunga serie di mezzi bellici realizzati con cura certosina anche nel minimo particolare, una modellazione di personaggi soddisfacente e, al di là della citata ariosità delle mappe invidiabile, un sistema di effetti particellari e volumetrici davvero di prim’ordine.

Gli amanti dello snipe inizieranno presto ad odiare il Levolution, specie quando rade al suolo i grattacieli più alti,

Gli amanti dello sniping inizieranno presto ad odiare il Levolution, specie quando rade al suolo i grattacieli più alti,

Allo stesso modo non mancano però alcuni impicci, riassumibili in un frequente pop-up di elementi di scena, una texturizzazione non omogenea nella realizzazione degli scenari (erba, alberi o altri elementi di contorno sono stati realizzati un po’ al risparmio, scelta che si traduce in una resa visiva più piatta e meno ispirata) e, non ultimo, un frame rate (ancorato a 30 fps per le versioni PS3 e Xbox 360) che nelle situazioni più concitate tende sporadicamente a tirare il fiato. Inutile ricordarvi però che perdere qualche frame per strada nel corso di una battaglia di 24 giocatori online, tutto sommato è anche comprensibile. Quindi sì, Frostbite 3 convince anche sulle “vecchie” console: resta comunque forte l’impressione di essere arrivati al capolinea tecnologico per queste ultime, e che gran parte del focus del team di sviluppo (in special modo per quanto concerne la fisica di gioco e le relative routine legate al Levolution) sia stato investito sui sistemi next gen, sacrificando per gli altri parte del realismo.

Si conferma invece ottimo il comparto audio, forte di un set di campionature eccellenti e verosimili che ricreano su schermo un verosimile feel della guerra. Giocato con un valido impianto sonoro (possibilmente un sistema 5.1 con buon subwoofer) BF4 regala sensazioni forti, rendendo più coinvolgente il playthrough: galvanizzante, non c’è che dire. Ottimo infine il doppiaggio in lingua italiana, con voci contestualizzate che ben adattano il testo originale. Che poi il problema non è tanto nel voice over, quanto nella banalità delle linee di dialogo: ma questa, si sa, è un’altra storia.

Il tasso di distruttibilità degli scenari è abbastanza elevato, pur non essendo così "totale" come veniva suggerito da EA.

Il tasso di distruttibilità degli scenari è abbastanza elevato, pur non essendo così “totale” come veniva suggerito da EA.

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La guerra (non) è finita

Alla luce di quanto raccontato sino a questo punto, dare una valutazione ben definita all’ultima creatura di EA e DICE non è impresa facile. BF4 è un titolo quasi Stevensoniano, caratterizzato da un single player che zoppica faticosamente sul baratro della mediocrità e da un comparto multigiocatore, al contrario, capace di spingersi sino a dove nessun altro prima aveva mai osato, con un’offerta di modalità e di mappe non solo numericamente abbondante, ma – e soprattutto – di caratura e qualità indiscutibili.

Armi e veicoli sono rimodellati con precisione e cura del dettaglio.

Armi e veicoli sono rimodellati con precisione e cura del dettaglio.

C’è poco da fare, la campagna stenta a decollare per tutta la sua esigua durata, e pur confermandosi lievemente migliore di quella di Battlefield 3 (cinque ore scarse di totale linearità) non riesce a far breccia nel cuore del giocatore nonostante un level design composito ed articolato; manca di ritmo, di verve, di momenti spettacolari, complice anche una trama particolarmente blanda e mal narrata e una caratterizzazione dei personaggi tutto tranne che carismatica. Difetti impossibili da nascondere, che tuttavia spariscono di fronte alla magnificenza di uno degli impianti multigiocatore migliori della storia del nostro medium. Veloce, frenetico e totale: una volta connessi si rischia davvero di perdere la cognizione del tempo, tante sono le cose da fare nell’universo di BF.

Ognuno tragga le proprie conclusioni sull’eventuale acquisto di Battlefield 4, fermo restante che le versioni PC e next gen del titolo garantiscono un innesto tecnologico di livello maggiore di quello “current”, oltre che un limite massimo di giocatori connessi per partita nettamente superiore. Le versioni PS3 e Xbox 360 rischiano di essere etichettate come “minori” rispetto alle altre – e per certi versi è normale, ma posto che della campagna per giocatore singolo vi interessi ben poco, offrono un’esperienza competitiva che difficilmente troverete da altre parti. E questo per noi è già abbastanza.

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Bello, simpatico, intelligente e super esperto di videogiochi, ha sviluppato un'incredibile capacità nello scrivere cazzate.. Gioca ai giochini elettronici dall'86 e ci scrive a riguardo dal 2006 o giù di lì.. Ma non fateglielo notare, che poi si monta la testa..

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