Super Mario 3D World + Bowser’s Fury – Anteprima

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Molto più che una remaster

Super Mario 3D World + Bowser’s Fury – Anteprima
Super Mario 3D World + Bowser’s Fury – Anteprima
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Il successo di Nintendo Switch, la sua estrema versatilità, l’affetto che una fanbase sempre più ampia nutre per quest’ultima: sono questi i fattori che la stanno sempre più trasformando nella console definitiva per Nintendo. Così, da una parte, abbiamo un catalogo che via via si arricchisce tanto di novità quanto di remaster e remake, celebrativi o meno (Super Mario 3D All-Stars ne è un ottimo esempio https://www.gamesoul.it/super-mario-3d-all-stars-recensione/); dall’altra, complice il mezzo disastro di Wii U (ma in termini di vendite e comunicativi, e non qualitativi, è bene specificarlo), la nuova piattaforma risulta anche molto utile a ridonare slancio a perle rimaste un po’ in disparte, o meglio, una vera e propria seconda chance.

Un caso emblematico è Super Mario 3D World, l’ultimo capitolo della variegata saga di Mario a mancare all’appello, dopo il ritorno di Mario Maker, Mario Kart 8 e New Super Mario Bros. U: tra i titoli migliori della sfortunata Wii U, ne era stato annunciato il ritorno insieme all’arrivo della triade sacra (64, Sunshine, Galaxy), ma con un’uscita più lontana, così da permettere a neofiti e zoccolo duro di (ri)scoprire i grandi classici prima di assistere alle prossime mosse del baffuto idraulico. La grande N sembra però consapevole di tirare un po’ troppo la corda: senza mettere in dubbio la qualità, è indubbio che la quantità di remaster di titoli first party abbia un po’ stufato, tra chi desidera maggiori novità e chi non se la sente di acquistare, di nuovo, il meglio che la scorsa generazione di console Nintendo ha offerto.

Ecco quindi che il pur valido 3D World tornerà sugli scaffali (ovviamente in esclusiva Nintendo Switch) il 12 febbraio, a prezzo pieno, ma con una succosissima novità: Bowser’s Fury, avventura standalone (ma inscindibile dal pacchetto) che mescola e non poco le carte in tavola. Se e quanto ne vale la pena ve lo riveleremo in sede di recensione: per ora ci limiteremo a raccontarvi cos’ha di diverso rispetto al passato.

Super Mario 3D World + Bowser's Fury annuncio

Sull’avventura base c’è davvero ben poco da dire: è la stessa, splendida e peculiare giocata ormai 8 anni fa. Col tempo è invecchiata bene, come del buon vino, restituendo tutta la voglia, già palesata ai tempi, di sperimentare, e di creare a briglia sciolta, senza smontare certi canoni inossidabili ma senza nemmeno rispettarli troppo pedissequamente. Nei livelli 3D, accessibili da una mappa in cui spostarsi liberamente tra i vari mondi, oggi come allora vanno recuperate 3 stelle verdi e un timbro, e va raggiunta l’immancabile bandierina di Bowser: per semplificare, un mix, insomma, tra le stelle/missioni di Super Mario 64 e la progressione classica dei capitoli bidimensionali.

Non bastasse il folle art design, la caratterizzazione di ogni location, o il level design studiato attorno a quella che era la più grande novità dell’epoca (il costume da gatto di Mario che rendeva più verticale l’esplorazione dei livelli, potendo scalare agilmente alti pareti), a rendere stimolante l’esperienza resta senza dubbio la ricerca delle suddette stelle, nascoste in aree segrete non così facilmente raggiungibili, o in piena vista, magari in una cassa insospettabile, o nelle tasche di un Captain Toad in difficoltà.

Che ci capitiate davanti per caso, o spremendovi le meningi, raccogliere ogni stella sarà un piccolo, emozionante successo, anche e ben oltre dopo la centesima.

Sull’avventura base c’è davvero ben poco da dire: è la stessa, splendida e peculiare giocata ormai 8 anni fa

È il gameplay, ancora una volta, a farla da padrone, tra la progressione lungo le coordinate principali, la rigiocabilità di alcuni livelli (che offrono elementi esclusivi in base al personaggio utilizzato – Mario, Peach, Luigi e Toad, ognuno con pro e contro unici) e le attività secondarie (come i livelli nei panni di Captain Toad, poi divenuti un vero e proprio gioco a se stante). Nonostante, è giusto ricordarlo, Nintendo abbia provato a cambiare le carte in tavola anche con la narrazione, scostandosi dal solito cliché della Principessa Peach rapita per catapultarci invece in un nuovo Regno, quello delle Fate, e salvare delle fatine imbottigliate da Bowser e dai suoi numerosi scagnozzi, qui ancor più presenti grazie a numerose e particolari boss e mid-boss battle disseminate lungo il percorso che porta a ogni immancabile castello.

