Quella descritta è solo una delle modalità del pve, ma ce ne sono tante altre. Lo stesso vale per il pvp, altrettanto ricco e che è forse il piatto principale di Rainbow Six Siege. Le classi disponibili per la prova non erano molte, ma erano identificative dei vari compiti che ognuno deve assumere per portare a casa la vittoria. Ovviamente l’approccio da adottare è diverso se si decide di stare dalla parte delle forze speciali o dei terroristi. I primi dovranno avere necessariamente uno del team dotato di scudo che li aiuti ad avanzare senza troppe preoccupazioni. Altrettanto fondamentale è la presenza di un militare in grado di distruggere le barricate e i muri dietro i quali i terroristi si nascondono. Dalla parte dei terroristi sono più importanti le trappole e le fortificazioni, ma avendo provato soltanto una partita dalla parte dei militari è difficile per ora dire quali siano le specifiche abilità dei criminali.
Che siate militari o terroristi le armi migliori che avrete a vostra disposizione saranno comunque le cooperazione con il resto del team e tanta, tantissima, fantasia su come accerchiare e incastrare i nemici. Questi due elementi fanno di Rainbow Six Siege il titolo più divertente da provare in compagnia durante tutta la fiera, capace di far provare quel brivido che solo una missione portata a termine insieme riesce a dare.
Una piccola nota la merita infine il comparto tecnico che se sul fronte della fisica non ha nulla da eccepire in tutte le sue versioni, per quanto riguarda il comparto grafico presenta per il momento una differenza notevole tra la versione Xbox One (dove abbiamo provato il pvp) e lo splendore della versione PC (sulla quale abbiamo provato il pve), qualitativamente simile a quanto visto nei trailer sino ad ora rilasciati.
Titoli come Rainbow Six Siege hanno un destino segnato da due semplici fattori: varietà di situazioni e contenuti. Se ci saranno sufficienti attività che riescono a mantenere alto l’interesse, l’assedio di Ubisoft al mondo degli sparatutto potrebbe andare a buon fine, altrimenti ci ritroveremo ad un’occasione sprecata perché, comunque vada, il gameplay è estremamente valido. Starà solo a noi decidere da che parte stare.
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