Broken Sword 5 sotto l’albero

Broken Sword 5 sotto l’albero

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Il genere delle avventure grafiche, sebbene lontano dai fasti dei primi anni Novanta, deve ancora molto allo slancio ricevuto in quel luminoso periodo da una manciata di titoli immortali. Esperienze videoludiche che, forti della perfetta crasi tra ispirazione e realizzazione tecnica, risultano ancora vivide nei ricordi dei giocatori di vecchia data, incoraggiando al contempo gli eredi di quel filone.

Broken Sword, capolavoro della Revolution Software, è uno di quei titoli.

Non stupisce dunque l’immediato riscontro ottenuto la scorsa estate da Charles Cecil su Kickstarter (il noto portale di crowdfounding) alla richiesta di finanziamento per un nuovo capitolo della sua saga più amata. Un capitolo, il quinto, finalmente capace di riportare in vita la magia bidimensionale dei primi due episodi, purtroppo smarrita nei successivi BS3 e BS4 (talmente inflazionati da compromessi commerciali da risultare, con il loro incerto gameplay 3D, quasi slegati dal brand).

Raggiunto il capitale necessario (nei mesi di raccolta fondi il goal di 400.000 dollari è stato quasi doppiato) e liberi dalle imposizioni di un publisher, Cecil ed il suo team hanno così concretizzato la produzione di Broken Sword: The Serpent’s Curse (già ribattezzato Broken Sword 5), giunta proprio in questi giorni alle battute finali.

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I trailer e gli screenshots, centellinati negli ultimi mesi, hanno di fatto confermato quanto promesso: un ritorno all’appeal estetico dei fondali realizzati a mano ed alle tradizionali dinamiche punta e clicca (queste ovviamente rivisitate per le versioni mobile, che affiancheranno quella PC già al lancio). Un bilanciato avanzamento tecnico sarà comunque palpabile, soprattutto in merito alle animazioni dei personaggi. Questi, realizzati in 3D, ricorreranno infatti alla tecnica del cel shading per integrarsi coerentemente nel look generale del titolo.

La nuova avventura di George Stobbart, avvocato newyorkese capace di districarsi tra cospirazioni millenarie al pari di certi docenti di Harvard (qualcuno ha detto Codice Da Vinci?), stando all’ultimo aggiornamento diramato da Cecil, vedrà la luce entro Natale. E di certo gli entusiasti appassionati delle sue imprese (molti, sottoscritto compreso, non a caso anche sostenitori economici del progetto) perdoneranno ai ragazzi di Revolution il leggero ritardo sulla tabella di marcia o la mancanza di una data precisa per la release. Si tratta di gamers d’altri tempi, del resto.

[hr]

Fonte: Broken Sword – Official

"Goonies never say die!"

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