Lo abbiamo ribadito un numero infinito di volte: il 2017 è stato davvero speciale per il gaming. Le tante uscite di qualità portano però con sé tutta una serie di “first world problems” a cui i gamer sono abituati: “Come faccio a comprare tutti i giochi che mi piacciono? Quando ci gioco? Qual è il migliore?”. Se ai primi due dubbi esistenziali è impossibile dare una risposta (servirebbero, rispettivamente, un conto in banca a svariati zeri e nozioni di fisica quantistica ancora ignote all’uomo con cui distorcere lo spaziotempo), per il terzo, come si dice, “ci stiamo attrezzando”. O meglio, lo abbiamo fatto lungo tutto il mese di gennaio, a cene natalizie ormai digerite e a sessioni estreme belle che concluse di binge-playing con cui togliersi il dubbio su questo o quel gioco particolarmente chiacchierato, in vostra compagnia. Già, perché noi abbiamo selezionato i titoli da votare in ogni categoria, ma i migliori, i vincitori dei GameSoul Awards 2017, li avete scelti voi.
Qualche risultato, nonostante l’imbarazzo della scelta, ce lo aspettavamo: Crash ha distrutto la concorrenza tra i remake e le rimasterizzazioni con il 62% dei voti, FIFA 18 ha trionfato tra i titoli sportivi (64%!), Resident Evil VII tra le esperienze in VR (61%). In altre categorie però le sorprese non sono mancate: il Mario + Rabbids: Kingdom Battle l’ha spuntata come miglior strategico (battendo Halo Wars 2 e Total War: Warhammer 2, tra i tanti), il ritorno di Final Fantasy XII ha annientato veri e propri monumenti del genere RPG (e J-RPG) come Persona 5, Xenoblade Chronicles 2 e Divinity: Original Sin 2, mentre Super Mario Odyssey, che porta a casa anche il titolo di “Miglior Platform”, ha battuto il mastodontico Breath of the Wild nella sfida su Nintendo Switch, con circa 300 voti di scarto. Nelle categorie PC e Xbox One vincono i multipiattaforma (Destiny 2 nella prima, Assassin’s Creed: Origins nella seconda), mentre su PS4 lo scettro spetta ad una esclusiva che, non troppo sorprendentemente, si aggiudica anche il titolo di “Gioco dell’Anno”…
In lizza abbiamo messo, al fianco dei Golia, anche qualche Davide che ha saputo trafiggere i nostri cuori con un preciso colpo di fionda (passateci la metafora), ma la parte del leone, come dimostrano i risultati delle votazioni, se la sono spartita i colossi: in Top 3 ci vanno tre esclusive, due delle quali per Nintendo Switch, ma sulla vetta c’è Aloy e la sua epica avventura nell’affascinante mondo post-apocalittico di Horizon: Zero Dawn. Quello confezionato da Guerrilla Games è uno dei giochi più acclamati del 2017, accolto calorosamente da pubblico e stampa, e, concedetecelo, meritatamente: il team olandese, dopo anni di sparatutto, ci ha regalato un mix di azione e RPG ambientato in un open-world caratterizzato da un’atmosfera pazzesca, uno sfondo narrativo intrigante, e una protagonista carismatica e combattiva, perfettamente a suo agio tra la natura selvaggia dell’ambiente circostante e le peculiari creature che lo popolano, un pericoloso quanto suggestivo incrocio tra dinosauri e robot. Una “preistoria futuristica” di cui difficilmente ci dimenticheremo, poco ma sicuro.
Continuate a scorrere per scoprire tutti i vincitori delle singole categorie dei GameSoul Awards 2017!
[poll id=”281″]
[poll id=”282″]
[poll id=”283″]
[poll id=”284″]
[poll id=”285″]
[poll id=”286″]
[poll id=”287″]
[poll id=”288″]
[poll id=”289″]
[poll id=”290″]
[poll id=”291″]
[poll id=”292″]
[poll id=”293″]
[poll id=”294″]
[poll id=”295″]
[poll id=”296″]
[poll id=”297″]
[poll id=”298″]
[poll id=”299″]
Autore
Leggi i suoi articoli
E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!
