Ubisoft e i giochi: abituatevi a “non possederli”

Che cosa intendeva?

Ubisoft+

Parole dure, parole dure “di un uomo veramente strano” potremmo dire se citassimo Kent Brockman nei Simpson nella celebre frase divenuta meme. Ma nonostante l’ilarità della frase, sono parole anche vere quelle pronunciate da un esecutivo di casa Ubisoft, ovvero Philippe Tremblay, capo responsabile degli abbonamenti.

Piccola premessa prima che qualcuno possa andare ad imbracciare i forconi dell’indignazione: Tremblay si riferiva al fatto che i videogiocatori si abitueranno ai servizi di abbonamento come è successo per la musica, le serie TV e i film. La dichiarazione arriva da un’intervista più lunga su Gamesindustry.biz (che potete trovare a questo link) in cui si è parlato delle novità per il servizio Ubisoft+.

La dichiarazione completa parlava di come si è visto che i giocatori sono abituati ad avere e possedere i titoli, e il cambiamento che “deve” avvenire è una trasformazione lenta. I giocatori, con le librerie online, non perdono i progressi fatti, e che quindi si tratta di sentirsi a proprio agio nel non possedere il gioco.

Uno statement sicuramente forte (oltre che naturalmente di parte), ma che non è totalmente sbagliato. Sicuramente mal interpretato, ma che non tiene conto anche della voglia ancora forte dei giocatori di voler possedere fisicamente un titolo.

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Philippe Tremblay ubisoft


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