Ratchet & Clank: Rift Apart – Recensione

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Un nuovo classico

Ratchet & Clank: Rift Apart
Ratchet & Clank: Rift Apart – Recensione

Ratchet & Clank: Rift Apart è un'inedita avventura intergalattica di Insomniac Games. Viaggia tra le dimensioni con Ratchet e Clank e affronta un malvagio imperatore proveniente da un'altra realtà. Salta come un fulmine tra mondi ricchi d'azione, tutti immersi in panorami mozzafiato e completi di un arsenale totalmente folle.

Data di Uscita:Genere:PEGI:Sviluppatore:Editore:

Ratchet & Clank Rift Apart è sicuramente il titolo più atteso del mese, ma anche in generale quello più chiacchierato e discusso su PlayStation 5 fin dalla sua prima presentazione. La demo mostrata durante l’annuncio della next gen Sony aveva stupito tutti, con i suoi caricamenti istantanei e una ricchezza di dettaglio e di elementi a schermo assolutamente incredibile. Dopo circa un anno di attesa, Ratchet & Clank Rift Apart è finalmente pronto per essere toccato con mano. Un ritorno sulla scena piuttosto sentito, visto che l’ultima volta che abbiamo visto Ratchet & Clank in un’avventura originale è stato nel 2013 con Into the Nexus.

La parentesi del 2016 su PlayStation 4 è da considerarsi inusuale, vista la sua natura di remake/reboot in combo con il film animato finito nei cinema. Ma è da considerarsi inusuale anche per la sua altalenante qualità, come ho discusso in uno speciale a esso dedicato. Insomma, Ratchet & Clank Rift Apart è davvero una possibile rinascita per il brand, che nella sua era PlayStation 3 ha affrontato crisi d’identità ed una qualità non sempre all’altezza. Insomniac Games ha deciso di giocarsi questa partita su PlayStation 5. Una nuova console, una nuova generazione, magari un nuovo pubblico: una tavolozza bianca perfetta per rilanciare un duo leggendario.

Collocato dopo gli eventi di Into the Nexus del 2013, questo Ratchet & Clank ci mostra i due eroi in un breve momento di pausa. La galassia è salva e non c’è molto altro da fare se non lasciarsi coccolare dall’amore dei propri fan o dai grandi discorsi in cui il Capitano Quark si lancia. La faccenda del Dimensionatore è archiviata, così come la possibilità per il nostro Lombax di trovare i suoi simili e ricongiungersi con la sua famiglia. O almeno così sembra, visto che il caro vecchio Clank ne costruisce un altro per poter dare al suo migliore amico una nuova chance. Questo grande sfoggio di amicizia e affetto disinteressato viene però interrotto dal Dottor Nefarious, storico villain della saga e noto imbranato galattico. Durante la parata celebrativa si innescano così una serie di eventi che vedono il Dimensionatore creare qualche impiccio con i differenti piani della realtà.

Ratchet e Clank recensione

Portali iniziano ad aprirsi ovunque e le realtà si mischiano tra loro come un grottesco film della Asylum. Se possono esserci squali nei tornado, possono anche apparire giganteschi dinosauri verdi nel bel mezzo di Megalopolis. Con una scoppiettante sezione introduttiva, Ratchet & Clank Rift Apart mette in scena un rocambolesco attacco dimostrando fin da subito le idee e le potenzialità messe in campo per sfruttare PS5. Il ritmo è incalzante e il design delle ambientazioni fa un uso poderoso delle potenzialità della nuova generazione Sony. Cambi di scenari repentini, sezioni velocissime e fluide ed una densità di elementi su schermo che lasciano a bocca aperta. Un caos che diverte ed entusiasma come un parco giochi fa per la prima volta con un bambino.

Ciò che venne mostrato per la prima volta nel 2020 è reale, si gioca con mano e meglio di quanto si potesse mai auspicare. Ratchet & Clank Rift Apart non è solo una tech demo però, un modo per mostrare i muscoli e il primo scorcio di vera next gen: è un gioco solido e rifinito, con una rinnovata attenzione per l’intreccio narrativo. Rivet, la Lombax dell’universo alternativo, viene introdotta fin da subito. La sua importanza appare evidente, così come il fil rouge di tutta l’avventura. I due dovranno collaborare per riportare le realtà al loro posto e sventare i piani di Nefarious, ma anche conoscersi e rivedersi riflessi in una versione alternativa di sé stessi.