Stavolta non solo non sarà il solo Mario a doversi sobbarcare le sorti dell’universo sulle sue spalle, ma potrà sia passare la palla ad altri, che a condividere le disgrazie grazie al comparto multiplayer fino a 4 giocatori, offline come un tempo, e per la prima volta anche online. Abbiamo potuto giocare a qualche sessione di prova all’insegna del divertimento e del delirio, tra power-up rubati (ma comunque condivisi), monete e kill soffiate all’ultimo, e gare sul miglior punteggio che, a fine di ogni livello, assegnano la corona al giocatore più meritevole. Entreremo ancor più nel dettaglio in sede di recensione, ma la presenza dell’online, per quanto limitata da un’assenza pressoché totale di stimoli legati alla progressione (l’unico beneficio lo trae l’host), è comunque un timido passo avanti della Grande N verso esperienze in grado di connettere gli utenti vicini e quelli lontani, cruciale in questi tempi strani che stiamo vivendo.

Ben diverso è invece il caso di Bowser’s Fury, vera e propria novità, sotto tanti punti di vista. In sede di anteprima non ci è possibile approfondire quanto vorremmo il discorso, dovendoci limitare a raccontare una breve sezione iniziale e a quanto mostrato nel trailer di annuncio che ha lasciato un po’ tutti di sasso, anche la stampa che doveva ancora mettere le mani su questa aggiunta.

In quest’avventura, come detto indipendente ma ludicamente connessa a Super Mario 3D World, vivremo una storia nuova di zecca, in un mondo nuovo, ma con di mezzo i soliti guai e nemici, oltre però a insoliti alleati. Lo spietato Re dei Koopa non è mai stato un tipo ragionevole, ma è palesemente diverso dal solito, così come l’ambiente circostante: i colori sgargianti del passato sono infatti coperti da una melma nera, la stessa che avvolge il carapace di Bowser, spezzata solo dal rosso delle fiamme degli occhi e della bocca sputa-fuoco del nostro acerrimo nemico. Ah, già, da non sottovalutare c’è anche un piccolo dettaglio: è alto quanto un grattacielo, o giù di lì. E se per una grande parete serve un grande pennello (cit.), per un simile bestione anche il buon Mario, l’unico protagonista (qui il multiplayer è limitato a 2 personaggi – l’altro, come avrete notato dai trailer, è Bowser Jr!), è costretto a ricorrere a estremi rimedi: una campana gigantesca, che a sua volta lo trasforma in un enorme gatto fiammeggiante, l’unico in grado di sfidare ad armi pari l’orribile creatura in cui si è tramutato Bowser.

Bowser’s Fury è una vera e propria novità, sotto tanti punti di vista

A essere enorme, inoltre, è anche lo spazio entro cui ci si muove e combatte: in questo approccio completamente differente per l’idraulico più celebre del gaming, il mondo è uno solo, liberamente esplorabile, composto da aree connesse tra loro senza soluzione di continuità, ognuna con i suoi segreti e Solegatti (concettualmente simili alle stelle) da trovare nei posti e nei modi più disparati, sfruttando gli immancabili power-up, qui gestibili tramite un vero e proprio inventario (potrete raccoglierne in quantità industriale e sfoderarli quando necessario), o persino la potenza distruttiva di Bowser, che quando meno ve lo aspettate piomberà dal cielo a infastidirvi, introdotto da una inquietante pioggia. Alcuni speciali blocchi infatti richiedono di attirare la sua attenzione e di direzionare verso un punto specifico i suoi getti di fuoco, per avanzare o per completare al massimo un’area, tra frammenti di Solegatto da raccogliere e fari da cui togliere via la fastidiosa melma, così da poter studiare meglio l’ambiente circostante e pianificare la prossima mossa. Un approccio da open world, insomma, un vero unicum per Mario di cui non vediamo l’ora di parlarvi meglio in sede di recensione.


Tra conferme e insospettabili novità, Super Mario 3D World + Bowser’s Fury promette di essere molto di più di un semplice remaster studiato per scucire una seconda volta i soldi dei fan più sfegatati. Se l’esperienza base è più bella e godibile che mai su Nintendo Switch, tanto in handheld quanto da TV, è Bowser’s Fury con il suo inedito approccio aperto ad attirare le attenzioni non solo di chi saltò a pié pari l’originale episodio base all’epoca, ma anche dei veterani affamati di novità. Ve ne parleremo meglio tra qualche giorno, sempre su queste pagine: i fan di Mario non possono che restare sintonizzati per saperne di più.

Super Mario 3D World + Bowser’s Fury è prenotabile da GameStopZing Italia.


 

Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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