Magic Soul – Fat Pack di Riforgiare il Destino

Magic Soul – Fat Pack di Riforgiare il Destino

…e l’ultimo set base annunciato!

Bentornati lettori in un nuovo articolo di Magic Soul, la rubrica di GameSoul che parla di Magic the Gathering. Ed eccoci finalmente giunti alla recensione del fat pack di Riforgiare il Destino, che va a chiudere la serie di articoli dedicati esplicitamente a questa espansione. Inoltre al termine della recensione troverete anche un paragrafetto dedicato all’annuncio fresco fresco dell’ultimo set base, avvenuto durante il Pro Tour di Riforgiare il Destino il weekend scorso. Ma bando alle ciance e passiamo alle cose grosse!

FPFRFOpen

Il contenuto del fat pack in tutto il suo splendore!

Poster-cover

Aprendo la confezione ci ritroveremo davanti a un involucro cubico di cartone. Ma il fat pack è come il maiale: non si butta via niente, quindi prima di cestinarla provate a sbirciare all’interno, perché vedrete un’immagine. Come fare per averlo in forma di poster? Basterà rimuovere con delicatezza la striscia di colla che congiunge le due parti e… voilà, un poster di Riforgiare il Destino tutto per voi. Come il precedente è in versione orizzontale e se lo paragonate a quello di I Khan di Tarkir, noterete che il paesaggio raffigurato è lo stesso… solo in due epoche diverse!

FPFRFPosterCover

Il poster aperto!

Confezione in cartone duro

Ma la confezione non è finita qui. Una volta aperto il pacco avremo davanti una scatola in cartone duro diviso in due parti, una completamente nera e l’altra decorata di grigio scuro con il logo di Riforgiare il Destino. Aprendola rimuovete il contenuto e le linguette in cartone, così la potrete utilizzare per conservare i vostri mazzi o le vostre carte da scambio. Infatti è in grado di contenere fino a tre portamazzi, circa cinquecento carte sfuse senza protezioni e circa trecento carte imbustate.

Il dado

Come di consueto lo spin-down lifecounter è un dado a venti facce con il logo di Riforgiare il Destino al posto del 20. Da utilizzare sia come dado, sia per tener traccia dei nostri punti vita, si può trovare in cinque versioni, una biancastra, una bluastra, una viola, una rossastra o una verdastra.

Booster pack

Come si può non sbavare quando si hanno davanti ben nove bustine dell’espansione? Ricordiamo che una fetch potrebbe andare a sostituire la terra speciale di una delle bustine e che le mitiche dell’espansione sono tutt’altro che inutili. Io all’interno ho trovato un Pantano Insanguinato, uno Sciamano della Grande Caccia e un Elementale del Bosco dei Sussurri.

Inserto Strategico

Se avete appena iniziato a giocare o comunque giocate da poco tempo, l’inserto riassuntivo delle regole base di Magic fa al caso vostro. Piccolo, sintetico e portatile.

Deckbox

Dallo sfondo grigio e decorati con il logo di Riforgiare il Destino, i due deckbox in cartoncino sono utili ai nuoi giocatori per contenere il loro primo mazzo o le prime carte da scambio. Le due piccole scatoline si differenziano tra loro esclusivamente per la facciata, una raffigurante Ugin, l’altra Sarkhan Vol.

Landpack

E il trittico di oggetti utili ai nuovi giocatori lo chiudiamo con il landpack, ovvero una confezione di 80 terre base di Riforgiare il Destino. Ogni terra è presente nelle due versioni e in otto copie totali, quattro per ogni versione. Il landpack torna utile anche ai collezionisti per avere subito tutte le versioni delle terre base senza dover stare lì ad aspettare di vederle comparire nelle bustine.

Player’s Guide

E per ultimo sempre il meglio. Decorato con l’immagine di Sarkhan Vol e Ugin sul fronte e con quella di Visione del Saggio sul retro, la player’s guide è la particolarità che contraddistingue i fat pack da ogni altro prodotto della Wizards of the Coast. Diviso in 43 pagine, questo libricino illustra tutta l’espansione nella sua interezza.

  • A Journey to the Past: due paginette che ci introducono al Tarkir di 1280 anni prima rispetto agli avvenimenti di I Khan di Tarkir, con i clan occupati a lottare contro i draghi oltre che tra di loro.
  • Time of the Ancestors: due pagine dedicate agli eventi principali dell’espansione, dall’arrivo di Sarkhan alla battaglia epica tra Ugin e Nicol Bolas.
  • Planeswalker Profile: Ugin: due pagine che ci presentano Ugin, i suoi poteri e la sua storia.
  • The Abzan Houses: presentazione degli Abzan guidati da Daghatar e il loro rapporto con Dromoka.
  • The Jeskai Way: presentazione dei Jeskai guidati da Shu Yun e il loro rapporto con Ojutai.
  • The Sultai Brood: presentazione dei Sultai guidati da Tasigur e il loro rapporto con Silumgar.
  • The Mardu Horde: presentazione dei Mardu guidati da Alesha e il loro rapporto con Kolaghan.
  • The Temur Frontier: presentazione dei Temur guidati da Yasova e il loro rapporto con Atarka.
  • The Ten Coolest Fate Reforged Cards: Classifica delle dieci carte più divertenti scritta da Ken Nagle, il lead designer del set.
  • Card Encyclopedia: ben ventuno pagine con il visual spoiler completo dell’espansione.
  • Card Checklist: Lista testuale di due pagine riguardante tutte le 185 carte dell’espansione, con quadratino correlato per indicare se si possiede oppure no.

Annuncio: Magic Origins

E chiudo questo articolo con l’annuncio dell’ultimo set base della storia di Magic. Magic Origins sostituisce la nominazione consueta dei set base andando a prendere il posto che doveva essere di Magic 2016. Ma perché il nome “Origins“? Perché udite, udite: troveremo cinque planeswalkers famosi in versione carta prima che potessero accendere la scintilla! Quindi si parla probabilmente della presenza di cinque creature leggendarie, accompagnate probabilmente dalla loro controparte post-ascensione in versione planswalker. I cinque fortunati scelti sono Gideon Jura per il bianco, Jace Beleren per il blu, Liliana Vess per il nero, Chandra Nalaar per il rosso e Nissa Revane per il verde. Da notare che di nessuno di questi, eccetto di Nissa, conosciamo le origini. Siete tutti pronti ad assistere alle storie che hanno trasformato dei comuni mortali nei planeswalkers che conosciamo oggi? Dovremo aspettare il 17 luglio per poterle vedere e sono sicuro che la Wizards saprà chiudere in grande la tradizione dei set base, che dopo ventidue anni di onorata carriera e ben diciotto set, ci lascia per dare più spazio alla narrazione della storia del gioco.

Anche per questa settimana è tutto, tornate la prossima per un nuovo articolo!

Gioco a Magic da quando avevo 14 anni, ho iniziato nel lontano 2002 e non ho mai smesso. Oltre al gioco mi sono appassionato molto anche all'ambientazione e alle storie che stanno dietro alle carte, tanto da spingermi a fondare una Wiki su magic e aprire un blog.

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