Ratchet & Clank Rift Apart è fresco, divertente, classico

In termini di narrazione siamo a livelli superiori rispetto al remake del 2016, con una presenza massiccia di scene d’intermezzo in tempo reale e di dialoghi e chiacchiere tra i personaggi durante i livelli. Lo spessore degli eventi resta comunque molto semplice e family friendly, con pochi elementi ma ben raccontati nel loro insieme. Quanto raccontato in Into the Nexus non viene di fatto portato avanti, se non con piccoli riferimenti o dialoghi. Rift Apart è un’avventura stand alone, perfettamente godibile anche da chi non ha mai approcciato la serie prima d’ora. Il focus è posto su Rivet, un personaggio nuovo e tutto da conoscere, che viene approfondito sotto moltissimi aspetti.

Le sezioni di gioco dove la controlleremo sono davvero tante, e si ha quasi la sensazione che Ratchet sia stato messo in secondo piano. In realtà l’alternarsi dei protagonisti è piuttosto riuscito, concedendo ad ognuno di loro il giusto spazio. Certo è che Ratchet & Clank hanno oramai un certo vissuto sulle spalle. Il rischio di aver già detto tutto era più che mai presente in questo Rift Apart, ma fortunatamente l’idea di giocare con i mondi alternativi permette di esplorare nuove situazioni restando fedeli al passato e strizzando prepotentemente gli occhi ai fan storici. Rivet è una boccata d’aria fresca, senza dubbio.

Ratchet & Clank recensione

Del resto Ratchet & Clank sono cambiati poco nelle ultime iterazioni, anche in termini di gameplay. Insomniac Games ha sempre cercato di affinare e sperimentare con la sua formula da platform e sparatutto in terza persona, riuscendoci solo a fasi alterne. Questo Ratchet & Clank Rift Apart sceglie la strada già battuta, ma lo fa cercando di condensare in sé stesso tutto ciò che c’è di bello e che ha funzionato nella serie fin ora. Ritorna il grande focus sulle armi, che è in tutto e per tutto identico a quanto visto nel remake del 2016.

Le armi sono tantissime e completamente pazze, ed uniscono passato e presente con grande sapienza. Si potenziano raccogliendo raritarium e investendolo in una scacchiera che dona alle armi bonus o nuove abilità. Dalla Pistola multiraffica al Giustiziere, passando per molteplici guantoni dalle più svariate funzioni. Vi ricorderete certamente del Guanto dell’Apocalisse o del Pacificatore, ma anche delle violentissime Buzz-lame. Ogni arma permette differenti approcci senza mai rinunciare a creare scompiglio e sterminare orde ed orde di nemici.

Ratchet & Clank Rift Apart è la massima espressione di quasi vent’anni di storia del mitico duo

Il valore aggiunto di Ratchet & Clank Rift Apart è rappresentato dalla sua capacità di sfruttare PS5 per ridare vita ad una formula collaudata e familiare. Il supporto al DualSense è eccezionale, con una modalità “esperienziale” che porta al massimo le funzioni di vibrazione e i grilletti adattivi. Molte armi presentano una modalità primaria e secondaria, che viene gestita premendo il grilletto o a metà corsa o fino in fondo. Il Giustiziere ad esempio permette di premerlo a metà corsa per usare una sola canna e sprecare meno munizioni, mentre premerlo fino in fondo userà l’arma alla massima potenza

Le interazioni di questo tipo sono molteplici e tutte diverse, e si uniscono ad un grande lavoro di Insomniac Games legato alle vibrazioni. Il DualSense non si ferma mai, e tutto ciò che avviene a schermo risulta in una vibrazione, dalla più leggera alla più intensa. Una sensazione di coinvolgimento e di feedback fisico che restituisce grande soddisfazione, soprattutto nelle fasi più concitate dell’azione. Peccato solo che la grande quantità di armi non abbia permesso a Insomniac quella cura in più. Alcune di loro presentano tipi di fuochi simili, mentre altre non sfruttano affatto il trigger adattivo.

Ratchet & Clank review

Quelle che lo fanno però, rendono l’azione di Ratchet & Clank Rift Apart tangibile ed estremamente divertente, complice un level design e un’impostazione di gioco che riesce ad alternare perfettamente tra il platform e lo sparatutto, in un equilibrio mantenuto per quasi tutte le 20 ore richieste per completarlo. Sul finale si sente un po’ di stanchezza, ma questo non mina assolutamente le qualità e la freschezza dell’azione messa in piedi da Insomniac.

I pianeti visitabili sono molteplici e tutti differenti, alternano sezioni esplorative con altre più lineari e platform, dove la possibilità di aprire gli “squarci” dimensionali diventa parte integrande del level design con soluzioni davvero interessanti. Quando si lascia un po’ andare all’esplorazione Ratchet & Clank Rift Apart sembra riportarci all’epoca dei collect-a-thon, completando quest secondarie e raccogliendo collezionabili che ci portano a ragionare sull’ambientazione e a guardarci intorno, cambiando il ritmo di gioco e ricordando l’anima più platform della serie.

