Dead Space remake

Dead Space

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9.3

Superbo

Dead Space remake è così terrificante da spaventare i suoi stessi sviluppatori

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Dead Space remake

A onor del vero c’erano ben pochi dubbi in merito a quanto potesse rivelarsi terrificante il remake di Dead Space (acquistabile con questo link), in uscita il 27 gennaio per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC, ma quando sono gli stessi membri del team di EA Motive a battere i denti dalla paura, qualcosa vorrà pur dire.

Grazie all’intervista pubblicata sul numero 22 di PLAY magazine infatti, scopriamo che il technical director del progetto, David Robillard, fatica a giocare a questa rivisitazione dell’originale titolo del 2008. Queste le sue parole:

Quando ci gioco di notte, non posso farlo con le cuffie. È semplicemente troppo spaventoso. Tutto per via della mole di realismo e l’atmosfera. Ma non solo da punto di vista visivo, anche nel modo in cui gestiamo il suono, l’atmosfera, gli effetti e tutti i sistemi che provano a spaventarti.

Billard ha proseguito parlando dell’importanza di aggiornare l’esperienza mantenendo al tempo stesso una buona fedeltà al primo Dead Space.

La parte iniziale del gioco può essere riprodotta praticamente scena per scena, i giochi sono molto simili. Ma proseguendo con i capitoli, si trovano alcune situazioni che non erano così apprezzate. Abbiamo voluto assicurarci che se avessimo dovuto fare cambiamenti, l’avremmo fatto rispettando i nostri principi e non perché convinti di saper far meglio degli sviluppatori originali, perché hanno fatto un grandissimo lavoro.

Per questo l’intenzione di Billard e di tutto il team è di andare a riempire gli spazi in cui era possibile intervenire per rendere il gioco più intenso, rendendo imprevedibili anche le situazioni all’apparenza tranquille, soprattutto se si utilizza la memoria di quanto giocato originariamente: “Non sarete mai al sicuro”.

E per ottenere il massimo della fedeltà nella riproposizione dell’atmosfera e dell’immersione, il technical director ha detto che fin dall’inizio del progetto si è dedicato a diversi playthrough del gioco originale, così da arrivare praticamente a memorizzare tutto ciò che ha reso coinvolgente Dead Space.

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