Quello di Ratchet & Clank Rift Apart è un gioco di equilibri. L’anima profondamente “uguale a sé stessa” deve essere nutrita con una certa costanza per tenere alta l’attenzione del giocatore. Nuove armi vengono introdotte costantemente, e grandi set pieces ci fanno vivere esperienze visive interattive d’impatto, alternandosi a sezioni sparatutto e platform più compassate.

Non sempre però questo gioco funziona al meglio, e alcune ripetizioni minano quel senso di sorpresa e freschezza nell’ultima metà di gioco. I boss iniziano a farsi ripetitivi, in termini di moveset, così come le situazioni che coinvolgeranno Rivet e Ratchet. Eppure sarebbe sciocco chiedere o aspettarsi di più, con questa qualità.

Ratchet & Clank screenshot

Una qualità anche visiva, con una modalità Fedeltà fissa sui 30fps e con un sontuoso 4K con Ray tracing. Il colpo d’occhio in questo senso è pazzesco, con riflessi e luci che appaiono incredibilmente vividi e impattanti su tutto ciò che avviene a schermo. E di roba che si muove ce n’è tanta, visto che Ratchet & Clank Rift Apart spinge sull’acceleratore riempiendo di dettagli e personaggi le sue ambientazioni, in una festa di colori ed effetti particellari che può solo che far impazzire i vostri occhi e il vostro spirito.

Ratchet & Clank Rift Apart è il gioco più bello che ho visto finora

La pioggia sul pelo di Ratchet, i riflessi sul metallo di Clank e sul temibile capoccione di Nefarious, gli incredibili scorci dei vari pianeti. Ratchet & Clank Rift Apart è il gioco più bello che ho visto finora, complice un photo mode utilizzabile sempre e con una complessità tale da lasciare straniti. Ho provato anche la modalità Performance con RT, che spinge ai 60fps con qualche compromesso nei dettagli e un Ray tracing più leggero. Ma è anche disponibile una modalità Performance che rinuncia al Ray tracing per avere una risoluzione a 4K non dinamica. Sarà disponibile al day one con una patch di ottimizzazione, ma quanto ho visto è bastato a farmi dormire sogni sereni anche in quel caso. Giocarlo a 30fps è quasi un disservizio, suvvia.

Peccato per delle imperfezioni tecnologiche un po’ anacronistiche da rivedere su PS5: i dialoghi che si interrompono o accavallano tra loro non sono il massimo, lasciandoci un po’ confusi o in sospeso, ad esempio. Soprattutto nel caso i personaggi si dicano qualcosa di importante o significativo.


Conclusioni

Insomniac Games ha confezionato un gioco con cura, amore e tanta intelligenza. Ratchet & Clank Rift Apart è la massima espressione di quasi vent’anni di storia del mitico duo, accorpando a sé tutte le caratteristiche che hanno reso grandi e memorabili i precedenti capitoli. Una narrazione leggera, che con l’introduzione di Rivet può prendersi qualche libertà in più, senza essere stucchevole come nel remake del 2016.

C’è spazio anche per un po’ di satira e quell’ironia sferzante tipica di Insomniac, che mi ha strappato un sorriso in qualche occasione. Tante chicche per i fan della serie, ma Rift Apart è un perfetto punto di approdo per i neofiti che vogliono inaugurare la nuova generazione al meglio con i due beniamini di Insomniac. Un battesimo del fuoco eccezionale, che sfrutta l’SSD e la sua potenza con caricamenti inesistenti e un level design a volte fuori di testa, e con il DualSense che restituisce feedback e sensazioni davvero appaganti. Divertenti, a loro modo.

Divertente è forse il modo migliore per descrivere Rift Apart, che al netto di una fase calante nell’ultima parte dell’avventura, non ha mai smesso di esserlo per un istante. Fresco, divertente, classico: la summa perfetta dopo anni e anni di Ratchet & Clank. Una rinascita, ed un’altra grande esclusiva per i possessori di PS5.

Ratchet & Clank Rift Apart è disponibile da GameStopZing.

Good

  • Narrazione superiore al remake del 2016
  • Ottimo gameplay, fantastico il feedback del Dualsense
  • Graficamente superlativo, anche in Performance mode

Bad

  • Un po' calante sul finale
  • Qualche problema nella gestione del doppiaggio nel gameplay
  • Non tutte le armi sono sfruttate al meglio con il DualSense
8.8

Imperdibile

Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

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